Non sei registrato? Registrati.
MILANO | Fondazione Corrente | 26 marzo – 24 giugno 2016 

Intervista a NICOLETTA COLOMBO, MADDALENA MUZIO TRECCANI e DEIANIRA AMICO di Matteo Galbiati

Le curatrici Nicoletta Colombo, Maddalena Muzio e Deianira Amico ci hanno accompagnato alla scoperta della Fondazione Corrente che, nella sua sede milanese di via Carlo Porta, da quasi quarant’anni svolge un’intensa attività di studio, conservazione di materiali, opere e documenti, valorizzazione e diffusione del Movimento di Corrente fino ad arrivare al Realismo. Anima di questo luogo fu Ernesto Treccani (1920-2009), artista di grande poesia e raffinata delicatezza che, nelle sue opere, ha sempre saputo toccare visioni di fresco e spontaneo naturalismo; tra immaginario da favola e indagine della realtà, è stato un pittore capace di coinvolgere e toccare lo sguardo di generazioni diverse di osservatori, trovando la forza di essere sempre attuale nelle proposte che ci ha lasciato nell’eredità dei suoi dipinti.
Abbiamo visitato la Fondazione in occasione della mostra Ernesto Treccani, cinquant’anni nei manifesti. Arte, cultura, società e politica, ecco le parole delle curatrici:

Atelier di Ernesto Treccani, Fondazione Corrente, Milano

Atelier di Ernesto Treccani, Fondazione Corrente, Milano

Come nasce la Fondazione Corrente?
L’istituzione, attiva da trentotto anni nella realtà culturale milanese e italiana, è stata fondata nel 1978 da Ernesto Treccani con Lidia De Grada Treccani, Vittorio Sereni, Alberto Lattuada, Fulvio Papi, Mario Spinella, con lo scopo di incrementare lo studio e la valorizzazione del periodo di rinnovamento culturale che va dal Movimento di Corrente fino al Realismo.

Su quali campi di intervento muove le sue proposte e le sue attività?
In campo artistico e culturale, nell’ambito di un’ottica interdisciplinare che coinvolge esperienze e saperi diversi. Pittura, scultura, architettura, urbanistica, fotografia, letteratura, filosofia, teatro e psicoanalisi, sono stati e sono oggetto di esposizioni, incontri, seminari e conferenze nei quasi quarant’anni di vita della Fondazione. Tutte le iniziative e proposte vengono vagliate da un autorevole comitato scientifico multidisciplinare, che si ritrova periodicamente. 

Quale pubblico la frequenta? A chi si rivolge?
Esistono diversi gruppi di pubblico, nella variegata realtà milanese e non solo, interessati alla Fondazione. Il pubblico delle mostre e delle iniziative culturali che la Fondazione propone ogni anno. Gli studiosi – spesso laureandi – che consultano i ricchi materiali d’archivio. Le scolaresche in visita didattica al Museo Treccani.

Ernesto Treccani, Taller Galeria Fort, Barcellona-Cadaqués, 1985

Ernesto Treccani, Taller Galeria Fort, Barcellona-Cadaqués, 1985

Che peculiarità ha la sede in cui si trova?
La Fondazione si trova in posizione centrale, in via Carlo Porta vicino al metrò e occupa due piani nella Casa delle rondini, così chiamata per il grande bassorilievo in ceramica policroma, opera di Treccani, che riveste tutta la facciata.

Come si dividono gli spazi?
Gli spazi della Fondazione si articolano su due piani: al piano rialzato gli archivi e la biblioteca, al piano seminterrato lo spazio mostre temporanee. Al primo piano invece è possibile visitare lo Studio Museo, una collezione permanente di opere di Ernesto Treccani (35 dipinti, 14 sculture, 179 opere grafiche) e l’atelier dell’artista.

