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BILBAO (SPAGNA) | Guggenheim Bilbao (Spagna) | Fino al 3 novembre 2024

di GIULIA ANDREA GEROSA

La retrospettiva organizzata dal Guggenheim Bilbao in collaborazione con Yoshitomo Nara rappresenta un momento di riconoscimento internazionale per l’artista giapponese, giunto al culmine della sua carriera. Ultimo tassello di un curriculum costellato di successi, Yoshitomo Nara, curata da Lucìa Agirre, è la prima grande esposizione in termini quantitativi e qualitativi che un museo europeo dedica all’artista. Il percorso tematico, nato da una stretta collaborazione fra il Guggenheim e Nara stesso, ha dato vita ad un allestimento inusuale ed esplorativo, che approfondisce gli ultimi quarant’anni del suo lavoro, a partire dal suo secondo viaggio nel Vecchio Continente.

Yoshitomo Nara, veduta della mostra, Museo Guggenheim Bilbao, Bilbao (Spagna), 2024 Courtesy Museo Guggenheim Bilbao

Conosciuto dal grande pubblico per le sue figure infantili, talvolta naif e in altri casi inquietanti, il lavoro di Yoshitomo Nara è unico nel suo genere. Le “bambine” — come spesso vengono definite le entità e identità di cui sono popolate le sue tele — sono espressione interiore e al contempo universale di qualcosa che lo spettatore fatica a definire ma che coglie nell’inafferrabilità di una sensazione. In apparenza semplici fantocci e bamboline, racchiudono in sé un’energia sensibile e attenta. Tale energia è rappresentata dal kami, lo spirito che, secondo la cultura giapponese, anima tutto, le persone, la natura, l’universo.
La stessa forza emotiva alimenta l’artista, il quale trova nella pittura l’unico modo coerente per manifestare la propria interiorità, indissolubilmente legata a ciò che vive in prima persona.

Yoshitomo Nara, veduta della mostra, Museo Guggenheim Bilbao, Bilbao (Spagna), 2024 Courtesy Museo Guggenheim Bilbao

La sofferenza è un elemento che ha sempre accompagnato Nara: dalla solitudine vissuta durante l’infanzia e il periodo in Germania, alle conseguenze del Grande terremoto del Giappone orientale nel 2011, tutte esperienze che l’hanno portato a riconsiderare il suo ruolo di artista e al ritorno nella regione di Tohoku, sua terra natia e luogo della catastrofe.
Il dolore — privato, collettivo e universale — ne ha plasmato le opere, portandolo a sviluppare un linguaggio espressivo costituito da simbologie personali, come le scatole e i germogli, emblema della rinascita: Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior, insegna De André.

Yoshitomo Nara, veduta della mostra, Museo Guggenheim Bilbao, Bilbao (Spagna), 2024 Courtesy Museo Guggenheim Bilbao

I personaggi irriverenti e contraddittori rivelano una complessità molto più profonda delle immediate sembianze, e l’apparente semplicità formale lascia affiorare i tecnicismi e il talento pittorico. Questi soggetti non sono un pretesto superficiale, ma ognuno di essi racchiude uno spirito, un’anima propria e, contemporaneamente, custodisce il kami di Nara, il suo Essere, in uno scambio continuo di energie fra opera e autore.
In tanti si sono interrogati sulla natura delle sue figure, sulle bambine immerse nei loro pensieri o nel sonno, quesito che, durante la presentazione della mostra, ha ricevuto una risposta altrettanto enigmatica direttamente dall’autore: “Se potessi rispondere adesso, smetterei di dipingere domani”.

Yoshitomo Nara
a cura di Lucìa Agirre

28 giugno – 3 novembre 2024

Museo Guggenheim Bilbao
Avenida Abandoibarra 2, Bilbao (Spagna)

Orari: da martedì a domenica 10.00-19.00; orario estivo (fino al 22 settembre): da martedì a domenica 10.00-20.00

Info: +(34) 944 359 008
informacion@guggenheim-bilbao.eus
www.guggenheim-bilbao.eus

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