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FERNO (VA) | Aeroporto di Milano Malpensa | Fino al 12 aprile 2025

di MATTEO GALBIATI

L’aeroporto è un nonluogo per eccellenza e la sua fruizione si consuma con un transito accelerato, con una velocità pari a quella degli spostamenti concessi ai suoi fruitori e per i quali è stato ovviamente concepito. Da una struttura che vive di ambienti dalle soste ridotte e contenute, di passaggio appunto, non ci si aspetterebbe la presenza di un luogo differente, uno spazio la cui dimensione è, invece, fatta per meditare, per vivere un peculiare “stacco” dalla realtà ordinaria.

Giovanni Frangi. Panorama, veduta parziale dell’allestimento, Soglia Magica del Terminal 1, La Porta di Milano, Aeroporto di Milano Malpensa, Ferno (VA) Ph. Anna Pendoli

L’Aeroporto di Milano Malpensa ci ha abituati, con la Soglia Magica del Terminal 1, La Porta di Milano, a imbatterci per scelta – se si viene appositamente e, quindi, trasgredendo alla fruizione normale del Terminal – o per caso – se da passeggeri la si attraversa e, quindi, ridefinendo tempi e modi dell’abitudine del suo comune utilizzo – in quelle progettualità artistiche che qui, ormai da tempo, sono propiziamente destinate ad “essere contenute”. Avvengono piccole-grandi mostre che emancipano la destinazione d’uso: questa “accidentale” pausa fa inciampare il tempo del vivere quotidiano in quell’ammirazione artistica i cui benefici effetti si ricevono dal dialogo con le opere.
In questo senso prosegue il cammino fruttifero del palinsesto di Orizzonte degli Eventi che, ideato e curato da Matteo Pacini, accoglie in questi mesi Panorama,  meraviglioso intervento di Giovanni Frangi (1959). Non vogliamo mai eccedere con le valutazioni eccessivamente encomiastiche, eppure, in questa proposta, a Frangi va un plauso meritato perché riesce a toccare lo sguardo del visitatore-viaggiatore, tenendo vivo metaforicamente e metafisicamente un orizzonte che ha ancora negli occhi e che viene ridelineato dalla sensibilità pittorica di questi suoi lavori. Il segno e la perseveranza poetica del mezzo e del linguaggio di Giovanni Frangi – che abbiamo avuto modo di apprezzare già in diverse altre occasioni – ricavano uno spazio speciale a cieli su cui vibrano e evolvono le nuvole: si riporta, così, a terra quello stesso cielo che ciascun viaggiatore ha da poco attraversato o sta per attraversare.

Matteo Pacini e Giovanni Frangi

È davvero interessante come il processo di questo allestimento monumentale viva di una fluttuante trasparenza e leggerezza che è il gradiente istintivamente complice di quella tacita riflessione in cui ciascuna persona, che attraversa questo luogo di passaggio, è quasi costretta, suo malgrado, a provare e vivere. Funzionano i cieli e le nuvole di Frangi nello spalancare quel Panorama che rende piccolo l’uomo davanti alla vastità possente di una Natura che tocca quell’infinito senza tempo.
Consapevole dei precedenti storici di chi nella storia ha osservato con una specifica  e intonata delicatezza questo stesso soggetto – ciascuno di noi può liberamente trovare le proprie connessioni cui apparentare il suo lavoro e che restano ampiamente valide dato il bagaglio culturale del maestro – Frangi ci invita a soffermarci, fino quasi a dimenticarli, sui ritmi frenetici del nostro muoverci attraverso il mondo e, facendo da piacevole ostacolo a tale spostarsi veloce, con le sue opere ci immerge nello pieno di quel cielo che non si osserva mai.
Oltre alle opere pittoriche, un rallentamento del tempo, che incontra un medesimo orizzonte naturale, lo percepiamo anche in altri due interventi inediti presenti in questa esposizione: alcune stampe grafiche e un video (prodotto con l’aiuto della sua collaboratrice Anna Pendoli) sono, infatti, stati pensati e adattati per l’occasione.

Giovanni Frangi. Panorama, veduta parziale dell’allestimento, Soglia Magica del Terminal 1, La Porta di Milano, Aeroporto di Milano Malpensa, Ferno (VA) Ph. Anna Pendoli

Nel primo caso si tratta di Gotthard Pass un progetto grafico digitale che dispiega 18 scorci di grande dimensione che, autoprodotti, ritraggono vedute delle montagne nei pressi del Passo del San Gottardo. Disposte dentro al tunnel di accesso alla Porta di Milano trasferiscono, in un gioco di senso tra esterno-interno e naturale-artificiale reciprocamente riflessi, quello che sovrasta il celebre tunnel che connette Italia e Svizzera: qui l’elemento naturale, trapassato al suo interno dalla galleria, riecheggia in un piacevole disorientamento inglobando ora la struttura architettonica stessa del terminal milanese.
Il video riprende, invece, dalla casa dell’artista, i caldi ed energici colori di un’alba che si insinua dentro l’iconico skyline milanese: Soleil levant – titolo già di per sé estremamente evocativo – nel tempo di 120 secondi propone minimi scarti che denunciano il lento e impercettibile variare di un immagine mai realmente statica nel suo progressivo divenire. È nuovamente tentativo da parte dell’artista di provocarci nel nostro ritmo di vita poiché, se siamo abituati alla sveltezza, gran giovamento potremmo ricevere se provassimo a gustare il piacere della lentezza.

Giovanni Frangi. Panorama, veduta parziale dell’allestimento, Soglia Magica del Terminal 1, La Porta di Milano, Aeroporto di Milano Malpensa, Ferno (VA) Ph. Anna Pendoli

Ogni elemento del Panorama creato da Giovanni Frangi opera con una stretta soluzione di continuità tra sentimento e sensibilità, dove la Natura si riappropria pacificamente del potere della propria incontrollabile grandezza.
Non ci vengono descritti solo fenomeni che “avvengono” e di cui siamo spettatori, ma è l’irrompere più esuberante di quel macrocosmo di cui siamo parte; è il senso più recondito e misterioso della vita espresso nei suoi cicli imperscrutabili e nelle sue eterne manifestazioni. Tutto ci riporta a sentirci parte di un sistema di “cose” più grande di noi e che sfugge alla nostra volontà di controllo. Non abbiamo potere sul cielo, su una montagna, non possiamo fermare o trattenere un’alba.
Dalla dimensione temporale di queste immagini assolute, ciascuno di noi, entrandoci letteralmente dentro, deve fare i conti con quell’interiorità ritrovata che, quasi, trova emancipazione nel vuoto e nel nulla del tutto.
Frangi desta, allora, la nostra attenzione sulla Natura quale elemento capace di un detonante valore simbolico; è mezzo istintivo e immediato per interpretare l’esistenza e l’universo di cui ogni “ente” si permea fino a toccare il confine di quella bellezza che si risolve nell’inspiegabile.

Giovanni Frangi. Panorama
nell’ambito di Orizzonte degli Eventi progetto ideato e curato da Matteo Pacini
promosso da SEA – Aeroporti di Milano e Comune di Milano

12 febbraio – 12 aprile 2025

Soglia Magica del Terminal 1
La Porta di Milano
Aeroporto di Milano Malpensa, Ferno (VA)

Info: www.milanomalpensa-airport.com
www.giovannifrangi.it

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