FIRENZE | Villa La Vedetta e sedi varie | 8 – 10 marzo 2013
Intervista a Olivia Spatola e Manuela Valentini di Francesca Di Giorgio
Tra i tanti aspetti da cui si può osservare la nona edizione di ARTOUR-O – Il Must a Firenze scegliamo gAT Premio Giovani Artisti di Talento, ideato dall’Archivio Internazionale d’Arte Contemporanea Ellequadro Documenti. Solo uno degli ultimi progetti nati in casa dell’iperattivo team genovese con alla guida, da sempre, l’architetto Tiziana Leopizzi.
Quest’anno, alla sua seconda edizione, il Premio rinnova l’anima itinerante e il legame territoriale puntando l’attenzione su un’area geografica precisa, mappando l’attività artistica e creativa dell’Emilia Romagna.
Olivia Spatola e Manuela Valentini sono le due giovani curatrici bolognesi chiamate ad affiancare il Comitato di ARTOUR-O nella scelta della giuria e del suo coordinamento. Da poche ore abbiamo i nomi dei vincitori… La giovane artista ferrarese Sara Menegatti, classe 1988, si è aggiudicata il primo premio: una personale, il prossimo autunno 2013, in partnership con F_AIR – Florence Artist in Residence (The School of Fine Arts of Florence University of the Arts). Insieme a lei, il secondo e il terzo classificato, David Berkovitz e Giulia Manfredi, saranno, inoltre, in mostra ad Asti, con sede e date ancora da definire, grazie all’iniziativa dell’Assessore alla Cultura Massimo Cotto.
Queste le battute finali del Premio ma come si è arrivati sin qui ce lo raccontano le due curatrici…
Giovani artisti under 35 per due giovani curatrici come voi… Chi sono Olivia e Manuela?
Olivia Spatola: Dopo essermi laureata alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, ho proseguito i miei studi presso l’SDA (Scuola di Direzione Aziendale) dell’Università Bocconi di Milano dove ho frequentato un master sul marketing e management dei beni culturali. Da allora ho intrapreso un’attività curatoriale in Italia e all’estero affiancata da alcune collaborazioni con testate giornalistiche di settore. Dopo un lungo periodo di assenza dalla mia città, negli ultimi tre anni ho avuto la possibilità di sviluppare molti progetti artistici a Bologna nel campo dell’arte contemporanea. Sono così nate relazioni continuative sia con realtà istituzionali come il Museo e Biblioteca Internazionale della Musica, sia con enti privati come Palazzo Bevilacqua Ariosti, la Galleria Contemporary Concept, la Galleria Oltre Dimore, ecc…
Manuela Valentini: Mi sono laureata all’Università di Bologna in Storia dell’Arte Contemporanea con una tesi su Mimmo Rotella, poi ho cominciato una fitta collaborazione con il quotidiano Il Resto del Carlino di Bologna e con altre riviste del settore, per le quali scrivo tuttora articoli d’arte.
Nella mia città ho curato, tra le altre, la recente New Future, una collettiva di tredici artisti under 30 provenienti da diversi paesi del Mediterraneo che ha avuto luogo a gennaio al Museo di Arte e Scienza di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33). La mostra rientrava infatti nel programma di Art City coordinato da Gianfranco Maraniello (direttore del Museo d’Arte Moderna di Bologna, MAMbo) durante le giornate di Arte Fiera 2013. A Palazzo Poggi i giovani artisti hanno dato vita a dei progetti site-specific nati con l’intenzione di stabilire un legame profondo con il luogo che ha ospitato le loro opere per più di un mese.
Ieri sera a Villa La Vedetta avete premiato Menegatti, Berkovitz e Manfredi… Ci raccontate come si è svolta la “mappatura” degli artisti emiliani?
O.S. e M.V.: Abbiamo selezionato 18 artisti del territorio sotto ai trentacinque anni di età, in base alla qualità del lavoro facendo riferimento all’Accademia di Belle Arti ma anche a come si sono distinti in mostre e manifestazioni pubbliche.
La giuria di questa edizione ha visto Beatrice Grassi (Direttrice di Villa La Vedetta), Lucia Giardino (Direttrice della School of Fine Art di FUA – Florence University of the Arts), Andrea Granchi (titolare della Cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze), Alberto Grossi (scrittore, critico d’arte e curatore), Matteo Innocenti (curatore indipendente), Renata Ramondo (Presidente di Ellequadro Documenti Archivio Internazionale Arte Contemporanea), Marzia Ratti (Direttrice del Polo Museale di La Spezia), Jenny Servino (Direttrice Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna).
Avete seguito (anche a distanza) la prima edizione del Premio? Quali novità sono state apportate rispetto all’edizione curata su Firenze da Andrea Granchi e Matteo Innocenti?
O.S. e M.V.: Il Premio gAt nasce essenzialmente da una domanda: “il trionfo della creatività esploso a Firenze nei secoli d’oro si è esaurito per sempre oppure è un fattore endemico al territorio?” Siccome le risposte possono divergere nettamente, si è pensato di mettere in atto un ‘test’ dedicato la prima volta agli artisti toscani. Oggi, si è deciso di indagare un’altra realtà che per l’appunto è quella emiliano-romagnola, ma la mission rimane sostanzialmente la medesima. Il premio ha l’intento, quindi, di visualizzare una continuità nell’eccellenza artistica del nostro Paese. A nostro avviso quest’anno il livello medio è piuttosto alto ed infatti, benché gli artisti siano di giovane età, molti di loro possono annoverare curricula strutturati in cui compaiono mostre di un certo rilievo. Sotto quest’aspetto si può rintracciare un elemento di differenziazione con la passata edizione: l’anno scorso era di fatto un premio “Accademia” mentre quest’anno partecipano anche artisti professionalmente affermati.
Tra i punti della mission di gAT leggiamo “Sostenere e promuovere il dialogo tra le istituzioni culturali, spazi espositivi indipendenti, enti di formazione e aziende interessate all’arte coinvolgendoli attivamente all’interno del Premio GAT”. Come si sono realizzate quest’anno le sinergie che ogni anno ARTOUR-O mette in campo?
O.S. e M.V.: Tiziana Leopizzi tramite i suoi progetti (vedi MISA e ARTOUR-O) e le sue associazioni (come Ellequadro Documenti) sta mettendo in piedi da anni delle reti di network tra arte e impresa. Queste relazioni saranno messe a disposizione del Premio per aiutare i ragazzi meritevoli del sostegno dovuto. Con la realizzazione di una mostra del vincitore ma anche in altre forme di sinergia da definire di volta in volta.
Perché partecipare al premio gAT? Quali sono i suoi benefits?
O.S. e M.V.: Crediamo sia un momento di grande visibilità e di accesso ad una piattaforma di lavoro e di scambio tra enti pubblici e privati, fra arte ed impresa. Gli artisti vengono a contatto con un vasto pubblico di collezionisti ed operatori del settore e possono sviluppare relazioni di vario tipo.
Gli artisti selezionati per gAT 2013:
Tiziana Abretti, Irina Avramenko, David Berkovitz, Giulio Cassanelli, Francesco Casolari, Giandomenico Paglia Dento, Monica Lasagni, Alessandra Maio, Sara Menegatti, Giulia Manfredi, Giulia Martini, Chiara Pagliai, Sara Paladino, Raffaella Rosa Lorenzo, Veronica Santandrea, Chiara Vittorini, Laura Zarrelli.
Premio gAT II Edizione
Giovani Artisti di Talento in Emilia Romagna
Info:
www.artour-o.com/artour-o/premio-gat