TRENTO | PAOLO MARIA DEANESI GALLERY | 16 SETTEMBRE – 26 NOVEMBRE 2022
di GABRIELE SALVATERRA
Se c’è un luogo comune controproducente per la pittura di matrice astratta e gestuale è senz’altro quello della ponderatezza e dell’eccessiva seriosità. Molte espressioni di questo tipo appartenenti al secolo passato hanno fatto della lentezza e del richiamo alla meditata introspezione uno dei propri emblemi, ottenendo sì un giusto riconoscimento per la serietà del portato che mettevano in atto ma, del resto, pagando anche un graduale scollamento (a volte necessario per affermare una propria autonomia dai tempi della cronaca) dalle ragioni e dal sentire della contemporaneità.
Caratteristiche del lavoro pittorico di Luca Macauda (Modica, RG, 1979) sono, al contrario, la freschezza, l’energia e l’immediatezza. Federico Mazzonelli, curatore della mostra attualmente visitabile presso la Paolo Maria Deanesi Gallery di Trento, individua l’origine di queste impressioni nella qualità “ipercromatica” della sua produzione che si sostanzia in “una frequenza visiva alta, intensa, vibrante”. E, infatti, le opere esposte, spesso di grande formato, risultano realizzate per segni addizionati che presi singolarmente sprigionano una forza coloristica realmente pregnante, ricondotta però ad attenti equilibri grazie alla loro relazione con nuovi tratti e nuovi cromatismi. Questi lavori ammettono un debito verso grandi artisti come Piero Dorazio o Mario Deluigi, innovandosi, però, per mezzo di una qualità atmosferica e naturalistica, assieme a un modus operandi libero da costrizioni, affratellamenti storici o etichette. In questo senso il Senza titolo del 2022 realizzato a occhi chiusi (ma con costanti verifiche e revisioni visuali in corso d’opera) mostra un’urgenza espressiva che aggira persino l’elemento compositivo tradizionale, di solito fondamentale in ogni alfabeto astratto.
Nei lavori più piccoli è invece il monocromo il genere di riferimento, animato da tasselli di colore, linee di interruzione e da vibrazioni tonali, ottenute per numerose sovrapposizioni di cromatismi diversi. Qui non sembra fuori luogo richiamare la figura di Antonio Calderata anche per quella qualità paesaggistica che appare comune nell’approccio astratto di Macauda, pur nella più totale assenza referenziale.
La grande realizzazione di un azzurro marino profondo e pluritonale potrebbe essere l’esempio principale di questa capacità dell’artista di inserirsi in una proficua zona grigia tra evocazione vedutista e autonomia del quadro. Ma l’intento della mostra è in realtà quello di spostare lo sguardo dal singolo pezzo e condurre l’osservatore in un complesso gioco di rapporti e riferimenti che si instaurano a livello fisico e percettivo all’interno di tutto lo spazio con vibrazioni, ritmi e tessiture continuamente mutevoli. Questo effetto è ottenuto con successo anche grazie a una preziosità superficiale che, facendo leva sull’opacità del pastello morbido applicato su tela o su carta vetrata, fa sì che la pelle dei dipinti sia sempre organica, tattile, satinata. Proprio come per le ali delle farfalle basterebbe un tocco per guastare questa preziosa epidermide e anche ciò contribuisce a creare un coinvolgente effetto sia per l’occhio che per il corpo del fruitore.
Luca Macauda. Iperchroma
a cura di Federico Mazzonelli
16 settembre – 26 novembre 2022
PAOLO MARIA DEANESI GALLERY
Vicolo dell’Adige 17-19, Trento
Orari: mer-gio-ven 15.30-19.00; sab 10.30-12.30
altri giorni su appuntamento / other days on appointment
Info: +39 348 2330764
gallery@paolomariadeanesi.it
www.paolomariadeanesi.it