MILANO | Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea | 16 giugno – 31 luglio 2016
Nell’ambito del Premio Arteam Cup 2015, promosso dall’Associazione Arteam, la galleria Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea ha il piacere di ospitare in esclusiva la mostra personale intitolata VIXI che vede protagonista l’artista Giorgio Bormida, vincitore del Premio Speciale sostenuto dalla stessa galleria.
Partendo da un’opera di esordio The Mind, inside n. 14, appartenente ad una serie del 2010 considerata come punto di partenza della poetica dell’artista, la mostra si sviluppa intorno alla produzione più recente, con l’esposizione di 17 opere della serie VIXI (2015). Punto di contatto tra le due serie la memoria intesa come stratificazione di significati che muovono da territori vicini al sogno ma anche da storie vissute o sfiorate nella suggestione di un ricordo, divenuto anch’esso memoria.
Giorgio Bormida utilizza la fotografia come medium per muovere i fili di una costruzione scenica dal sapore teatrale, creando ambienti in cui far confluire elementi reali tratti dalla quotidianità, immagini come attimi cristallizzati di memoria, velature multiple che aprono scenari onirici.
«Intendo la fotografia come un quadro o un palcoscenico: non è per me la cattura di un istante, ma la sovrapposizione di immagini attraverso una successione di velature che hanno la finalità di fonderle strettamente, in modo tale che il risultato finale suggerisca il ricordo di una suggestione, uno stato emotivo. La sovrapposizione, insomma, come copia dei processi della memoria».
Il lavoro si serve della fotografia come strumento, utilizzando però una pratica compositiva più affine alla pittura dove all’interno di uno spazio vuoto le immagini progressivamente prendono forma, sovrapponendosi e creando ambienti fluidi, aperti a molteplici aperture di significato.
L’utilizzo del colore – presente in serie come The Mind, inside n. 14, The 42’s e Opera – lascia spazio ad un elegante bianco e nero in VIXI.
«Non ricerco tanto la creazione di suspense o tensione emotiva quanto un uso raffinato del bianco e nero che lasci spazio all’immaginazione e conduca direttamente lo spettatore verso una dimensione onirica, lontana dalla quotidianità, verso spazi interiori. Il sogno, del resto, si fa ad occhi chiusi».
La memoria trasforma tutto in un bianco e nero che non inquieta, ma giustifica, addolcisce e restituisce senso ad ogni esperienza.
Giorgio Bormida. VIXI
16 giugno – 31 luglio 2016
opening 16 giugno ore 18,00
Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea
Via Gorani 7, Milano
Catalogo: Vanillaedizioni con testo di Antonio D’Amico