Non sei registrato? Registrati.
LUGANO (SVIZZERA) | MUSEC – Museo delle Culture | 7 aprile – 11 giugno 2023

di MATTEO GALBIATI

Hanno scelto di iniziare dalla Thailandia i curatori e gli studiosi del MUSEC | Museo delle Culture di Lugano (Svizzera) per inaugurare il nuovo palinsesto espositivo che prevede, con una progettualità a lunga scadenza e con appuntamenti programmati per i prossimi anni, che si alterneranno alle altre attività del museo, di esplorare la cultura artistica contemporanea con l’analisi attenta di alcuni importanti autori di paesi “periferici” rispetto al grande sistema dell’arte occidentale. Asia, Africa e Sud America (ma non solo) sono gli ambienti da cui la rassegna Global Aesthetics andrà, di volta in volta, ad attingere, cercando di mettere in luce quelle diverse contaminazioni e connessioni che i linguaggi del presente di quei luoghi hanno nei rispettivi contesti storici, sociali, ideologici e culturali e da cui traggono origine e in cui si sviluppano, senza restare immuni da quel legame globale ormai di stretta attualità.

Attasit Pokpong, Senza titolo, 2009, olio su tela, 190×230 cm © Attasit Pokpong

Si diceva che si inizia il gran tour mondiale di Global Aesthetics dalla Thailandia e ad essere ospitata, nelle sale dello Spazio Cielo del museo ticinese, è infatti una ricca rassegna personale dedicata a Attasit Pokpong (Bangkok, 1977), uno dei maggiori e più significativi protagonisti dell’arte contemporanea del paese del sud-est asiatico. La mostra The Presence afferma proprio lo spirito del palinsesto proposto dal museo svizzero promuovendo un dialogo che mette in luce lo sperimentalismo vivace di ambienti che sono, di fatto, veri e propri laboratori di ricerca sperimentale come l’attualità pittorica di Pokpong attesta rispetto alla storia artistico-culturale del suo paese.
L’artista thailandese si concede al pubblico europeo con una mostra monumentale, ricca di 29 dipinti a olio di grandi dimensioni (sono ben 14 le nuove opere realizzate per questa occasione) e 22 acquerelli in cui, protagonista unico, ripetuto in modo quasi ossessivo, è il volto femminile. Pokpong, tra paesaggi naturali e urbani, tra fondi neutri e cromie vivaci, impone figure di donne che, impostate sempre in una posa fissa, intagliate in un primo piano rigidamente frontale, ci osservano da una dimensione in-decifrabile.

Attasit Pokpong. The Presence, veduta della mostra, MUSEC – Museo delle Culture, Villa Malpensata, Lugano (Svizzera)

Il senso di mistero, ma anche la sicurezza della loro spontaneità, le rende figure totemiche, assolute nella loro silenziosa espressività che, apparentemente imperturbabile, pare dare cenno di emozione quando, fissando con la loro imponente presenza, paiono interrogare lo sguardo dello spettatore che nulla può per sfuggire al loro intenso magnetismo.
Il percorso espositivo si articola, sala dopo sala, capitolo dopo capitolo, mettendo in evidenza come Pokpong riesca a variare il tema dei suoi volti e le loro atmosfere: se nelle prime sale una luce peculiare e una vaporosa aura candida illumina la loro presenza e una pioggia leggera di colore bianco agisce come filtro nello scambio di sguardi tra noi e loro, nelle ultime sale si arriva ad assaporare l’irrompere del colore più acceso e contrastato; qui i colori vivaci e potenti sembrano truccare i visi mutando la caratterialità (forse anche la stessa vera identità e natura) di queste donne.

Attasit Pokpong. The Presence, veduta della mostra, MUSEC – Museo delle Culture, Villa Malpensata, Lugano (Svizzera)

Lo stile personale dell’artista dichiara il suo impegno nel risolvere, come ben accennato dal titolo della mostra, questa sequenza di figure non come icone, ma come presenze reali e tangibili che, in questa ricca varietà, non le chiude in una ripetizione stanca. Per Pokpong lo sguardo femminile di queste facce è metafora del nostro tempo e, di più, è il massimo grado si comunicazione delle emozioni. Tra fascino e inquietudine la potenza creativa della sua pittura genera un passaggio continuo tra il mondo interiore ed esteriore: in questo senso ritroviamo una forte connessione con la pittura della tradizione thailandese, da cui l’artista naturalmente attinge.


Attasit Pokpong, Transition Time, 2023, olio su tela, 79.5×129 cm © Attasit Pokpong

Il rimando è proprio a quel retaggio di cromie che da sempre hanno, con la vivace intensità dei propri timbri, cercato una contrapposizione di sfumature forti ed altre più tenui, per veicolare il valore di tensione tra il reale e il fantastico, tra lo spirituale e l’umano, tra il divino e il terreno. Da qui il nuovo modo contemporaneo di proporre il ritratto femminile che, nello stile personale di Pokpong, si rende icona di contemporaneità pur rimando fedele al quel suo imprinting mai taciuto.

Attasit Pokpong. The Presence, veduta della mostra, MUSEC – Museo delle Culture, Villa Malpensata, Lugano (Svizzera)

Un discorso a parte meritano, a nostro avviso, le opere su carta che, sempre realizzate con una tecnica che manifesta, come la pittura, una grande sapienza e conoscenza nell’uso del medium pittorico, hanno nella loro immediatezza un’espressività e una varietà che libera energie e forze differenti. Se la pittura diventa solennemente metafisica e squillantemente pop nei colori, gli acquerelli su carta (sia nel piccolo che nel grande formato) ritrovano una spontaneità più aperta, più avvincente, più libera di lasciare pronunciare la donna in una intrigante varietà di espressioni più originali e autentiche perché forse, non del tutto messa in posa, quasi, per sua indole e carattere, sfuggisse al controllo stesso della mano dell’arista.

Attasit Pokpong. The Presence
a cura di Giancarlo Ermotti, Paolo Maiullari, Nora Segreto
catalogo in inglese pubblicato da Fondazione culture e musei

7 aprile – 11 giugno 2023

MUSEC – Museo delle Culture
Villa Malpensata
via Giuseppe Mazzini 5, Lugano (Svizzera)

Orari: martedì chiuso, lunedì-venerdì 11.00-18.00; sabato e domenica 10.00-18.00
Biglietto intero (da 16 anni) CHF15.00; ridotto (senior; studenti universitari; FAI Swiss) CHF10.00; ragazzi (6-15 anni) CHF5.00; Si accettano pagamenti in Euro (al cambio del giorno); promozione MUSEC Mondays: ogni lunedì entrata al museo a ingresso ridotto. Inclusa nel costo del biglietto la visita alle altre due mostre temporanee.

Info: +41 58 866 69 60
info@musec.ch
www.musec.ch

Attasit Pokpong è nato a Bangkok nel 1977. Sin da giovane è attirato verso il disegno, che approfondisce frequentando la Rajamangala University of Technology di Bangkok, dove si diploma in Belle arti nel 1998. La sua carriera inizia subito dopo gli studi. Dal 1999 prende parte a numerose mostre collettive e nel 2009, nella capitale thailandese, apre la Magic Gallery al fine di disporre di uno spazio permanente dove presentare i suoi lavori. Dal 2009 in poi espone in numerose mostre personali che lo portano oltre i confini della Thailandia e dell’Asia, in Paesi quali Cambogia, Cina, Corea, Taiwan, Belgio, Francia, Italia e gli Stati Uniti. L’esposizione del MUSEC è la sua prima personale in Svizzera. Sensibile al riconoscimento di una nuova realtà multiculturale e conscio dell’apporto costruttivo che l’artista può dare all’attuale contesto segnato da molte fragilità, nel 2012 Pokpong ha inaugurato il progetto V64 Art Studio, un punto d’incontro a disposizione della comunità artistica thailandese, un “luogo della creatività” ben visibile e aperto al mondo.

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •