LODI | Spazio 21 | Fino al 27 aprile 2024
di GIULIA ANDREA GEROSA
Nell’ottica pionieristica dello storico dell’arte Aby Warburg, le immagini hanno sempre avuto una valenza interdisciplinare e polisemica. In virtù di tale concezione pre-iconologica, egli avviò, tuttavia, senza mai concludere, l’immenso ed utopico progetto di raccolta immagini noto come Bilderatlas Mnemosyne. Quest’ultimo, seppur incompleto, rappresenta una pietra miliare per gli studi di arte visuale ed un punto di riferimento nella grande geografia dell’arte contemporanea, poiché ordinato secondo personalissimi principi estetici, legati alla memoria collettiva, e volto a destrutturare i più ortodossi e macchinosi metodi di studio e catalogazione.
In modo simile, la mostra Cosmologie, presso Spazio 21 a Lodi, raggruppa 17 artisti italiani ed internazionali, le cui opere indagano su più livelli il tema del cosmo. Analogamente al Bilderatlas Mnemosyne originale, nell’esposizione, curata da Angela Madesani, non vi è un fil rouge proprio e determinato, quanto più una volontà prettamente individuale di unificazione. Interpretando in chiave del tutto soggettiva il topos — legato ad un ricordo dei tempi del liceo classico e ad un primo approccio alla filosofia —, le traiettorie imprevedibili degli asteroidi-artisti ritrovano una direzione collettiva ed univoca. Madesani pone in dialogo infinitamente piccolo ed infinitamente grande, per giungere alla rivelazione che si tratti di poli lontani solo in apparenza. Le opere e gli artisti presenti in mostra riflettono (su) il tema del cosmo in maniera calzante. Per alcuni, esso è un leitmotiv vero e proprio: Carlotta Roda, fotografa di astronomia e cityscape notturni, esplora il macro e il micro nel buio della notte, estrapolandone la bellezza atemporale e oltrepassando i limiti del visibile ad occhio nudo.
Altri artisti interpretano la tematica in un rimando post, inteso come riferimento accidentale ed occasionale. I Ritagli di tempo di Serena Vestrucci — libri ritagliati per passatempo, da cui nascono forme sempre nuove — non trovano una posizione specifica fra lavoro e non-lavoro, ma sono liberi di vagare in tale spazio interstiziale. In modo analogo, Untitled (2024) di Satoshi Hirose descrive una costellazione casuale, composta da un paio di pantofole nere, indossate dall’artista durante l’atto pittorico, e dalle gocce di pittura bianca cadute fortuitamente su di esse.
Il cosmo diventa anche un medium per comunicare altro, come per Sabine Delafon, che disseziona da più di un decennio il soggetto della stella blu. Nel suo Rembrandt & Sabine Delafon Corporation, il caso, forse causalmente, gioca un ruolo primario, nei “banali” piatti da cucina, così nelle dinamiche che regolano l’intero universo.
Cosmologie rappresenta, nel suo senso più filologico, la molteplicità di visioni nei confronti del mondo, macro e micro. La multicoralità delle opere e degli artisti viene armonizzata nella vastità interpretativa del tema, dove, indubbiamente, vi è Spazio per tutti.
Cosmologie
a cura di Angela Madesani
Opere di: Francesco Carone, Pierpaolo Curti, Francesco Del Conte, Sabine Delafon, Francesco De Molfetta, Elena El Asmar, Serena Fineschi, Satoshi Hirose, Alberto Messina, Concetta Modica, Luca Pancrazzi, Paolo Parma, Carlotta Roda, Eugenia Vanni, Serena Vestrucci
2 marzo — 27 aprile 2024
Spazio 21
Via San Fereolo 24, Lodi
Orari: da giovedì a sabato 15.00-19.00 e su appuntamento
Ingresso libero previo tesseramento al costo di €10.00
Info: www.associazione21.it