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CITTÀ SANT’ANGELO (PE) | MUSEOLABORATORIO – EX MANIFATTURA TABACCHI | FINO AL 10 AGOSTO 

di MIRIAM DI FRANCESCO 

Per il secondo anno consecutivo, il Museolaboratorio – Ex Manifattura Tabacchi di Città Sant’Angelo (PE) inaugura la programmazione estiva con un nuovo progetto vincitore del PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura: Luogo Pensiero Luce di Alfredo Pirri.
Dal 21 giugno al 10 agosto 2024, Pirri concepisce appositamente per una stanza del museo l’installazione
Compagni e Angeli per Città Sant’Angelo, la struttura parallelepipeda composta da pareti e superfici che hanno, nelle loro fondamenta, un doppio legame con Antonio Gramsci e la storia del museo  abruzzese

Alfredo Pirri, Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo, 2024, courtesy Museolaboratorio. Foto Giorgio Benni.

Non è la prima volta che la direzione del pensiero dell’artista si rivolge alla prigionia del politico che, a partire dall’8 febbraio 1929, iniziò la stesura di quelli che poi sarebbero diventati i Quaderni del carcere, editi da Giulio Einaudi in una prima edizione tra il 1948 e il 1951. Infatti, quest’ultima installazione si inserisce all’interno del ciclo di opere, Compagni e Angeli, che Pirri porta avanti da diversi anni. Già nel 2018 l’allora Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, aveva firmato un accordo a Bari con il Ministro albanese, Mirela Kumbaro, per la realizzazione di due opere progettate da Pirri tra Turi e Tirana. La prima opera era stata ideata per il convento delle Clarisse di Turi trasformato nel 1880 in carcere e, in epoca fascista, diventato luogo di detenzione per i condannati dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato; la seconda, per l’Albania, Paese di origine della famiglia paterna di Gramsci.
Un luogo più vicino e una storia più recente ad Alfredo Pirri è l’affetto che lo lega al Museolaboratorio e al suo direttore, Enzo De Leonibus. Ad accomunare il carcere di detenzione di Gramsci e il Museolaboratorio è il passato di convento delle Clarisse, poi riconvertito a campo d’internamento durante la seconda Guerra Mondiale. Infine, divenne manifattura tabacchi fino al 1996, anno in cui si gettò il primo seme per l’avvio del museo con la presenza di Alfredo Pirri tra gli artisti della mostra Nuovo Luogo per l’Arte

Alfredo Pirri, Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo, 2024, courtesy Museolaboratorio. Foto Giorgio Benni.

È sempre a partire dal luogo e dalla sua storia, da fazzoletti di terra calpestabili a finestre sul mondo, dai suoi abitanti e dalle loro relazioni tra cose e persone che Pirri indugia sul pensiero di un’installazione come “ponte” di superamento tra antinomie: materiale e spirituale, limite e possibilità, solitudine e compagnia, micro e macro cosmo.
Oltre alla portata capitale politico-filosofica dei Quaderni del carcere di Gramsci, l’interesse dell’artista è soprattutto per la condizione dell’uomo visionario imprigionato, privato di quella che Isaiah Berlin nel suo saggio Due concetti di libertà (1958) chiamò libertà negativa e risponderebbe alla domanda: “Qual è l’area entro cui si lascia o si dovrebbe lasciare al soggetto la libertà di fare o di essere ciò che è capace di fare o di essere, senza interferenze da parte di altre persone?”.
L’installazione che parte proprio da un’area, uno spazio delimitato e circoscritto, interroga il visitatore entro quei confini imposti oggi dall’opera e, in passato, con Gramsci. E come a Turi il pensiero di Gramsci rimase limpido, nonostante la prigionia, così il visitatore di Compagni e Angeli per Città Sant’Angelo può vedere attraverso la trasparenza delle pareti colorate le piume che richiamano alla memoria il viaggio dei compagni verso la libertà, vicini e lontani nel tempo, un certo sentire la spiritualità e, di nuovo, quell’angelo della città su cui si erge il Museolaboratorio. La luce, terza parola-chiave del progetto, illumina lo spazio rendendo manifeste le distanze spaziali e dando forza al pensiero

Alfredo Pirri, Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo, 2024, courtesy Museolaboratorio. Foto Giorgio Benni.

Alfredo Pirri si muove nel Museolaboratorio da demiurgo platonico, architetto di tutto ciò che è già dato e trasforma in nuova opera. Sotto questo punto di vista, il riferimento nel testo critico di Giuseppe Armogida alla “dimensione intermedia ibrida ed eterogenea” della chora si rende ancor più incalzante. Laddove tra i filosofi naturalisti aitia, archè e logos erano uniti in un unicum nella natura, con Platone il logos viene spazzato via in favore di una chóra informe che permette spazio vitale per l’uomo che è attività volente e pensante. Il mondo così inteso, definitivamente diviso tra uomo e natura, presupporrebbe un mondo pre-cosmico non ancora ordinato. Sarà dunque proprio il demiurgo a porre ordine tra una causa errante (l’aitia) che viene plasmata per necessità e intelligenza, dove per necessità si intende il ripetersi disordinato delle cose sempre uguali e per intelligenza la libertà.
Di nuovo, la libertà torna protagonista, questa volta dell’artista in senso positivo che risponderebbe alla seconda domanda di Berlin: “Che cosa, o chi, è la fonte del controllo o dell’ingerenza che può indurre qualcuno a fare, o ad essere, questo invece di, quello?”
Alfredo Pirri pone in essere la massima tensione tra i due sensi di libertà, libertà da e libertà di, fino a rompere il vincolo con lo spazio fisico che muta in spazio di pensiero, lo stesso provato da Gramsci quando rifletteva sull’universo fino ad affermare: “lo spazio non esiste più per me”.

Alfredo Pirri, Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo, particolare, 2024, courtesy Museolaboratorio. Foto Giorgio Benni.

Alfredo Pirri. Luogo Pensiero Luce
Progetto vincitore del PAC 2022-2023  – Piano per l’Arte Contemporanea 

21 giugno – 10 agosto 2024

Museolaboratorio – Ex Manifattura Tabacchi
Vico Lupinato 1, Città Sant’Angelo (PE)

Orari: da giovedì a domenica dalle ore 18 alle 23
Ingresso gratuito

Info: +39 085 960555 – +39 333 1049439
info@museolaboratorio.org
www.museolaboratorio.org

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