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MILANO | FRIGORIFERI MILANESI | 7 aprile – 15 giugno 2016

di Deianira Amico

Quando si ragiona sull’identità di un luogo culturale non è possibile fare a meno di determinare un legame tra spazi fisici – il genius loci del “contenitore” – ed il contenuto. Ha inaugurato ieri sera FM Centro per l’Arte Contemporanea ed i presupposti per cui possa diventare rapidamente protagonista delle geografie artistico-culturali (non solo milanesi) ci sono tutti: la sede, nello storico complesso ex industriale dei Frigoriferi Milanesi, ed i contenuti, attraverso una proposta composta da una pluralità di voci già presenti in Open Care, promotore dell’apertura del Centro, ed un board internazionale di grande autorevolezza con la direzione artistica di Marco Scotini.
“FM raccoglie in un unico contesto una molteplicità di funzioni generalmente separate – dichiara Elisabetta Galasso, AD di Open Care – con l’obiettivo di dare una nuova centralità al collezionismo italiano e non solo”. Un contesto dedicato all’esposizione delle collezioni private e degli archivi d’artista, alle residenze per artisti e curatori, alla ricerca ed il restauro con formule innovative e fortemente orientate alla formazione, grazie alla partnership con NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, del cui Dipartimento di Arti Visive Marco Scotini è direttore.

F.Vaccari, Photomatic d'Italia (Milano), 1973-74, photostrips collage on cardboard, cm.48x68,5 (ph.F.Tais, Courtesy P420, Bologna)

F.Vaccari, Photomatic d’Italia (Milano), 1973-74, foto F.Tais, Courtesy P420, Bologna

Inedita anche la modalità di partecipazione delle gallerie d’arte, che fa ben sperare in un “disgelo” nelle modalità di concepire gli spazi privati: da una parte Corale, la mostra intergenerazionale tra gli artisti di Monitor, P420 e SpazioA, uniti in un progetto curatoriale comune, dall’altra la galleria di Laura Bulian, che ha trasferito ai Frigoriferi la sua sede già lo scorso novembre ed ora presenta la prima personale in Italia dell’artista croato Marko Tadic, il cui mondo miniaturizzato riflette sull’eredità dell’utopia modernista e socialista.

La mostra L’inarchiviabile, a cura di Marco Scotini con la collaborazione di Lorenzo Paini, mette in scena gli anni ’70 italiani con la loro esplosiva creatività, lontano sia dal piombo che dall’arte povera, come ha ricordato in occasione dell’anteprima stampa uno degli indiscussi protagonisti di quegli anni, Nanni Balestrini.

 

L'inarchiviabile, veduta dell'allestimento, foto Alessandra Di Consoli

L’inarchiviabile, veduta dell’allestimento, foto Alessandra Di Consoli

“La parola inarchiviabile – afferma Scotini – fa riferimento a tutta quella eccedenza sociale e multidisciplinare che ha caratterizzato i nostri anni Settanta. Allo stesso tempo, però, rimanda a ciascuna delle opere in esposizione”.

L'inarchiviabile, veduta dell'allestimento, foto Lorenzo Palmieri

L’inarchiviabile, veduta dell’allestimento, foto Lorenzo Palmieri

Le classificazioni di Boetti, le numerazioni Fibonacci di Merz, le collezioni di Paolini, le strips di Vaccari, le sequenze fotografiche di Zaza o Tagliaferro, i cataloghi filmici e profumati di Gianikian Ricci Lucchi, le tassonomie di Agnetti, i video-cataloghi di Giaccari, gli inventari gestuali di Ketty La Rocca, fino agli assemblaggi testuali di Balestrini, sono soltanto alcuni dei lavori in mostra – in totale 60 artisti e 200 opere provenienti da collezioni private (Fasol, Consolandi, Artiaco, Minini..) ed archivi (Fabro, Mulas, Vimercati, Agnetti, Colombo…) – per far comprendere l’aspirazione “inarchiviabile” degli anni Settanta all’assoluto, al “Tutto”, così come si intitola una celebre opera di Anselmo.

Che il preludio con cui Nono comincia Al gran sole carico d’amore (in mostra) sia di augurio alla futura programmazione di FM: “La bellezza non è incompatibile con la rivoluzione”.

 

FM Centro per l’Arte Contemporanea

Direttore: Elisabetta Galasso, Open Care; Direttore artistico: Marco Scotini; Board: Vasif Kortun (Director of Research and Program, SALT, Istanbul), Grazia Quaroni (Senior Curator / Head of Collections, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris), Charles Esche (Director, Van Abbemuseum, Eindhoven), Enea Righi (collezionista)

7 aprile – 15 giugno 2016

Eventi in corso:

L’Inarchiviabile
a cura di Marco Scotini in collaborazione con Lorenzo Paini

Marko Tadić, Imagine a Moving Image, Laura Bulian Gallery

Corale, Monitor, P420 e SpazioA (Eric Bainbridge, Franco Guerzoni, Benedikt Hipp, Nicola Samorì e Claudio Verna per Monitor; Luca Bertolo, Esther Kläs, Chiara Camoni, Piotr Łakomy e Giulia Cenci per SpazioA; Helene Appel, Riccardo Baruzzi, Rodrigo Hernandez, Paolo Icaro e Alessandra Spranzi per P420)

Frigoriferi Milanesi
Via Piranesi 10, Milano

Info: www.fmcca.it
info@fmcca.it
0273981

 

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