#CROSSINGOVER
Appuntamento periodico online con la rubrica Crossingover, a cura di Alessandra Frosini. Un viaggio attorno all’idea di Museo nella sua forma ideale e concreta, per molti (troppi) ancora oggi considerato il luogo statico di conservazione della memoria mentre stiamo sempre di più imparando a riconoscerlo come luogo di produzione e ad accoglierne i suoi lati sempre più cangianti e necessariamente mutevoli.
Il Mondo Nascosto di Jim Shaw. Una collezione inclassificabile
di ALESSANDRA FROSINI
Un mondo nascosto, invisibile e sconosciuto ai più, fatto di dipinti, libri, volantini, fumetti, poster, magliette, vinili e illustrazioni con intenti propagandistici, opera di artisti per lo più anonimi: The Hidden World è la stupefacente collezione – difficilmente classificabile – di arte didattica commissionata da movimenti evangelici e fondamentalisti, mormoni, confraternite e ordini inverosimili, sette New Age, società segrete, seguaci di Scientology e cospirazionisti, a cui si uniscono le famose illustrazioni mediche del dottor Frank H. Netter.
Jim Shaw, eclettico artista della scena neo-concettuale californiana Anni ‘80 e collezionista compulsivo, ha raccolto in oltre quarant’anni quest’incredibile collezione, iniziata con l’acquisto di un libro di Ernest L. Norman, ingegnere e leader spirituale, cofondatore dell’Accademia delle scienze Unarius. Tutto questo ricco universo (oltre 1.000 oggetti) è diventato anche una delle sue principali fonti d’ispirazione, influenzandone profondamente la ricerca artistica. Per Shaw gli oggetti della collezione, spesso caratterizzati da una grande forza espressiva, rappresentano una sorta di connessione tra cultura alta e bassa, una rottura dei confini tra ciò che viene tradizionalmente considerato arte e ciò che non lo è. Al di là dei messaggi che veicolano, questi oggetti propagandistici sono una testimonianza rivelatrice dell’identità americana, in cui si sommano e si confondono credi e credenze, miti e simboli, e la cui comunicazione diventa una messa in luce dell’immaginario e dell’inconscio collettivo.
The Hidden World rappresenta dunque, allo stesso tempo, un progetto artistico e un archivio che introduce ad un contesto sotterraneo, rivelatore, ancor più per come è articolato e assemblato, delle contraddizioni e delle stranezze della nostra epoca, della frammentazione e delle contaminazioni che la contraddistinguono e dell’assolutismo di cui spesso vive.
La collezione è divenuta anche un libro-catalogo, pubblicato in un formato stile Bibbia (rilegatura nera con caratteri dorati incisi e bordo delle pagine rosso), prodotto per Art Basel 2014 e dopo essere stato esposto al New Museum di New York, alla Chalet Society a Parigi e alla Flax Foundation di Los Angeles, nel 2018 L’Eli and Edythe Broad Art Museum della Michigan State University l’ha acquisito nella sua interezza, musealizzandolo per farlo diventare “una risorsa infinita di ricerca e ispirazione per curatori, studenti e docenti”.
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