SABBIONETA (MN) | Teatro all’Antica e Palazzo Ducale | 3 giugno – 31 luglio 2016
di KEVIN McMANUS
Vincenzo Marsiglia prosegue il proprio percorso creativo con un’altra mostra fortemente collocata nella sede espositiva, una sede non istituzionale e di imponente caratterizzazione storica ed architettonica, come il Palazzo Ducale di Sabbioneta (MN).
Davvero di un percorso si tratta, dal momento che ogni tappa di questa ricerca sembra costituire un aggiornamento, un progresso rispetto alla precedente. E come spesso capita con gli artisti di talento, questo progresso è misurato in termini di “levare” più che di aggiungere: l’autore-Marsiglia, che rimane saldamente presente nella rigorosa e personalissima logica formale dei suoi lavori, assume tuttavia un rapporto sempre più paritario con il luogo, condividendo con esso il ruolo di protagonista dell’evento espositivo.
Non si può parlare, naturalmente, di un’arte “site-specific”, formula abusata fino allo sfinimento al giorno d’oggi. Si può tuttavia parlare di un’affinità elettiva tra opera e spazio, che nasce non da una subordinazione della prima rispetto al secondo, ma da una riflessione profonda e – per così dire – trascendentale su come la forma contenuta dalla cornice debba rapportarsi a ciò che sta fuori. In questo senso, il lavoro recente di Marsiglia (ma per certi versi anche quello meno recente) costituisce una presa di posizione decisa sul tema del “decorativo”; termine inteso non nel senso, in gran parte riduttivo, attribuitovi dagli artisti-décorateur di inizio Novecento, ma nel suo senso più articolato, quello per esempio teorizzato negli insegnamenti del Bauhaus.
“Decorativo”, cioè, inteso come una dimensione particolare dell’arte visiva, come la sua capacità non solo di comunicare un senso interno, ma anche di modificare, attivare e riconfigurare lo spazio esterno circostante. La capacità dell’arte, insomma, di ricreare un contesto che va al di là della cornice per farsi ambiente. Non si tratta dell’operazione minimalista di far slittare lo sguardo dall’opera in sé allo spazio (le forme di Marsiglia, anzi, richiamano a sé lo sguardo in molti modi); ma piuttosto di una soluzione assai pregnante per lo sguardo dei nostri giorni, uno sguardo tendente all’oscillazione e alla distrazione, che nei lavori esposti a Sabbioneta vede questa instabilità disciplinata lungo l’asse articolato della relazione opera-contesto, termini ai quali lo sguardo è costantemente rimandato, in uno scambio apparentemente ossessivo, in realtà perfettamente calcolato.
Ecco allora che il pavimento pensato dall’artista raddoppia e complica la trama del pavimento preesistente, al tempo stesso proiettandolo in un rapporto di rimandi e contrasti con la parete; quest’ultima è resa vibrante dall’effetto ottico creato dai quadri, in una maniera che da un lato moltiplica l’effetto luminoso e ritmico delle finestre, dall’altro richiama alla funzione rappresentativa, schiettamente ottica delle sale di Palazzo Ducale. Nulla è fatto appositamente per la sede espositiva, eppure tutto vi rientra come se fosse parte di un comune progetto: non è un caso, e non è nemmeno una proiezione critica. Si tratta invece di una caratteristica intrinseca all’arte di Marsiglia, nella quale l’esito dell’applicazione sul supporto di un pattern geometrico non è né puramente riempitivo né – in nessun modo – asseverativo.
Questi lavori, cioè, stanno bene in molti luoghi, ma non risultano mai indifferenti rispetto ad essi; è scritto nel loro “DNA” generativo che essi rappresentino una sorta di archetipo dell’integrazione quadro-architettura, come avveniva in fin dei conti nelle grandi imprese decorative rinascimentali.
L’allestimento, com’è nello stile dell’artista e del curatore, Matteo Galbiati, predilige il respiro dato alle singole piuttosto che l’accumulo; e del resto Marsiglia non ha bisogno di dimostrare quantitativamente quello che dimostra sul piano della qualità e della forza relazionale.
Vincenzo Marsiglia. Dopo Logica-o
a cura di Matteo Galbiati
coreografie e danza Denny Lodi con Tanja Patrini (performance interattiva per l’inaugurazione presso il Teatro all’Antica)
catalogo vanillaedizioni PNF 12
3 giugno – 31 luglio 2016
Palazzo Ducale
Piazza Ducale 2, Sabbioneta (MN)
Orari: da martedì a domenica 9.30-13.00 e 14.30-18.30
Ingresso libero