Quali materiali conservate nei vostri archivi?
La Fondazione Corrente ha raccolto, nel corso degli anni, alcuni fondi archivistici di differente origine e carattere. Sono conservati un archivio sonoro e fotografico, l’archivio delle opere degli artisti del Movimento di Corrente e delle opere di Ernesto Treccani, l’archivio della grafica con un fondo di stampe di noti artisti del XX secolo, l’archivio personale di Ernesto Treccani (dagli anni Quaranta ai Duemila) e l’archivio degli eventi presentati in Fondazione.

Veduta della sala al primo piano, Fondazione Corrente, Milano

Veduta della sala al primo piano, Fondazione Corrente, Milano

Pensate di lavorare ad un catalogo generale dell’opera di Ernesto Treccani che, rispetto ad altri artisti della sua generazione, ancora manca? Per una figura importante come la sua dovrebbe essere scientificamente necessario…
Esiste il Comitato per la tutela dell’opera di Ernesto Treccani, che lavora da anni alla formazione di un archivio dell’opera del maestro, nell’ottica di pervenire alla redazione del Catalogo Generale dell’artista.

Nello spazio espositivo promuovete mostre dedicate a Treccani o agli artisti di Corrente: in questo caso ammiriamo una ricca collezione di manifesti. Che parte importante rivestono questi all’interno della produzione dell’artista?
L’idea della mostra nasce per ripercorrere e documentare, nell’arco di cinquant’anni, l’attività artistica di Treccani attraverso un corpus di 200 manifesti esposti per la prima volta. I manifesti in mostra possono essere considerati una sorta di “diario in pubblico”, per usare un titolo di Vittorini, una testimonianza di vita. Una testimonianza ovviamente parziale, per un pittore che ha iniziato a dipingere a diciotto anni partecipando a centinaia di mostre ed attività nel campo della cultura, dell’impegno politico e sociale. La scelta di documentare cinquant’anni attraverso il manifesto, oggetto per sua natura rivolto ad un pubblico ampio, ha permesso di evitare quell’alone retorico che a volte caratterizza la descrizione del lavoro di Treccani come articolazione del rapporto tra arte e vita.

Di quali manifestazioni, eventi, ricorrenze si occupava? Quale impegno politico, sociale, artistico e culturale emerge da questi materiali d’archivio?
I manifesti esposti offrono un ricco spaccato di iniziative in ambito politico-sociale – dalle commemorazioni per l’eccidio dei contadini di Fragalà alle celebrazioni della Resistenza, dalla Marcia della Pace alle affiche realizzate per i sindacati fino ai lavori per i Barabitt – artistico, attraverso mostre in Italia e all’estero (da New York passando per San Paolo, Mosca, Berlino, Parigi e Madrid) e culturale (gli anniversari della nascita di Pavese e Gramsci, ad esempio) oltre ad un caleidoscopio di manifestazioni legate al costume o allo sport.

Ernesto Treccani, cinquant’anni nei manifesti. Arte, cultura, società e politica, veduta della mostra, Fondazione Corrente, Milano

Ernesto Treccani, cinquant’anni nei manifesti. Arte, cultura, società e politica, veduta della mostra, Fondazione Corrente, Milano

Che caratterizzazione leggiamo in questa produzione? Come la leghiamo a quella più artistica del maestro?
I manifesti sono essenzialmente un documento dell’intensa partecipazione di Treccani in diverse realtà ed una testimonianza di alcuni momenti significativi della vita culturale del paese. Tra quelli in mostra, raramente la comunicazione è affidata alla fotografia o al solo lettering, quasi sempre avviene per immagini pittoriche in cui affiora la predilezione per la rappresentazione dei volti. Negli stessi anni in cui lavora alla tela Un popolo di volti, iniziata a seguito della strage di piazza Fontana, Treccani realizza diversi manifesti per i sindacati (1969 – 1983), alcuni di questi esposti in mostra. Nei manifesti, così come nella grande tela, i volti non sono folla ma individui, ritratti nati dall’incontro con le persone – aspetto fondante del lavoro di Treccani pittore – ed al tempo stesso veicolo dei contenuti politico-sociali promossi dalle diverse organizzazioni.

