IV edizione
Forms of collecting/Forme della committenza
DI VIVIANA SIVIERO
120 i protagonisti della cultura e delle arti visive chiamati a disquisire di sé e del circostante attivo, per dar vita ad oltre 60 eventi, più una nutrita schiera di situazioni collaterali: questi i numeri principali con cui prende il via la quarta edizione del Festival Internazionale dell’Arte Contemporanea di Faenza, in essere dal 20 al 22 maggio, che, sotto la direzione di Angela Vettese, Carlos Basualdo e Pier Luigi Sacco, ha scelto come tema portante un argomento particolarmente interessante, quello della committenza.
Con il doppio titolo in inglese e in italiano Forms of collecting / Forme della committenza, volutamente ambiguo, si discerneranno tutti gli argomenti legati a quello che per tutti è un punto nodale. Una tre giorni intensissima di incontri, conversazioni e dibattiti per cui si sono scomodati gli intellettuali e i nomi più illustri del panorama nazionale ed internazionale: la kermesse verrà aperta da Achille Bonito Oliva e Massimo Cacciari, chiamati in qualità di pensatori a discutere di committenza a livello storico, sociale e filosofico, per proseguire poi (ne citiamo solo alcuni) con Salvatore Settis che ci aprirà gli occhi sul presente approfondendo il legame tra artista e committenza e Hans Ulrich Obrist, nuovamente a Faenza. Saranno presenti con la loro testimonianza anche moltissimi artisti, come Joseph Kosuth e Mark Dion, che si presenterà nella veste di artista “collezionista”.
Un tema, quello del collezionismo e della sua morfologia in divenire, che offre diversi spunti di riflessione per quello che è diventato l’appuntamento nazionale più importante dedicato all’arte del nostro tempo: verranno indagate infatti le relazioni fra pubblico e privato, ma anche il ruolo delle istituzioni e il rapporto fra collezionista ed artista. Tutto questo attraverso un viaggio nelle collezioni italiane ed internazionali, al fine di raccontare il modo in cui la committenza si compie nelle arti visive ma anche nella moda, nell’architettura, nel design e nel food. A completare il già roseo e ricco quadro dei relatori, molte figure professionali di prestigio come Frances Morris, Curatore Capo della collezione (arte internazionale) presso la Tate Modern di Londra, Bartomeu Marì, direttore del MACBA di Barcellona e Ayaki Itoh, curatore per l’Italia degli eventi Japan Brand, Julia Peyton-Jones, direttore della Serpentine Gallery di Londra.
Il progetto in breve:
Festival dell’arte Contemporanea, Faenza 2011 – IV edizione
Forms of collecting/Forme della committenza
Faenza, sedi varie
www.festivalartecontemporanea.it
20 – 22 maggio 2011
In alto:
“Fare arte”, Daniel Buren intervistato da Angela Vettese, photocredit Antonella Morrone
Backstage del festival, photocredit Chiara Gaspardo