TORINO | IED – Istituto Europeo di Design | 6 novembre 2015
Intervista a NICOLETTA CASTELLANETA di Silvia Conta
Fondazione Rivoli 2, nata nella primavera del 2013 e situata nel cuore di Brera a Milano, celebra i tre anni di attività con il talk I can show you a Torino, nelle sale dello IED – Istituto Europeo di Design nelle giornate di Artissima. Uno spazio che, grazie alla sua filosofia, si sta affermando sempre maggiormente come punto di riferimento per i giovani artisti alla ricerca di un confronto con una solida istituzione e con artisti protagonisti della scena italiana contemporanea. Abbiamo incontrato Nicoletta Castellaneta, direttrice di Rivoli 2, per un bilancio e qualche anticipazione sul futuro…
Quali sono l’identità e la mission di Rivoli 2? Quali aspetti si sono rafforzati in questi anni rispetto all’inizio?
L’identità e la Mission sono legate alla ricerca dei giovani talenti nelle arti contemporanee. Il Presidente Pier Luigi Guzzetti ha voluto una Fondazione che potesse costituire nel tempo un luogo di ricerca a sostegno di chi si affaccia al mondo dell’arte, della cultura e che potesse fare da ponte tra le diverse espressioni della creatività. Stiamo consolidando un percorso in un territorio frammentato e complesso, non facile, ma, rispetto agli inizi, si sta delineando una strada che ci porta sempre di più verso la collaborazione con gli enti di formazione. Ci interessa poter creare sinergie tra artisti di diversa provenienza che possano trovare reciprocamente stimoli e confronto culturale nel loro lavoro. Le scelte vengono condivise tra di noi principalmente e poi proposte al comitato scientifico, ma lo spazio è aperto anche alle proposte dei giovani curatori -quest’anno abbiamo infatti tre mostre proposte ciascuna da un giovane curatore.
Quanti progetti e mostre avete realizzato fino ad ora? In base a cosa scegliete gli artisti che invitate ad esporre?
Abbiamo realizzato dieci mostre nei nostri spazi, una mostra pubblica a Palazzo Cusani e una mostra in collaborazione con il liceo artistico Sacro Cuore ospitata alla Fabbrica del Vapore, oltre ad alcuni progetti collaterali come Videozero in collaborazione con il Milano Film Festival e l’Accademia di Brera. In questo momento abbiamo in corso una mostra curata da Domenico De Chirico di Antoine Donzeaud, un artista francese nato nel1985.
Fin ad oggi abbiamo ospitato 11 giovani artisti con mostre collettive e personali, giovanissimi designer delle scuole di eccellenza come IED, Naba, Politecnico e Iuav di San Marino e Accademia di Brera. Abbiamo esposto i lavori di alcuni artisti più affermati come Andrea Mastrovito, Gian Maria Tosatti, Bertozzi&Casoni e Loris Cecchini affiancati a quattro designer, per i progetti IM e MAD, che propongono un confronto tra arte e design sull’utilizzo di medesimi materiali. Per quanto riguarda i giovani la scelta è sempre stata fatta in base alla loro capacità di proporre un progetto che fosse in grado di contenere i processi creativi del proprio lavoro artistico, la progettualità artistica è una progettualità anche esistenziale.
In questi anni come è cambiato il vostro rapporto con altre fondazioni, centri di formazione e istituzioni pubbliche? Cosa vorreste per il futuro?
In questi anni che non sono molti, possiamo dire che stiamo consolidando alcuni rapporti che sono nati con altre Fondazioni o realtà associative con cui stiamo lavorando su un progetto pubblico per il 2016. Per quanto riguarda, come dicevo, gli enti di formazione alla creatività, collaboriamo sin dalla nostra nascita con l’Accademia di Brera e con lo IED oltre alle scuole che ho già citato e dal prossimo anno vorremmo aprire un concorso, a cui stiamo pensando, per i licei. Le Istituzioni ci conoscono e in questi anni hanno patrocinato alcuni dei nostri progetti. La collaborazione con le gallerie sul territorio è perlopiù incentrata sulla nostra attività di “proponente “ anche se abbiamo già sperimentato forme di collaborazione e siamo aperti a valutare tutte le possibilità in questo senso. Per il futuro speriamo di poter attivare dei parternariati più consistenti e fare rete con altre realtà come la nostra, anche in Europa.
Perché avete scelto un talk per celebrare il terzo compleanno di Rivoli 2?
Abbiamo scelto un talk perché è un modo di dialogare e farsi conoscere in ambiti diversi e in questo caso anche in altre città. Anche per molti dei progetti ospitati in Fondazione abbiamo organizzato degli incontri che ci hanno permesso non solo di raccontare quello che facciamo ma di coinvolgere personaggi di rilievo come il prof.Elio Franzini dell’Università Statale di Milano e Alessandro Mendini che hanno delle visioni complementari all’arte visiva. Ci interessa il dialogo perché l’arte contemporanea parla di tutto l’esistente.
Qualche anticipazione sulle mostre o sui progetti futuri?
“Il futuro è un’ipotesi” diceva il titolo di una canzone di Enrico Ruggeri, ed è così. Stiamo lavorando su un progetto pubblico che coinvolge due giovani artiste e sul nostro programma espositivo con l’obiettivo di incrementare i nostri rapporti con il mondo della formazione. In novembre inauguriamo la mostra, a cura di Stefano Castelli, di un altro giovane artista francese, Nicolas Momein, che con il suo peculiare approccio alla scultura per la prima volta espone in Italia. Seguiranno due progetti, una personale di Marco De Sanctis, curato da Marta Cereda, e una collettiva di ragazzi di Brera, seguiti dal prof. Roberto Casiraghi, sulla materia pittorica e le potenzialità del colore.
“I can show you”… I tre anni di attività della Fondazione Rivoli2, in occasione di Artissima 2015
Creatività, linguaggi, design
I tre anni di attività della Fondazione Rivoli2
Intervengono:
Alberto Mugnaini, storico e critico d’arte
Mimmo Di Marzio giornalista e critico d’arte
Riccardo Balbo, school manager IED Torino
Pier Luigi Guzzetti, presidente Fondazione Rivoli2
Nicoletta Castellaneta, direttore Fondazione Rivoli2
Venerdì 6 novembre ore 14.00
IED – Istituto Europeo di Design
Via S. Quintino 39, Torino
Info: www.rivolidue.org
www.ied.it