Come avete selezionato i materiali a vostra disposizione, come li avete organizzati in mostra?
L’attività di catalogazione e selezione dei materiali ha richiesto diversi mesi di studio. Si trattava di dare un’armonia ad una dimensione molto eterogenea di documenti. La selezione, più che dare spazio ad una scelta dei manifesti dal punto di vista dell’elaborazione grafica, è avvenuta per contenuti. Al piano della biblioteca sono esposti alcuni manifesti provenienti dall’atelier dell’artista e numerose riproduzioni; nello spazio al piano inferiore i manifesti originali di grandi dimensioni, il tutto organizzato per temi legati ad arte, cultura, politica e società. Le bacheche nel piano della biblioteca propongono una scelta di materiali fotografici provenienti dagli archivi della Fondazione che documentano incontri, luoghi, fatti presenti nei manifesti contribuendo a restituire alcune vicende storiche e biografiche di quegli anni.

A cosa state lavorando? Quali progetti avete in serbo per il futuro prossimo venturo?
In autunno inaugura una mostra di disegni inediti di Aligi Sassu realizzati mentre era carcerato a Fossano, mentre nel 2017 ci sarà un’iniziativa su Migneco, oltre al consueto ciclo di incontri di filosofia ed estetica, tenuti da docenti universitari. Inoltre sono in programma una serie di incontri sul teatro di Paolo Grassi ed una possibile mostra e ciclo di incontri sulle trasformazioni urbane milanesi, indirizzata all’arte contemporanea, alla fotografia ed alla video arte. 

Box informativo:
La Fondazione Corrente
L’istituzione, attiva da trentotto anni nella realtà culturale milanese e italiana, è stata fondata nel 1978 da Ernesto Treccani con Lidia De Grada Treccani, Vittorio Sereni, Alberto Lattuada, Fulvio Papi, Mario Spinella, con lo scopo di incrementare lo studio e la valorizzazione del periodo di rinnovamento culturale che va dal Movimento di Corrente fino al Realismo.
La Fondazione Corrente ospita lo Studio Ernesto Treccani, una collezione permanente di opere di Ernesto Treccani (35 dipinti, 14 sculture, 179 opere grafiche, atelier dell’artista), aperto gratuitamente al pubblico dal martedì al venerdì; è sede di una biblioteca specializzata di oltre 7.500 volumi e conserva l’Archivio Ernesto Treccani, riordinato e consultabile.
La Fondazione è presieduta da Giovanni Cervetti (Presidente) e Maddalena Treccani Degli Alfieri (Vice Presidente). Il comitato scientifico della Fondazione vede tra i propri esponenti Fulvio Papi (Presidente), Carlo Bertelli, Giorgio Bigatti, Silvana Borutti, Nicoletta Colombo, Giancarlo Consonni, Elio Franzini, Franco Loi, Silvio Riolfo Marengo, Fiorella Mattio (Segretario Generale), Roberto Mutti, Jacopo Muzio (Coordinatore), Antonello Negri, Paolo Rusconi, Giorgio Seveso, Giulio Treccani.

Ernesto Treccani, cinquant’anni nei manifesti. Arte, cultura, società e politica
mostra e catalogo a cura di Nicoletta Colombo, Maddalena Muzio Treccani e Deianira Amico
con il patrocinio di Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano
con il contributo di Fondazione Cariplo 

16 marzo – 24 giugno 2016

Fondazione Corrente
Via Carlo Porta 5, Milano 

Orario: martedì, mercoledì, giovedì 9.00-12.30 e 15.00-18.30; venerdì 15.00-18.30
Ingresso libero, scuole e gruppi su appuntamento 

Info: + 39 02 6572627; +39 373 8091407
info@fondazionecorrente.it
www.fondazionecorrente.org

Condividi su...
  • 2
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •