REGGIO EMILIA | PALAZZO DA MOSTO | FINO AL 2 marzo 2025
di IACOPO COTALINI
Il 7 dicembre ha inaugurato, a Palazzo da Mosto a Reggio Emilia, Encantadas di Davide Benati, a cura di Walter Guadagnini. La personale ripercorre la carriera dell’artista reggiano sin dai primi lavori degli anni 80, esposti al piano terra, fino ai più recenti nelle sale superiori, alcuni dei quali realizzati proprio nel suo studio a Reggio Emilia.
Encantadas – titolo riferito a una delle ultime serie di Benati – racconta un profondo percorso di ricerca, attraverso un’evoluzione stilistica che nasce e si sviluppa attorno alla trasformazione del dato naturale in qualcosa di altro, che esula dalla pura imitazione della natura.
Per esempio, nella serie sopracitata grandi trittici di carta nepalese accolgono forme che derivano certamente dall’osservazione di elementi vegetali, ma che attraverso la gestualità e la sovrapposizione dell’acquerello trasportano lo sguardo verso altri significati e suggestioni. Inoltre, il supporto utilizzato storicamente da Benati – una particolare carta nepalese trovata nel suo primo viaggio in Nepal – permette al colore, grazie alla componente organica della carta stessa, di acquisire una propria libertà controllata, quasi un caos ordinato.
Benati legge perfettamente le pieghe della carta, quasi come se il colore fosse destinato a collocarsi esattamente in quella imperfezione. Infatti dalla carta trovata per caso in Nepal, fino al suo incontro con una terrazza ricca di glicine in Portogallo, il destino, se così lo si vuol chiamare, ha giocato un ruolo importante nella sua crescita artistica. Come racconta Antonio Tabucchi, suo grande amico e scrittore: “Ebbene, disse Davide, io avevo appuntamento con quella terrazza ma non lo sapevo, e neppure tu lo sapevi, ma il destino a volte ci conduce dove vogliamo noi”. I due infatti si trovano a Braga per un festival di scrittura a cui Tabucchi viene invitato e, per non andare da solo, chiede a Benati di accompagnarlo. In questo viaggio l’artista reggiano trova un’altra immagine fondamentale per la sua ricerca, ovvero la terrazza di glicine.
In Terrazze, Benati accosta in grandi trittici e dittici i suoi ricordi del glicine a quelli delle bandierine buddhiste che aveva visto in Nepal, creando un ponte di immagini tra Oriente e Occidente. Le bandierine, realizzate con acquerelli di colori vivaci, entrano in dialogo con le pennellate dense di olio nero e guidano l’immaginazione in attimi di leggerezza lontani. Socchiudendo gli occhi, sembra quasi di trovarsi in una giornata di primavera, con il sole che illumina il viso e lo sguardo che si sofferma su un dettaglio del paesaggio, all’apparenza insignificante, ma che in realtà resta nella propria coscienza per sempre.
La pratica di Benati attinge da questi dettagli continuamente, come raccontano i quaderni da viaggio esposti a Palazzo da Mosto. Con gesti delicati ma decisi, l’artista svela in essi la sua inesauribile curiosità per le forme e i colori che lo circondano e, in alcuni casi, come verranno trasposti sulle sue tele. Encantadas, quindi, svela la ricerca di un artista che non ha mai smesso di lasciarsi stupire ed emozionare dalla realtà circostante, e che anzi ha saputo trasformare la sua indole istintiva in una paziente pratica gestuale densa di momenti stratificati l’uno sull’altro.
Davide Benati. Encantadas
a cura di Walter Guadagnini
Mostra promossa da Fondazione Palazzo Magnani e Fondazione Pietro Manodori
7 dicembre 2024 – 2 marzo 2025
Palazzo da Mosto
Via Giovanni Battista Mari 7, Reggio Emilia
Orari: giovedì e venerdì 10.00-13.00 e 15.00-19.00, venerdì, sabato e domenica 10.00-19.00
Ingresso intero 12 €, ridotto 10 €
Biglietti acquistabili su www.palazzomagnani.it o presso la biglietteria di Palazzo da Mosto
Info: +39 0522 444446
info@palazzomagnani.it
www.palazzomagnani.it