Non sei registrato? Registrati.
MILANO | Acquario Civico | Fino al 4 luglio 2021

Ultimi giorni per visitare la mostra POP AQUARIUM di Luca Bertasso, in corso all’Acquario Civico di Milano, fino al 4 luglio, promossa da Comune di Milano – Cultura e Acquario Civico e organizzata in collaborazione con Art Company.

La mostra, a cura di Chiara Canali e Antonella Mazza, presenta una serie inedita di cento tempere su carta dedicate al tema dell’acquario e allestite all’Acquario Civico di Milano, splendido edificio liberty situato all’entrata di Parco Sempione, tra il Castello Sforzesco e l’Arena, terzo Acquario più antico d’Europa.

Veduta della mostra POP AQUARIUM, Acquario Civico di Milano. Ph. Giacomo Giannini

Così introduce la mostra Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano: “L’Acquario Civico di Milano, centro di ricerca e divulgazione sulla biodiversità acquatica, ospita l’universo colorato di “Acquari” abitati da creature fantastiche: i dipinti realizzati dal pittore Luca Bertasso. All’interno delle cornici appare un brulicare di forme, di immagini, di segni: le opere dell’articolato percorso espositivo invitano ad osservare ed esplorare un acquario pop, popolato da creature antropomorfe e surreali, generato da un vortice di dettagli minuti e colorati in cui perdersi nello stupore”.

E ancora Domenico Piraina, Direttore Acquario Civico, accoglie i Pop Acquarium di Luca Bertasso, esposti nella mostra che accoglie i visitatori dell’Acquario Civico alla riapertura dell’Istituto dopo la chiusura imposta dalla pandemia, come “decorazioni fantastiche”. “Gli esseri acquatici, caratterizzati da motivi surreali, che spesso sottendono reminiscenze di derivazione classica e novecentesca con incursioni nel mondo del fumetto, sono ritratti in una sorta di modulo ripetuto in ordine non geometrico, creando un arabesco pop”.

Veduta della mostra POP AQUARIUM, Acquario Civico di Milano. Ph. Giacomo Giannini

Questi “Acquari”, realizzati a partire dal 2012, costituiscono un vero e proprio repertorio visivo enciclopedico, che parte dalla lettera A e arriva alla Z per ricominciare dal numero 1 ed arrivare attualmente al 60. Pur essendo densi di numerosi riferimenti letterari e storici, dai fregi dell’antica Mesopotamia ai bestiari della letteratura medievale, dalle decorazioni scultoree di mostri scolpiti nelle cattedrali alle ibridazioni fantastiche dei fumetti, gli “Acquari”  ci parlano del nostro presente, denunciano la nostra frenetica condizione, la profonda crisi di valori cui assistiamo indifferenti.

“Come Warhol, con la sua ottica fredda e distaccata, assume il modulo non solo a livello compositivo ma anche antropologico – dichiara Chiara Canali nel suo testo critico – così Bertasso utilizza l’elemento del modulo e lo rende un elemento multiplo e infinito, per descrivere una variegata fauna antropomorfa dove l’individuo si trasforma in uomo-massa, in uomo moltiplicato, intrappolato dal sistema produttivo all’interno di una condizione ormai stereotipata”.

Acquario P, 2013, tempera su carta, cm 46×60. Particolare dell’opera

Negli “Acquari” di Bertasso si odono i richiami delle sirene, le urla dei gangster, le canzoni dei pirati, gli schiamazzi dei giocolieri, le voci delle amazzoni, personaggi surreali e tipizzati dai tratti molto umani, in un horror vacui che riflette i meccanismi di accumulo e straniamento della nostra società contemporanea e ci suggerisce profonde riflessioni sull’arte del vivere.

“Gli Acquari sono radiografie della nostra interiorità, della nostra mente, della nostra anima, con tutti i vari personaggi che la popolano. Ed anche foto istantanee della nostra quotidianità, che denunciano il nostro vivere sfrenato e ci portano a riflettere sul futuro del nostro pianeta, continua Antonella Mazza. L’allestimento con gli Acquari incellophanati sottovuoto vuole lanciare un messaggio di difesa dell’ambiente e denunciare l’uso indiscriminato della plastica: lasciamola all’arte e togliamola dalla Natura.”

Acquario A5, 2014, tempera su carta, cm 46×60. Particolare dell’opera

La dichiarazione best before o expiry date, ci ricorda che tutto è vacuità e che anche le opere, così come gli oggetti del consumo di massa e della moda, sono destinati a svanire tra una folle corsa metropolitana e l’altra. Un paradosso rispetto all’idea di eternità dell’arte e allo stesso modus operandi dell’artista che, quale moderno amanuense, utilizza uno stile bizantino, di grande precisione formale, fondato sull’uso di ripetute stesure di colore e meticolose dorature e argentature dei contorni.

Veduta della mostra POP AQUARIUM, Acquario Civico di Milano. Ph. Giacomo Giannini

“Il disegno delle silhouette di questi pesci antropomorfi si affida a una linea di contorno molto spessa, che ha origine formale nelle trame di Fernand Leger, portata ai suoi massimi risultati espressivi da Keith Haring e declinata da Bertasso in maniera originale grazie all’intervento, oltre al nero, di tinte fluo, acide e metalliche, che diventano unico profilo portante dell’opera” conclude Chiara Canali.

 
Luca Bertasso. POP AQUARIUM
a cura di Chiara Canali e Antonella Mazza
Acquario Civico di Milano
Viale G. Gadio 2, Milano – M2 Lanza

Fino al 4 luglio 2021

Info:+39 02 88 46 57 50

Informazioni Acquario giorni e orari di apertura, modalità d’accesso
www.acquariodimilano.it
Prenotazione gratuita e biglietti acquistabili su:
www.museicivicimilano.vivaticket.it

Informazioni mostra
Art Company
www.artcompanyitalia.com
artcompanyitalia@gmail.com

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •