PRATO | Centro Pecci | 28 giugno – 13 ottobre 2024
di FRANCESCO LIGGIERI
Quando si parla delle province come luoghi che costruiscono il futuro della cultura, è impossibile non pensare a Prato e al suo Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Ogni volta che mi ritrovo in provincia, mi rendo conto di quanta fantasia e passione pervade questi luoghi. Lontano dal clamore delle metropoli, le province italiane dimostrano una fame di mostrarsi e di farsi conoscere che spesso manca alle grandi città. Prato, con il suo fervente scenario artistico, ne è un esempio luminoso. Non è certo New York o Milano, ma continua a inanellare mostre interessanti una dietro l’altra.
Dal 28 giugno al 13 ottobre 2024, il Centro Pecci ospita Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro, una collettiva curata da Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini. Questa mostra non è solo uno studio approfondito di ciò che accade nel territorio toscano, ma anche una ricerca appassionata di artiste talentuose, magari non tutte ancora conosciutissime, ma sicuramente molto in gamba. La mostra esplora temi di identità, ambiente e società attraverso una varietà di mezzi espressivi, dimostrando come le artiste toscane stiano ridefinendo il futuro dell’arte contemporanea.
Una delle protagoniste della mostra è Chiara Camoni, con la sua Sister (del Ravaneto), una scultura in terracotta rossa e nera arricchita con elementi metallici e vegetali. Quest’opera fa parte della serie “Sisters” e raffigura figure femminili ambigue emergenti dall’inconscio dell’artista. Camoni dimostra una maestria nell’integrare la natura e i rifiuti umani, creando un’opera che riflette sul rapporto simbiotico tra uomo e ambiente, e su come questo possa essere rigenerato attraverso l’arte.
Lucia Marcucci espone una serie di collage che risalgono agli anni Sessanta e Settanta, tra cui Prima Linea (Colorescenza) e Fare l’aborto. Le sue opere sono una critica potente al potere patriarcale e ai mass-media, utilizzando frammenti di testi e immagini per raccontare storie di ribellione e resistenza. Attiva nel movimento femminista, Marcucci affronta temi ancora attuali come l’aborto e l’ecologia, offrendo una lente critica attraverso cui osservare la società di ieri e di oggi.
Le sculture di Isabella Costabile sono realizzate con oggetti di scarto, metalli e plastica recuperati. In opere come Sbiancato dalla luce e Snakes in the Compost, Costabile esplora la reinterpretazione degli oggetti trovati, attribuendo loro nuovi significati simbolici e funzionali. Queste opere interrogano il valore e il significato degli oggetti abbandonati, invitando gli spettatori a riflettere sulle proprie memorie e narrazioni proiettate su questi materiali trasformati.
Sandra Tomboloni utilizza la plastilina per creare opere che evocano la sua autobiografia e la complessità dell’esistenza. Opere come Disubbidire al padre e Purezza presentano animali ibridi che rappresentano gli esclusi e gli ultimi, offrendo una narrazione alternativa alla tradizione scultorea. Le sue “madri totemiche” combinano materiali quotidiani in composizioni che celebrano il gesto di cura e di nutrimento, unendo passato e presente in un abbraccio simbolico.
Francesca Banchelli presenta L’inizio e la fine e The Beginning and the End (Aurora), opere che combinano pittura, scultura e performance. Queste creazioni immergono il pubblico in realtà oniriche e apocalittiche, esplorando temi di vita, morte e rinascita attraverso un dialogo tra elementi naturali e fantastici. Le sue opere sono un invito a esplorare il proprio significato tra gli opposti di buio e luce, alba e tramonto.
Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro al Centro Pecci non è solo una mostra, ma una celebrazione della vitalità e della creatività che caratterizzano le province italiane. Questa esposizione rappresenta un’importante riflessione sulle dinamiche contemporanee di genere, ambiente e identità, offrendo un’opportunità unica di esplorare temi complessi e attuali attraverso il linguaggio visivo. L’ennesimo colpo del Centro Pecci, una mostra di un certo spessore a mio avviso. È una buona occasione per comprendere più a fondo il nostro tempo e le sfide che affrontiamo, attraverso gli occhi e le mani delle artiste toscane che stanno costruendo il futuro dell’arte contemporanea.
Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro
a cura di Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini
Artiste in mostra: Francesca Banchelli, Chiara Bettazzi, Chiara Camoni, Giulia Cenci, Isabella Costabile, Daniela De Lorenzo, Helena Hladilová, Christiane Löhr, Lucia Marcucci, Margherita Moscardini, Moira Ricci, Sandra Tomboloni.
28 giugno – 13 ottobre 2024
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci
Viale della Repubblica, 277, Prato
Info: +39 0574 5317
info@centropecci.it
https://centropecci.it/