MILANO | HangarBicocca | 12 giugno – 26 ottobre 2014
di GINEVRA BRIA
João Maria Gusmão (1979) e Pedro Paiva (1977) trasformano il buio dell’HangarBicocca in un percorso-mostra, dal titolo Papagaio, che rappresenta, sottoforma di un’installazione a ciclo coninuo, la più grande retrospettiva dei loro lavori, allestita in un’istituzione italiana. Sotto la cura di Vicente Todolì, trentasei film, dieci dei quali inediti, tre installazioni e un piccolo cinema danno vita ad un’architettura oscura, ad un labirinto aperto, poliedrico atto a riprodurre immagini e a indagare i frammenti più occulti del rapporto tra stato di natura e stato di realtà. Frammenti legati e, allo stesso tempo sublimati dal mondo attraverso racconti sui meccanismi rappresentativi e sui materiali umani intrappolati dai dispositivi cinematografici.
Nonostante i due artisti collaborino dal 2001 producendo film, opere scultoree, fotografie, installazioni e antologie di testi, solo tredici anni dopo e numerose presenze internazionali hanno permesso al duo di completare un percorso congeniato come un misuratore ottico, un alveo riproduttivo e omnicomprensivo di lavori che vanno dal 2004 al 2014. I due artisti portoghesi, fortemente legati al cinema delle origini e ai film sperimentali degli anni Sessanta e Settanta, sono interessati alle ricerche dei meccanismi della visione che coinvolgono gli studi di ottica, dal XIX al XXI secolo, ricerche sul tema della percezione e dei processi di ricezione ed elaborazione celebrali delle immagini.
La mostra, dietro le cortine scurissime della parte d’ingresso di HangarBicocca, comincia con la pellicola dal titolo Glossolalia (2014), proiezione in slow motion che meglio racchiude la dichiarazione di intenti del duo artistico, anticipando, solo metaforicamente, lavori installativi di camere oscure come: Motion of Astronomical Bodies (2010), Camera Inside Camera (2010) e Before Falling Asleep (2014). La pellicola, senza banda sonora, come tutti i lavori presentati da Gusmão e Paiva, riprende due pappagalli che, avvolti da livree coloratissime, vengono immortalati nel riprodurre la parola buongiorno. Papagaio si conclude un altro progetto filmico del 2014, Cross Eyed Table Tennis, una registrazione del movimento trattenuto di una palla da tennis durante una partita di ping-pong, traiettorie seguite con lo sguardo da due spettatori affetti da strabismo. Il rallentamento delle immagini intradiegetiche e la dilatazione del tempo, solitamente dominato dal principio di realtà, producono un effetto onirico che, sciolto nel buio quasi completo di Hangar evidenziano, ad ogni passo, lo stato di merso passaggio del visitatore.
Apparentemente creato per fluidificare lavori come Falling trees (2014) e Heat Ray (2010), il non-contenitore geometrico di Papagaio offre a chiunque l’esperienza fenomenologica e percettiva di sogni senza sonni; piani mnestici imprecisati che permettono di spostare di qualche passo, avanti o indietro, all’interno o all’esterno di sé stessi, la propria posizione di meri fruitori visuali.
João Maria Gusmão e Pedro Paiva. Papagaio
a cura di Vicente Todolì
12 giugno – 26 ottobre 2014
HangarBicocca
Via Chiese 2, Milano
Orari: da giovedì a domenica 11.00-23.00
Info: +39 02 66111573
info@hangarbicocca.org
www.hangarbicocca.org