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RAVENNA | MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna | 15 dicembre 2013 – 12 gennaio 2014 

Intervista a SILVIA CIRELLI di Matteo Galbiati 

Siamo alla terza ed ultima intervista del ciclo dedicato a Critica in Arte 13.
Concludiamo la serie di interviste ai curatori di quest’anno
(dopo quelle ad Ilaria Bignotti e Davide Caroli) con le risposte di Silvia Cirelli che presenta la giovane artista Silvia Giambrone

Silvia CirelliCritica in Arte non è solo momento per cui un artista giovane accede all’esposizione in un museo, ma protagonista è anche la critica che lo sostiene. Come valuti questa esperienza?
L’Italia è un paese in cui la giovane creatività è in continuo fermento, oltre ad un interessante panorama artistico emergente, si nota da qualche anno un germogliare di figure professionali – curatori e critici – che seguono questo percorso. Critica in Arte diventa quindi un’importantissima occasione per vedere quanto anche la giovane critica italiana stia crescendo e si stia evolvendo. 

Che progetto hai sviluppato con il tuo artista per la mostra al MAR? Quali sono i contenuti specifici che avete voluto mettere in evidenza?
Per la mostra al MAR io e Silvia Giambrone abbiamo pensato ad un corpus di opere che rappresentasse al meglio la sua grande versatilità. Nonostante la giovane età, Silvia è un’artista che ha già sperimentano molti linguaggi espressivi: si muove dal video all’installazione, ha una chiara predilezione verso la performance ed utilizza anche pratiche tradizionali come l’incisione ed il ricamo. La scelta dei mezzi artistici dipende di volta in volta dal tipo di messaggio che si vuole raccontare, prima nasce l’idea e poi, di conseguenza, Silvia decide il linguaggio più consono.
Da un punto di vista invece tematico e contenutistico abbiamo scelto di evidenziare i concetti che più spesso ritornano nella sua poetica e cioè, da un lato l’indagine degli stereotipi sociali che purtroppo ancora si annidano nella cultura contemporanea, e dall’altro il labile equilibrio fra corpo e linguaggio, con una particolare attenzione verso l’universo emozionale delle persone. 

Come vi siete conosciuti e incontrati? Da quanto tempo lavorate assieme?
È da circa un anno che siamo in contatto e che scambiamo idee e progetti, le prime volte si trattava di corrispondenza via email o al telefono, vivendo io fra l’Italia e la Cina e lei sempre un po’ in giro per l’Europa. Ci siamo poi incontrate a Roma, la città in cui lei vive attualmente. La nostra prima occasione di collaborazione è stata invece una mostra che ho curato a Ferrara lo scorso Ottobre, una collettiva di artiste under 35 dove c’erano anche alcuni lavori di Silvia. 

Silvia Giambrone, 8 Novembre 2011, 2011 Courtesy l'artista e Fondazione Biagiotti Progetto Arte, Firenze

Perché hai scelto proprio questo artista per Critica in Arte?
Credo che Silvia Giambrone riassuma al meglio la giovane creatività italiana. È un’artista molto attenta, preparata, che ama sperimentare e che investe completamente se stessa nei progetti che realizza, nonostante infatti affronti anche tematiche sociali di carattere collettivo, c’è sempre una forte componente autobiografica e personale. È una delle più interessanti voci artistiche italiane e pur essendo molto giovane, ha già un’impronta stilistica esclusiva ed originale. 

In cosa credi sia indicativa della contemporaneità la sua ricerca? In cosa è attuale?
Silvia si concentra molto sul presente, cerca di decifrare e raccontare la cultura contemporanea, ma con un taglio sempre personale, quasi privato. Affronta temi delicati come la questione femminile e i vincoli sociali che ancora oggi creano rapporti di forza faticosi da abbattere, oppure le difficoltà delle relazioni umane, in bilico fra bellezza e sofferenza, fra libertà e coercizioni comportamentali. Il suo è uno sguardo sul presente che esalta però la dialettica dell’emozione e della suggestione. 

Silvia Giambrone, Made in Italy (dettaglio #5), 2012 Courtesy l'artista e Galleria Doppelgaender, BariUna mostra, un catalogo, un’opera che entra nelle collezioni: quali scelte avete operato?
Così come per tutta la mostra, anche nel catalogo abbiamo deciso di marcare nuovamente l’obbiettivo del progetto Critica in Arte, e cioè lo scambio artista – critico. Abbiamo così abbandonato il comune testo critico (scritto da me) per pubblicare invece un dialogo fra me e Silvia Giambrone, una chiacchierata in cui non sono solo io a parlare della sua poetica, ma è la stessa artista che si racconta ai lettori. 

Cosa può rappresentare per un critico e per un’artista un’occasione come quella offerta da Critica in Arte?
Occasioni come quella di Critica in Arte sono davvero rare in Italia. Non si tratta solo della promozione della giovane arte, ma è un progetto che mette in luce uno dei passaggi più importanti nell’organizzazione di una mostra, e cioè il confronto fra artista e curatore. È proprio questo scambio uno degli aspetti che amo maggiormente nel mio lavoro, non è una collaborazione fine a se stessa ma è un percorso che artista e curatore fanno insieme. 

Quali programmi hai per il futuro con l’artista che hai presentato? State lavorando a qualche progetto specifico?
Abbiamo appena chiuso una mostra a Ferrara dove Silvia era una delle quattro artiste under 35 che avevo invitato, insieme anche a Laurina Paperina, Elisa Strinna e Ludovica Carbotta. Questo a Ravenna è quindi il secondo progetto che ci vede lavorare ancora insieme a distanza di pochissimo tempo. Quando credo in un’artista mi piace instaurare una collaborazione di fiducia che non si chiude con la fine di una mostra, ma che segue un percorso più ampio e a lungo termine. Per il futuro ho tante idee in mente, fra queste, sicuramente quella di portarla all’estero, ma lei ancora non lo sa… 

Critica in Arte 13
Francesca Pasquali a cura di Ilaria Bignotti, Eron a cura di Davide Caroli e Silvia Giambrone a cura di Silvia Cirelli
progetto di Claudio Spadoni
in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna
con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

15 dicembre 2013 – 12 gennaio 2014

MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna
Via di Roma 13, Ravenna 

Orari: martedì, giovedì e venerdì 9.00-13.30 e 15.00-18.00; mercoledì e sabato 9.00-13.30; domenica 15.00-18.00
Ingresso libero 

Info: +39 0544 482477
info@museocitta.ra.it
www.mar.ra.it

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