SARZANA (SP) | Cardelli & Fontana | Fino all’8 maggio 2022
di LUCA SPOSATO
C’è ancora tempo per ammirare la collettiva pittorica Crash Test presso la galleria Cardelli & Fontana artecontemporanea di Sarzana, in programma fino all’8 maggio 2022. Un trittico di artisti accomunati dal medesimo medium e presentati per la prima volta in galleria: Cesare Biratoni (Barcellona, 1969), Giuliano Sale (Cagliari, 1977), Marco Salvetti (Pietrasanta, 1983).
Pur mantenendo una chiara autonomia programmatica, si intuiscono punti di convergenza nelle rispettive ricerche degli autori, anche rischiando qualche fraintendimento visivo; già dal titolo, nondimeno, viene fugata qualsiasi pretesa epistemologica, in virtù di un atteggiamento più disimpegnato verso la pittura, mantenendo comunque alto il valore dialettico delle ricerche artistiche. Effettivamente, un certo spirito naïf è un punto di accordo nella lettura della mostra, inteso non nella sua dolce ingenuità, bensì nel suo carattere primitivo e tribale, figlio di un espressionismo controllato da gesti ora energici, ora delicati: si prenda, in prima battuta, il lavoro di Marco Salvetti, dove le vecchie elaborazioni plastiche “burriane” si sono completamente sublimate sul supporto della tela (per quanto, qualche residuale intento scultoreo resiste nell’assemblaggio della carta utilizzata) premendo sulla narrazione gestuale il focus del proprio lavoro.
Anche Cesare Biratoni sfrutta la costruzione plurimaterica nei suoi collage, con ritagli di autoscatti, segni e pantoni che concorrono a formare cubistici espatriamenti del sé: la partenza anatomica non è casuale ed è sintomatica di un’indagine sull’essere pittore, come si evince pure negli oli intonsi che trasmigrano la coscienza del corpo-autoriale verso la purezza dell’occhio (Natura morta di foto, 2020, è mirabile esempio di epifora per immagini, una sedimentazione).
Non ultimo, nei suoi quadri Giuliano Sale attua una pittura anamorfica verso forme ormai lontane da un ricordo corporeo, benché l’occasionale collaborazione empatica dello spettatore permette di completare queste frammentarie memorie e riconoscersi in una festa cromatica, stesa con un garbo potente e a tratti monumentale.
È notevole il ruolo dell’immagine nel percorso di tutti e tre i partecipanti, sia nella sua natura fisica (fotografica) sia nella sua natura metafisica (memoria); questo ulteriore punto di contatto, o “scontro” se si vuole, crea numerosi riflessi semantici tra le opere e tra gli autori e gli osservatori. Si noti, per esempio, come l’immagine fotografica sia usata talvolta strumentalmente (Biratoni), talvolta in una veste recuperata dalla grafica pubblicitaria (Salvetti), talvolta nella sua identità scenica, ovvero teatrale, di posa (Sale). Evocato nel titolo, stuzzicano anche certi parallelismi con la pellicola cronenberghiana Crash (1996), non certo nella sua enfatizzazione, pur tuttavia notando quanto la pittura espressiva sia inevitabilmente carnale. Alla contaminazione dell’uomo con la macchina che mutuava violenza, nel caso della mostra si assiste ad una contaminazione, anzi abnegazione, con la pittura stessa, creando sempre impatti decisi e voluttuosi (primitivi, come si diceva inizialmente) ma mitigati da una coscienza autoriale che ha saputo fermarsi al momento opportuno, anche senza conoscere perfettamente l’innesco.
Un “teatro nel teatro” che diventa esteriorizzazione del potere taumaturgico dell’arte, di come, ricostruendo un incidente si esorcizzi il dolore, causando piacere e cementificando il confronto.
Crash Test, essenzialmente è questo: un confronto piacevole, nato in una perfetta casualità d’intenti. Collaudo riuscito.
CRASH TEST
Cesare Biratoni | Giuliano Sale | Marco Salvetti
Fino all’8 maggio 2022
Cardelli & Fontana artecontemporanea
Via Torrione Stella Nord 5, 19038 Sarzana (SP)
Orario: martedì/sabato 9.30-12.30/16.30-19.30 – lunedì 16.30-19.30
Info: galleria@cardelliefontana.com
www.cardelliefontana.com