MILANO | Miart | #report
di VERA CANEVAZZI
Si è appena conclusa Miart 2022: un’edizione che ha reso innanzi tutto evidente il grande desiderio del pubblico di partecipare agli eventi in presenza, dopo anni di chiusure e sperimentazioni virtuali. I dati ufficiali sull’affluenza non sono ancora noti, ma l’impressione è che questa sia stata maggiore rispetto alle scorse edizioni, sia all’opening che nelle altre giornate di apertura.
Un desiderio di partecipazione al fermento culturale che non si è manifestato solo a Miart, ma anche nelle aperture che si sono susseguite nella settimana dell’Art Week, con lunghe file all’ingresso delle diverse inaugurazioni, tra cui le più affollate sono sicuramente state quelle di Maurizio Cattelan da Massimo De Carlo, con l’installazione You, e la strabiliante Useless Bodies? del duo Elmgreen & Dragset alla Fondazione Prada. Un grande trionfo fuori da Miart per il noto gallerista De Carlo, che rappresenta la coppia di artisti danesi-norvegesi, e che anche quest’anno ha deciso di non partecipare alla fiera d’arte contemporanea meneghina.
Lo sforzo del direttore della fiera Nicola Ricciardi è stato notevole; infatti, in collaborazione con gli enti pubblici e privati è riuscito a creare una stretta connessione tra la fiera e gli eventi diffusi in città, generando una fitta rete di iniziative culturali capaci di attirare numerosi visitatori anche internazionali.
Se la partecipazione in fiera è stata massiva e i risultati sulle vendite soddisfacenti, come raccontano diversi galleristi interpellati, dal punto di vista della proposta artistica, invece, si è registrata una tendenza piuttosto conservativa da parte degli espositori, con la predilezione di artisti consolidati e un forte ritorno all’arte figurativa. Alta la qualità delle opere, così come eleganti e ben studiati gli allestimenti, ma ancora quasi del tutto assenti le sperimentazioni collegate all’arte digitale e agli NFT.
Se ad Art Basel, Basilea 2021 abbiamo visto interi stand dedicati alla crypto arte (come quello della Nagel Draxler) a Miart 2022 si sono visti sporadici accenni a queste grandi novità che nell’ultimo anno e mezzo sono state capaci di scuotere radicalmente il mercato dell’arte. Tra le poche opere di questa tipologia si menzionano Earth (2022) di Matteo Mauro, presentata da Cortesi Gallery e fruibile in stand tramite visori VR: parte di una serie di opere uniche dedicate ai quattro elementi di cui Fire, Water e Air sono già stati presentati e istantaneamente venduti su SuperRare. Oltre a questa ricordiamo ITALIA (2021) di Alberto Gianfreda esibita dalla Galleria Antonio Verolino: un grande pannello circolare composto da frammenti ceramici provenienti dalle manifatture di 18 città italiane, a cui sono collegate 15 NFT, disponibili su OpenSea, collegati alla performance durante la quale sono state rotte le diverse ceramiche.
Tra gli stand personalmente ritenuti più interessanti, per allestimento e proposta artistica, ne ho selezionati cinque che elencherò sinteticamente (senza nulla togliere alle proposte sempre eccellenti che si rinnovano di anno in anno delle celebri gallerie, come quelle di Lia Rumma, Massimo e Francesca Minini, Sperone Westwater, Franco Noero, Galleria Continua e molte altre).
1_Galleria Corvi-Mora (Londra), a cui è stato anche assegnato il Premio Herno, con opere di opere di Sam Bakewell, Dee Ferris, e Jem Perucchini.
2_Mimmo Scognamiglio Gallery (Milano), con un interessante confronto tra i lavori recenti di Jason Martin provenienti dalla mostra Tropicalissimo e le opere figurative dell’artista dello Zimbabwe Tafadzwa Tega.
3_Galerie Alberta Pane (Parigi, Venezia) con il progetto The Illusive Perception con opere di Igor Eškinja e sculture di Esther Stocker, nato come contenuto d’approfondimento digitale sul sito della galleria, il progetto trova in fiera il luogo di manifestazione in-situ più adatto per l’esplicarsi di un dialogo serrato e osmotico tra opere bi e tridimensionali, dipinti, stampe, sculture a parete e a terra.
4_Cardi Gallery (Milano, Londra), con una fitta quadreria che si lasciava scoprire solo da coloro che si addentravano nello stand, composta da opere di Mimmo Paladino, Nicola De Maria, Ettore Spalletti, Davide Balliano, Dadamaino, Alberto Garutti, Agostino Bonalumi e molti altri.
5_Dep Art Gallery (Milano), con un’attraente stanza dedicata alle opere in plexiglass dell’artista tedesca Regine Schumann, che grazie all’illuminazione ultravioletta acquisivano una delicata colorazione e consistenza volumetrica.
miart 2022
fieramilanocity_MiCo
viale Scarampo, gate 5, pad. 3 20149 Milano
Info: +39 02 49977134
www.miart.it