MILANO | Whitelight Art Gallery | 18 novembre – 22 dicembre 2015
di ROBERTA PEREGO
Lasciato il viavai della stazione di Porta Genova si svela silenzioso, sul finire di via Ventimiglia, lo spazio bianco della Whitelight Art Gallery, progetto avviato di recente a Milano sotto la direzione artistica di Martina Cavallarin e sulla scia dell’esperienza bolognese di Giorgia Sarti e Marta Menegon con Spazio San Giorgio. Avvicinandosi alla vetrina viene come l’istinto di poggiare la fronte a seguire con gli occhi i colori del grande pesce in acquerello e pastelli a cera, Sotto l’acqua sono un pesce (2015), di Eldi Veizaj. L’ingresso in mostra è un’immersione acquatica: grandi tele e acquerelli su carta sembrano fluttuare a parete, tracciando segni che diventano forme che diventano storie.
Nato a Fier (Albania) nel 1984 e diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove vive e lavora, Eldi Veizaj è per la prima volta a Milano con una mostra personale di lavori inediti e di recente produzione. Un linguaggio pittorico sviluppato a tratti per sedimentazione, quando l’artista lascia depositare il colore gocciolato sulla carta, e a tratti per forza di levare, quando la densa superficie dei colori a cera viene scalfita con paziente gesto grafico.
Quando dipingo, dipingo profondo è una mostra dedicata al mondo marino: pesci, animali d’acqua, persino tracce di conchiglie appoggiate sulla tela e poi rimosse. Un abisso che l’artista setaccia come un esploratore subacqueo, svelandone la vita misteriosa e inafferrabile: «È come poggiare la testa sulla pancia di una donna al nono mese di gravidanza (…) La mia pittura racconta l’armonia di un mondo “imperfetto” che vive sotto la superficie dell’acqua». L’invito è a sintonizzarsi con un mondo sommerso e lontano, dai toni ovattati e azzurrissimi.
Eldi Veizaj propone un immaginario poetico e avvolgente, accosta macchie di colore diluito a superfici raddensate al punto da imitare la pelle viscosa dei pesci. A colpire sono poi le rotondità delineate macchiando d’acqua il colore: sembrano profili di donne, corpi materni che ospitano altri corpi, embrioni multiformi. La serie di acquerelli vede infatti affiorare il tema della maternità, da sempre caro all’artista. Il lavoro di Eldi Veizaj, con sguardo spontaneo, guida alla scoperta di un luogo sotteso e sconosciuto. Le tracce di colore sembrano affiorare da un rigo musicale, pur mantenendo quella capacità mimetica tipica del mondo sottomarino. È un’immersione nell’invisibile, un’apnea di colori schiariti o addensati, a raccontare, sempre attraverso il movimento panciuto dell’acqua, l’origine della vita.
Eldi Veizaj. Quando dipingo, dipingo profondo
a cura di Martina Cavallarin
18 novembre – 22 dicembre 2015
Whitelight Art Gallery
Via Ventimiglia 1, Milano
Info: +39 347 5810150 (Marta Menegon)
info@whitelightart.it
www.whitelightgallery.it