TERAMO | CENTRO STORICO E SALA IPOGEA DI PIAZZA GARIBALDI | 17 DICEMBRE 2021 – 15 GENNAIO 2022
di CHIARA DI EGIDIO
Lo spazio temporaneo della ricostruzione, che cela gli edifici sottostanti, si riempie di contenuti eterni e simbolici, in memoria di un gesto potentissimo: l’abbraccio. Una mostra al confine tra astrazione e realismo, intima, che punta a riportare l’arte nello spazio urbano e all’immedesimazione di chi guarda nei soggetti rappresentati, allo stesso tempo quotidiani ed eroici. Queste le caratteristiche di AMA, personale di Fabrizio Sannicandro, artista d’origine teramana, che è tornato nella sua città, nel centro storico, per abbracciarla letteralmente con la sua arte, tra gli spazi dell’Ipogeo e i cantieri della ricostruzione. Due sedi di passaggio, dove l’arte si rende palese anche al distratto passante, arrivando con una potenza di segno, tipica della sua opera, e un significato universale che va oltre la mera espressione artistica.
Il tema è incentrato sul gesto dell’abbraccio, tema iconografico ricorrente nella produzione dell’artista e approfondito per l’occasione. Inaugurata il 17 dicembre scorso, la mostra espone dodici disegni su carta, tra bozzetti e opere compiute, e cinque grandi tele pittoriche, queste ultime già visibili dal passaggio sotterraneo che taglia piazza Garibaldi, grazie alla parete vetrata dello spazio espositivo. Un invito per il cittadino a entrare e ad approfondire ciò che ha visto solo distrattamente. Ma non basta. Infatti, due di queste opere escono fuori dallo spazio espositivo canonico e sono mostrate con teli di grande formato sui ponteggi del municipio di piazza Orsini, di fronte alla facciata del Duomo di Teramo.
Così, questa presenza nello spazio pubblico si fa ancora più palese e nobilita quello del cantiere, prima spoglio e monotono, un tempo di attesa, che viene riempito di significato con gli abbracci dell’artista. La scelta dei soggetti in due figure che si fondono in una stretta è una rappresentazione dal forte valore simbolico, in un momento storico in cui il contatto affettuoso tra le persone, naturale ed istintivo, è spesso negato. Sannicandro, fissando questi attimi su tela, ci ricorda che, come i ponteggi sono punti di ricostruzione dal sisma che ha toccato la città, così queste opere sono metafore di un futuro in cui questo gesto tornerà, in libertà, alla fine della pandemia. Entrambi, il luogo e il messaggio, si fondono in un simbolo e augurio di rinascita per la comunità.
AMA. Fabrizio Sannicandro
17 dicembre 2021 – 15 gennaio 2022
Centro Storico di Teramo e Sala Ipogea di Piazza Garibaldi, Teramo
Orari: 9-13 e 17-20