VICENZA | Yvonneartecontemporanea
28 settembre – 3 novembre 2012
Il tramonto ci affascina sempre. Il tramonto è quel momento in cui luce e tenebre convivono. Non c’è separazione tra gli opposti. Perciò ci piace.
Come scrive Umberto Galimberti,
“l’Occidente ha stabilito l’identità di ogni cosa con se stessa e l’ordine rigoroso delle sue relazioni. L’universo che ne e’ nato ha dissolto in sé ogni diverso, ogni pluralità , ogni differenza, ogni ambivalenza… Il mondo dei sogni è irrispettoso dei due principi, così come lo é il mondo dell’infanzia e il mondo della follia, dove qualcosa é si sé stesso, ma anche atro.”
Dove gli opposti possono convivere. Nel nostro linguaggio, con la nostra parola questo non si può più esprimere. Solo l’atto artistico ben riuscito ce lo può restituire.
Cristina Treppo presenta in mostra opere in cemento che riportano impresse delicate trame rubate da oggetti della memoria. Si dischiude così ai nostri occhi un oggetto che trasmette sensazioni diverse, opposte – dove appunto una cosa è s’è stessa ma è anche altro: pesante-leggero, femminile-maschile, rigido-morbido, presente-passato. Gli opposti convivono e l’opera ci affascina, come il tramonto. Un cuscino di cemento perde il suo valore funzionale eppure solidificandosi trattiene tutta la forza emotiva che gli è propria. Anche se il suo peso specifico è cambiato, percettivamente resta morbido, viene voglia di toccarlo. Il cemento è sensibile. Raccoglie ogni traccia della superficie sulla quale viene colato. L’artista lo ha impastato e versato dentro a stampi in contatto con trame di tessuto per realizzare lastre, piastrelle, mattoni, ricostruendo anche dei veri e propri pavimenti. Si sono formati piani monocromi decorati con motivi che ricordano tende, ricami, vestiti, carte da parati.
Sono tracce di quotidianità fermate nella rigidità e fissità del calcestruzzo. In mostra mattoni, cuscini, tavole, pavimenti in un’installazione in cui ritroviamo il senso di equilibrio di Cristina Treppo, un senso di equilibro che regge la costruzione in senso fisico ed estetico. Al primo piano della galleria esponiamo le opere di Toru Takeuchi, giovanissimo e promettente artista giapponese vincitore del premio speciale galleria nell’edizione 2012 del Premio Arte Laguna. Toru Takeuchi crea piccole fantasie nella vita “vera”. Nel silenzio, il suono di una goccia d’acqua che cade nel bicchiere. Guardando il bicchiere nulla si muove dentro, tutto avviene nella sua ombra. Nell’ombra si materializza un pensiero, una fantasia e non è detto che se non è reale non ci sia…poiché, quanto è reale la realtà? Per completare la visone poetica di questo artista presentiamo inoltre 5 incantevoli acquarelli.
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Cristina Treppo. Sospensione
con la presentazione di Toru Takeuchi
vincitore del premio speciale galleria all’edizione 2012 del Premio Arte Laguna
YvonneArtecontemporanea
Contrà Porti 21, Vicenza
28 settembre – 3 novembre 2012
Inaugurazione giovedì 27 settembre 2012, ore 18.30
Orari: martedì – sabato, 15.30-19.30
Info: +39 393 9060790 – info@yvonneartecontemporanea.com
www.yvonneartecontemporanea.com