PIETRASANTA (LU) | Galleria Giovanni Bonelli | 6 luglio – 11 agosto 2019
di MATTEO GALBIATI
L’opera pittorica di Salvo – nome d’arte di Salvatore Mangione (1947-2015) – vive di una forte mediterraneità, il cui inconfondibile accento caratteriale lo si evince dagli stessi colori accesi inondati di luce, dalle forme semplici e schiette, dalla memoria storica che evocano le immagini, dall’amore per i paesaggi e le terre che rappresenta.
La mostra, che la Galleria Giovanni Bonelli ha inaugurato in occasione della IV edizione della Collectors Night di Pietrasanta (LU), porta all’interno dei suoi spazi nella prestigiosa località toscana proprio il visionario mondo pittorico dell’artista siciliano, con un variegato excursus che ne omaggia le differenti tipologie di soggetti, materiali e contenuti poetici.
Il ricordo dell’anima del lavoro pittorico di Salvo prende corpo in questa mostra passando attraverso due componenti essenziali che, insieme, ne equilibrano e ne accentuano il senso: l’allestimento “eclettico” negli ambienti della ex officina che accoglie la galleria Bonelli, la cui caratterizzazione “anomala”, uscendo dal più classico ambiente bianco totale, facilita una dispersione di opere che abitano liberamente, con la loro squillante tonalità, un luogo tanto connotato, e la diversa ricca presenza di scenari descritti dall’immaginazione figurale dell’artista.
Tra sogno e realtà, tra memoria e apparizione, le immagini proposte da Salvo sono il felice raggiungimento di una “pace artistica” che il pittore ha liberamente scelto di seguire muovendosi in totale controtendenza rispetto a quanto aveva fatto fino alla fine degli anni Settanta. Dopo le stimolanti esperienze con l’Arte Povera, vissute grazie all’amicizia profonda con Alighiero Boetti, Salvo prese progressivamente le distanze da quel linguaggio fino a tornare ad una pittura figurativa di impronta decisamente più tradizionale, sfidando, in questo modo, il sistema e quanto si stava vivendo in quegli anni.
Le 20 opere esposte – cui si aggiunge anche una pregevolissima scultura ceramica che non trasgredisce comunque i contenuti dei lavori pittorici – portano lo spettatore a seguire l’attività del maestro in anni per lui (e la sua ricerca) cruciali che vanno dalla seconda metà degli anni Ottanta fino alle ultima creazioni, periodo in cui si riavvicina alla tradizione, alla storia passata e recente, riscoprendo un’essenzialità che si carica di lirismo.
La luce (ma anche il buio) s’è detto essere il tema cruciale che dà spessore emotivo al colore, eppure interviene anche la determinante componente del silenzio che filtra gli scenari dipinti, ammorbidisce ulteriormente le forme e scatena un susseguirsi empatico di sensazioni, memorie, pensieri.
Attraverso questa spiccata sensibilità dell’immagine attuata da Salvo, sappiamo ritrovare nella sua pittura, tanto solenne nella sua citazione classica, lo spunto per aprirsi, con discrezione, ad una nuova e inconsueta contemporaneità, il cui valore si dilata e protrae nell’orizzonte del tempo.
Omaggio a Salvo
6 luglio – 11 agosto 2019
Galleria Giovanni Bonelli
Via Nazario Sauro 56, Pietrasanta (LU)
Info: pietrasanta@galleriagiovannibonelli.it
www.galleriagiovannibonelli.it