San Gimignano (SI) | Galleria Continua | 26 maggio – 22 settembre 2018
di FRANCESCA DE FILIPPI
Italia. San Gimignano. Galleria Continua. Daniel Buren e Anish Kapoor. Insieme. Sembrerebbe un accostamento improbabile, ma così non è. E non si tratta solamente dell’elemento in comune più evidente tra i due artisti: il colore. Questo connubio scatena mille emozioni e mille riflessioni, sia per l’indiscussa bellezza degli allestimenti negli spazi della galleria, sia per l’intreccio mistico e reale di due grandi sensibilità che si incontrano al crocevia di quel “fare arte” che sembra ormai perduto, quello intenso, potente, dirompente, illuminante.
Daniel Buren, l’artista dell’8,7, l’utensile visivo, espressione da lui coniata che già esprime l’intento artistico di non prescindere dall’utilità sociale del processo di creazione, dove il prodotto finale è la somma dell’insieme di forma e colore in egual misura alla riflessione sul rapporto uomo-contesto. Anish Kapoor, il mistico della forma e colore, per il quale il linguaggio del colore appartiene ad una verità esperienziale non verbale e la forma è una realtà non in quanto attuale, ma in quanto realtà psichica e spirituale. E ci troviamo così di fronte a questa particolarissima collaborazione in cui le differenze sono sublimate dal contrasto e dove ogni opera si compenetra all’altra nello spazio reale degli ambienti e in quello emotivo e spirituale dello spettatore.
Ad aprire la mostra, nella sala d’ingresso della Galleria, opere degli esordi per entrambi gli artisti: ancora “pittoriche” per Buren risalenti al 1964/65 e forme primordiali e pigmento per Kapoor. Il dialogo è già in corso e ci condurrà in un viaggio coinvolgente dove sensorialità, percezione e riflessione critica si compenetreranno vicendevolmente come il susseguirsi inevitabile di pensiero e azione. Prosegue il percorso nella sala dei “cerchi”, in cui tele a fibre ottiche di Buren, nell’alternanza del colore-bianco-colore, discorrono con forme specchianti di Kapoor, dando vita ad una eco perturbante di rispecchiamenti tra il concavo e il convesso nella sintesi della sfera e del cerchio. Bidimensionale e tridimensionale si annullano in una quarta dimensione. Si passa così ad una sorta di dialogo inverso: una parete reticolare di specchi intervallati dal bianco, riflette due “parabole” che creano una risonanza cromatica diacronica.
Scendendo al piano inferiore della galleria, lo spazio si trasforma sempre più in stratificazione, diventa il conduttore dialogico, l’humus grazie al quale la comunicazione tra Kapoor e Buren si fa sempre più serrata ed intima; ci troviamo così immersi in un ambiente in cui le strisce diagonali di bianco e verde avvolgono la scultura in alabastro bianco in un susseguirsi straniante di pieni e vuoti, di colori e forme, che attivano un senso sincero di partecipazione all’opera.
Per finire arriviamo nella platea del teatro per trovarci di fronte all’opera che ha visto per la prima volta i due artisti collaborare fianco a fianco per la sua realizzazione in situ: l’istallazione A sei mani, di grandi dimensioni, quasi “monumentale”, che coinvolge lo spazio come potrebbe fare una supernova nel vuoto del cosmo. Una vera e propria riconfigurazione di prospettive, di interferenze visive, di geometrie percettive, che destruttura lo sguardo rendendolo, da strumento puramente visivo, l’opportunità di andare oltre il visibile.
Oltre a Daniel Buren e Anish Kaporr, la Galleria Continua presenta anche le mostre Abismo del cubano Carlos Garacoia e Keeping Things Whole del duo Ornaghi&Prestinari.
Daniel Buren & Anish Kapoor
26 maggio – 22 settembre 2018
Galleria Continua
Via del Castello 11, San Gimignano (SI)
Info: +39 0577 943134
sangimignano@galleriacontinua.com
www.galleriacontinua.com