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PISTOIA | VANNUCCI ARTE CONTEMPORANEA | Fino al 19 gennaio 2019

di NICCOLÒ BONECHI

E pur si muove! Nella staticità delle vicende di una piccola realtà come Pistoia, città toscana poco più grande di un paese, nel 2017 Capitale Italiana della Cultura, se si manifesta qualcosa di nuovo ed interessante in ambito culturale lo si deve per lo più ad iniziative private.
È il caso dell’apertura dei nuovi spazi espositivi della Galleria Vannucci Arte Contemporanea, che decide di abbandonare il centro storico della città, un luogo dal fascino medioevale, storicamente fulcro del commercio cittadino, per spostarsi negli ambienti post industriali che ospitarono le officine elettromeccaniche e ferroviarie Storai. Un’operazione questa di grande coraggio, sotto tutti i punti di vista: grande investimento per la riqualificazione di un luogo abbandonato da anni, spostamento logistico della galleria dalla propria sede storica verso una zona della città poco frequentata e dal forte carattere residenziale, nuovi spazi dalle dimensioni importanti con cui spesso si fa fatica a relazionarsi.

Giovanni Termini. Vietato eseguire lavori prima di aver tolto la tensione. Veduta della mostra. Courtesy Vannucci Arte Contemporanea, Pistoia

Non si tratta esclusivamente della necessità di metrature più ampie, bensì di dar vita ad un nuovo piccolo polo culturale. Difatti la Galleria Vannucci dividerà i locali di questo grande capannone con la casa editrice Gli Ori, da sempre in prima fila nelle iniziative culturali pistoiesi e ormai da anni divenuta punto di riferimento per il contemporaneo.
Dopo la mostra inaugurale Let’s Twist Again (con opere di Luca Caccioni, Vittorio Corsini, Fabrizio Corneli, Franco Guerzoni, Pino Spagnulo, Michelangelo Pistoletto, Giovanni Termini, Giuliano Tomaino e Sandra Tomboloni), di fatto un resoconto della storia recente della galleria, nonché un assaggio di quello che vedremo nella programmazione dei prossimi anni, il 1 dicembre ha aperto i battenti Vietato eseguire lavori prima di aver tolto la tensione, personale di Giovanni Termini.

Giovanni Termini. Vietato eseguire lavori prima di aver tolto la tensione. Veduta della mostra. Courtesy Vannucci Arte Contemporanea, Pistoia

È evidente come l’artista siciliano si lasci dichiaratamente ispirare dalla storia e dal vissuto del luogo che ospita il suo lavoro, o meglio da quel luogo che sistematicamente entra in relazione con esso, facendone di fatto parte. Lui stesso afferma:

«Io non produco il lavoro e poi lo porto in mostra. Se questo accade, è sempre un’idea di progetto che espongo. In realtà mi piace molto anche costruire la mostra e lavorare con le persone del luogo».

Tutto ciò si manifesta in maniera tanto evidente quanto potente non appena si mette piede in galleria. Quasi tutto il volume della sala centrale della galleria è abitato da una grande installazione che fin da subito mette in soggezione e in un certo senso destabilizza l’osservatore. Si potrebbe dire che l’opera è “fuori misura” per lo spazio in cui è inserita, difatti tra essa e il perimetro della galleria è concesso solamente un corridoio stretto che tuttavia permette di girarci attorno, ma non di entrarvi dentro.

Giovanni Termini, Spazio in-solido, 2018, 42x62x40 cm, borsa per gli attrezzi, cemento. Veduta della mostra. Courtesy Vannucci Arte Contemporanea, Pistoia

Questa tesi sulle dimensioni “eccessive” non regge in quanto si tratta di una copertura industriale home made, fatta di legni e metalli, sorretta da un’impalcatura di natura dichiaratamente edilizia, dal quale si scorge una finestrella che permette il passaggio surrealistico di una pila di sedie. Una in più e tutto crollerebbe.
Come scrive Silvia Evangelisti nel catalogo che accompagna la mostra:

«L’arte di Termini, forte e dura, non lascia concessioni alla compiacenza dell’occhio, ma il suo nocciolo poetico è profondamente legato all’esistere, all’essere dell’uomo nella società».

Nelle sale secondarie della galleria, invece, sono esposti una serie di collages e disegni su carta, oltre a due installazioni sempre e comunque dalla forte connotazione industriale, o per meglio dire materiale, ma che comunque Giovanni Termini intende portare su un piano diverso, certamente più vicino all’uomo, pertanto più complesso, attraverso una ricerca che si sposta in continuazione tra il reale e il concettuale.

Giovanni Termini. Vietato eseguire lavori prima di aver tolto la tensione. Veduta della mostra. Courtesy Vannucci Arte Contemporanea, Pistoia

 

Giovanni Termini. Vietato eseguire lavori prima di aver tolto la tensione, personale
a cura di Silvia Evangelisti

1 dicembre 2018 – 19 gennaio 2019

ME Vannucci
Via Gorizia 122, Pistoia

Info: +39 0573 20066
+39 3356745185
info@vannucciartecontemporanea.com
www.vannucciartecontemporanea.com

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