Bolzano | Museion | Fino al 2 marzo 2025
di GABRIELE SALVATERRA
Non è la prima volta che la Collezione Enea Righi trova spazio ed esposizione nelle sale di Museion. Nel 2010 la mostra Che cosa sono le nuvole? ha dato un assaggio della qualità e delle potenzialità di questa raccolta di statura internazionale. In seguito la memoria è stata costantemente rinfrescata da opere che, negli anni, si sono inserite all’interno del percorso del museo come prestiti temporanei o comodati a lungo termine. Il rapporto tra il collezionista bolognese classe 1956 e l’istituzione bolzanina è dunque duraturo e consolidato, sembrerebbe anche accompagnato da reciproca stima e da una sensazione di piacevolezza che porta a ricercare sempre nuove occasioni per collaborare.

AMONG THE INVISIBLE JOINS Opere dalla Collezione Enea Righi / Works from the Enea Righi Collection / Werke aus der Sammlung Enea Righi. Thomas Hirschhorn, Break Through (Three), 2013, exhibition view Museion 2024. Photo: Luca Guadagnini
Among the Invisible Joins – attraverso invisibili giunture – è il titolo ripreso da Virginia Woolf per questo nuovo progetto che squaderna qualità, stratificazioni e molteplicità di una raccolta che può essere letta secondo innumerevoli punti di vista, con direttrici del contemporaneo sempre nuove e inattese. Una possibilità, da parte del team curatoriale, di affondare le mani e saccheggiare proficuamente un elenco di capolavori o pezzi inaspettati che consente gli accostamenti più suggestivi. L’andamento di questa mostra è, infatti, lungo e complesso. Le sembianze allestitive sono quelle di un’esposizione permanente dove però si evitano volutamente precisi andamenti storico-artistici per favorire traiettorie e letture altre rispetto alle narrazioni canoniche. In questo senso, la singola visita sembra non essere sufficiente per restituire appieno l’esperienza di queste opere e sarebbe consigliabile poter attraversare più volte il gigantesco archivio rappresentato dalla raccolta Righi, per creare ciascuno percorsi propri, secondo punti di vista personali.

AMONG THE INVISIBLE JOINS Opere dalla Collezione Enea Righi / Works from the Enea Righi Collection / Werke aus der Sammlung Enea Righi, exhibition view Museion 2024. Photo: Luca Guadagnini
Si può passare infatti dal contemporaneo più sedimentato con lavori importanti di Alighiero Boetti, Cy Twombly, Roni Horn, Lawrence Weiner, Zoe Leonard, Gino De Dominicis, Martha Rosler, Robert Barry, Nan Goldin, Philippe Parreno, Lisetta Carmi, Anna Maria Maiolino, Luigi Ghirri e Giorgio Morandi tra gli altri, o lasciarsi piacevolmente prendere dalla vertigine degli interventi di artisti meno conosciuti (per modo di dire) ma comunque affermati e importanti nel panorama internazionale. Tra questi, merita una menzione lo scultore francese Alex Ayed che punteggia diverse sale della mostra con minimi interventi plastici a parete, capaci di relazionarsi poeticamente con le opere più note che si trova ad affiancare, raccontando al contempo anche luoghi ed esperienze personali.

AMONG THE INVISIBLE JOINS Opere dalla Collezione Enea Righi / Works from the Enea Righi Collection / Werke aus der Sammlung Enea Righi, exhibition view Museion 2024. Photo: Luca Guadagnini
Intelligentemente il percorso comincia e si conclude con grande intensità. All’inizio, con una spettacolare e ludica installazione volante di Philippe Parreno, un cielo argentato di palloncini pieni di elio, alla quale succede quasi immediatamente lo squarcio di Thomas Hirschhorn che catapulta nello spazio pulito del white-cube una quantità disordinata di materiale incongruo. A osservare tutto ciò le grandi sculture fatte di sole parole di Weiner, il tracciato post-minimalista di Franz Erhard Walther e i frammenti testuali di Riccardo Benassi, inviati direttamente dall’artista e proiettati su uno schermo in una sorta di performance collettiva.

AMONG THE INVISIBLE JOINS Opere dalla Collezione Enea Righi / Works from the Enea Righi Collection / Werke aus der Sammlung Enea Righi, exhibition view Museion 2024. Photo: Luca Guadagnini
All’ultimo piano, invece, il discorso prende corpo, letteralmente, attorno all’impressionante ma delicata installazione luminosa di Massimo Bartolini che con le sue accensioni e spegnimenti dà il ritmo vitale alla penombra nella quale si presentano le figure, a tratti inquietanti, dei principali esponenti della scultura internazionale: Neil Beloufa, Giulia Cenci, Berlinde De Bruyckere e Tomas Saraceno. A suggello di tutto ciò l’opera D’io di De Dominicis, a sintetizzare con ironia sardonica il rapporto tra assoluto e individuo nella contemporaneità (“Io o Dio?” sembra domandarci provocatoriamente).

AMONG THE INVISIBLE JOINS Opere dalla Collezione Enea Righi / Works from the Enea Righi Collection / Werke aus der Sammlung Enea Righi, exhibition view Museion 2024. Photo: Luca Guadagnini
Tra le parentesi del primo e dell’ultimo piano, prese a esempio come parti per il tutto, le interpretazioni possibili sono davvero inesauribili, ruotanti attorno a tematiche universali come quelle di interno-esterno, soglia, visibile e invisibile, individuo e società, politica e disimpegno. L’aspetto prezioso della mostra è però decisamente la sua apertura. La possibilità di entrare, un po’ come in una visita dedicata, nell’intimo delle scelte del collezionista, provando anche magari a prendere i suoi panni e a immaginare visioni diverse, cercando di dare ordine a un caleidoscopio di stimoli e narrazioni.

AMONG THE INVISIBLE JOINS Opere dalla Collezione Enea Righi / Works from the Enea Righi Collection / Werke aus der Sammlung Enea Righi, exhibition view Museion 2024. Photo: Luca Guadagnini
AMONG THE INVISIBLE JOINS
Opere dalla Collezione Enea Righi
a cura di Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini
28 settembre 2024 - 2 marzo 2025
Museion
Piazza Piero Siena 1, Bolzano
Info: + 39 0471 22 34 13
info@museion.it
www.museion.it
