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ROVERETO (TN) | Mart | Fino al 14 aprile 2024

di ISABELLA FALBO

Ritorno alla pittura come linguaggio artistico privilegiato per una nuova generazione di artisti cinesi: al Mart di Rovereto è visibile fino al 14 aprile 2024 la prima tappa di Global Painting. La nuova pittura cinese, stimolante focus sulla pittura cinese contemporanea e sull’attuale orientamento artistico del Paese.
Curata dall’autorevole storico dell’arte, storiografo e critico Lü Peng e Paolo De Grandis, con Carlotta Scarpa e Li Guohua, la mostra nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, presidente del Mart e Paolo De Grandis, restituisce la più recente tendenza artistica del paese che segna un importante passaggio storico.

La Nuova pittura cinese si è sviluppata nei primi Anni Ottanta, a partire dalla così detta “Arte delle cicatrici” quando gli artisti cinesi nati negli anni cinquanta e sessanta hanno iniziato ad allontanarsi dalle idee e dalle pratiche artistiche utilizzate dai loro predecessori. In questi anni la Cina cominciò a percorrere la strada dello sviluppo economico globale e il controllo del sistema sulle idee provenienti dall’Occidente cominciò ad allentarsi. Così, i rigidi standard artistici ufficiali iniziarono a perdere la loro presa, lasciando spazio a nuovi linguaggi che cominciarono ad essere accettati con meno riserve.

Global Painting. La Nuova pittura cinese, ph Mart, Edoardo Meneghini, 2023

Come spiega Lü Peng nel catalogo che accompagna la mostra, ha cominciato ad utilizzare l’espressione critica “Nuova pittura cinese” nel 2007, collocandola nell’intersezione tra i movimenti del Realismo cinico – sorto negli Anni Novanta e caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti – e il Pop politico, nato anch’esso negli Anni Novanta, le cui opere eseguite nello stile del pop americano Anni Sessanta giustapponevano le immagini di propaganda della Rivoluzione Culturale con i simboli della globalizzazione e del capitalismo. “Ciascuna di queste correnti rinuncia alle riflessioni sull’esistenzialismo per rivelare problemi reali, si allontana dagli standard puramente occidentali per abbracciare un atteggiamento universale e globale. Nella Nuova pittura non ci sono più critiche a ideali condivisi, ognuno esprime il suo particolare conflitto; non si discute più di cosa sia l’arte, ma si sostengono le posizioni della storia dell’arte; non esistono interpretazioni univoche della realtà ma concetti espressi in modo chiaro e limpido (…) la globalizzazione è il contesto alla base della Nuova pittura cinese”.

In mostra le opere di 24 pittori emergenti provenienti dalla Cina, tutti nati tra il 1980 e il 1995, i cui lavori non sono mai stati presentati prima in Italia.
Gli artisti in mostra sono cresciuti nella Cina del nuovo millennio, in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione e da continui cambiamenti sociali, politici, economici e culturali, che traspaiono in modo evidente sia nella scelta dei soggetti che nella modalità espressiva.
Ed ancora come dichiara Lü Peng “i dipinti esposti possono essere considerati parte della Nuova pittura cinese più dinamica degli ultimi anni”.

Global Painting. La Nuova pittura cinese, ph Mart, Edoardo Meneghini, 2023

Ricerca e sperimentazione individuale sembrano prendere il sopravvento rispetto ai legami con la tradizione; in ognuno di questi artisti si coglie la conoscenza della storia dell’arte occidentale e la graduale scomparsa del nazionalismo; i curatori sottolineano come “questa nuova corrente non agisca all’interno di un contesto puramente cinese, ma piuttosto in uno scenario globale in cui il rapporto tra individuo e collettività evolve influenzato dalla globalizzazione, dalle interconnessioni e dalle rivoluzioni tecnologiche”.
Global Painting. La nuova pittura cinese appare dunque come un “eco completamente nuovo nella storia” all’interno della pittura cinese degli ultimi 25 anni.

Il percorso espositivo si apre con i grandi dipinti di Zheng Zhaoying, in cui il “Realismo fotografico contraddetto da elementi incongrui è il risultato dell’accurata manomissione dell’immagine”. In Life propsHeading to a splendid color field painting exhibition, 2021-2022, gocce di pittura cancellano gli occhi dei soggetti rappresentati e “sporcano” la visione; all’interno di un registro compositivo che riunisce uno scenario Anni Cinquanta, persone di oggi, e personaggi fumettistici, l’artista compie un’intrigante unione di tre tempi; in Life props – Gleaning after work, 2021-2022, Zhaoying compie una sottile quanto efficace denuncia sociale prendendo “in prestito” da Jean-François Millet le tre spigolatrici. Anche qui l’immagine è “sporcata” da tracce che rappresentano gli sterrati, spruzzature, elementi fumettistici come i segno grafici usati convenzionalmente per contenere i testi pronunciati o pensati dai personaggi, da firma e data come elementi dell’immagine.
Misterius party, 2017-2018, struttura complessa composta da 13 fra polittici e “pale” d’altare, i cui registri compositivi sono ispirati alla pittura rinascimentale italiana ed europea. Quasi tutti i personaggi rappresentati, tra cui nobili, papi, predicatori e santi, indossano maschere tecnologiche ispirare alle inquietanti maschere a becco dei medici della peste, e – come da tratto distintivo di Zhaoying – macchie, spruzzature lilla, viola e azzurre, “sporcano” l’immagine.

Zhang Zhaoying, Life Props – Art Logistics, 2021-2022

 

Ed ancora, notevoli, dello stesso artista: Life Props-Strucuralist Playground, 2021-2022, in cui castelli e montagne russe fanno da sfondo ad un reticolo di tubature sovrastate da sculture antiche. Qui è il cielo che rivela la vera sorpresa, con funamboli ed equilibristi sospesi ai lati del quadro; atmosfera onirica in Life Props-Galloping Horses, 2021-2022; dove la rappresentazione di un gruppo di cavalli bianchi di una giostra, nelle adiacenze di una sedia infuocata, è osservata da un uomo senza volto, sovrastato dagli spiriti di altri cavalli. Anche qui presenti “le nuvolette” che escono dalle bocche dei cavalli e dell’uomo. Infine, Life Props-Art Logistic, 2021-2022, in cui la celebre opera di Damien Hirst The Physical Impossibility Of Death In the Mind, 1991, è trasportata da un letto volante e l’iconica Fontana, 1917, di Marcel Duchamp è collocato sul cofano di un’auto degli Anni ’50.

La mostra prosegue con i dipinti di Feng Zhijia, vibranti composizioni dinamiche apparentemente astratte, che conducono lo spettatore in un paesaggio onirico dai contorni fluidi. Ciò che qui colpisce è la ricerca sugli accostamenti di colore, oltre alla stesura a tessere e tasselli. La resa degli animali, del cielo, della natura: tutto è vibrazione cromatica nell’unicum della creazione.

Feng Zhijia, Van Gogh’s room, 2023

Chi Ming si ispira a ricordi famigliari ed esperienze personali per esplorare nuove strade della pittura narrativa. While there is life, the fight continues, 2022, composizione allegorica ricca di personaggi che prelude ad una imminente catastrofe riporta alla mente la visionarietà compositiva del collettivo russo AES+F. Qui, il “Dio” è caduto, i volti allucinati e folli dei personaggi, danze estatiche si alternano a danze stregonesche, paura, violenza, follia, sia in terra che in cielo. Solo l’arte, sotto forma di un violinista e di una guardia sala sembra rappresentare la salvezza. È una pittura “sporcata” dall’irruenza dei colori, quasi sciolta/amalgamata dal calore del fuoco rappresentato o da tracce di fiori nel gelo della paura. Dal regno del caos, un’apparente e congelata tranquillità caratterizza il registro compositivo di Noah, 2020, in cui uomini e donne, bambini, rappresentanti tutta l’umanità, oltre ad animali, sembrano attendere una barca, sotto un cielo ancora chiaro, illuminato da una luce rosa.

Chi Ming, While there is life, the fight continues, 2022

Dalla serie Oggetto e Spazio Ge Yam nei suoi grandi e materici dipinti crea misteriose narrazioni. Tra le opere in mostra Dialogue with a prayer, 2015 e Room with yellow and black striped curtains, 2016, dove elementi della statuaria antica si appropriano dello spazio che li accoglie e sembrano prendere vita.

Ge Yan, Dialogue with a prayer, 2015

Alla base del processo creativo di Zheng Mengqiang ci sono sempre le emozioni vissute personalmente e i suoi ricordi, sublimati in una pittura evocativa e poetica nonostante il prosaico atteggiamento delle figure rappresentate, le cui emozioni appaiono filtrate dai telefoni e ridotte a sogno più o meno lucido.

Global Painting. La Nuova pittura cinese, Zheng Mengqiang, Home landscape, 2019, ph Mart, Edoardo Meneghini, 2023

Il percorso espositivo prosegue con i dipinti di Lin Wen tra cui Uneasy in the Cold Bed, 2016, dove, partendo dal microcosmo delle proprie esperienze, riflette sugli aspetti spirituali e universali del nostro tempo e sul rapporto uomo-natura, totalmente alterato.

Lin Wen, Uneasy in the Cold Bed, 2016

Huang Qiyon intreccia riferimenti personali al mito, esperienze di viaggio – soprattutto interiore – all’antica tradizione della pittura di paesaggio cinese.

Huang Qiyou, General Li, 2019

Meng Xiaoyang presenta scene narrative basate su ricordi personali caratterizzate dalla composizione di figure e di nature morte. Le figure presentano sempre teste a sfera – come le palline rimbalzanti piene di punti di colore – o a forma di stella. È una bella pittura: pulita, delicata e poetica, concretamente connessa a un altrove.

Meng Xiaoyang, Xinbei Road n. 46, 2023

Riferimenti alla Street Art nelle opere di Liu Yuanyuan e Chen Xuanrong; quest’ultimo comincia ad interessarsi a questa forma di espressione artistica durante un viaggio negli Stati Uniti. Da allora classifica strade e graffiti per dar loro una seconda vita nelle sue opere su tela. In mostra G0.0.0.3 (Picasso & Dalí), 2019.

Chen Xuanrong, G0.0.0.3 (Picasso&Dali), 2019

Esperienze di vita si fondono nell’atmosfera calma e riflessiva dei dipinti di Iang Diyuao I due dormienti; Wang Yilong dipinge scene di vita reale, moderne (e drammatiche) allegorie sociali. Tra le opere in mostra Wendy, 2022 e Pause, 2023.
Quella di Meng Yangyang è una pittura sfumata e sintetica che rappresenta gli aspetti più ineffabili della psiche umana, paradigmatica God gave me courage, but I did not become a man of courage, 2022.

Meng Yangyang, God gave me courage, but I did not become a man of courage, 2022

Wu Qian con Tribute to Van Gogh, 2023, Tribute to Rembrandt, 2023 e Tribute to Da Vinci, 2023 rende omaggio a tre grandi maestri dell’Arte Occidentale, confluendo nello stile Geometrico e Informale.
La pittura di Xiong Tao è una riflessione sul senso di incertezza che contraddistingue l’attuale società; forme grottesche – anche prese dall’universo immaginario fantasy come Gollum – mettono in scena l’assurdo dramma dell’esistenza.

Wu Qian, Tribute to Van Gogh, 2023

Wu Qian con Tribute to Van Gogh, 2023, Tribute to Rembrandt, 2023 e Tribute to Da Vinci, 2023 rende omaggio a tre grandi maestri dell’Arte Occidentale, confluendo nello stile Geometrico e Informale; la pittura di Xiong Tao è una riflessione sul senso di incertezza che contraddistingue l’attuale società; forme grottesche – anche prese dall’universo immaginario fantasy come Gollum – mettono in scena l’assurdo dramma dell’esistenza.

Xiong Tao, Picture of (beast) hunting, 2018

Atmosfere romantiche nelle opere di Xu Dawei in cui le figure umane esprimono sentimenti ed emozioni Red sun, 2023, The reader in the woods, 2023, Jungle 1, 2015.

Xu Dawei, Red sun, 2023

La mostra continua, nella sua grandezza non solo per numero di opere ma anche come evento di forte interesse che, come scrive Silvio Cattani, vicepresidente del Mart, “conferma le capacità del museo trentino nel sapersi collocare nel dibattito sullo stato dell’arte e della ricerca artistica contemporanea a livello internazionale”.


GLOBAL PAINTING.LA NUOVA PITTURA CINESE

Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Silvio Cattani
A cura di Lü Peng e Paolo De Grandis
con Carlotta Scarpa e Li Guohua
In collaborazione con Moca Yinchuan e PDG Arte Communications

Artisti in mostra: Bi Jianye, Chen Xuanrong, Chi Ming, Feng Zhijia, Fu Meijun, Ge Hui, Ge Yan, Huang Qiyou, Lin Wen, Liu Yuanyuan, Meng Site, Meng Xiaoyang, Meng Yangyang, Qi Wenzhang, Qiao Xiangwei, Shen Muyang, Tang Dayao, Wang Yilong, Wu Qian, Xiong Tao, Xu Dawei, Zhai Liang, Zhang Zhaoying, Zheng Mengqiang

7 dicembre 2023 – 14 aprile 2024

MartRovereto
Corso Bettini  43, Rovereto (TN)

Info: 800 397760
+39 0464 438887
info@mart.trento.it

www.mart.trento.it

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