REGGIO EMILIA | COLLEZIONE MARAMOTTI | FINO AL 16 MAGGIO 2021
di CHIARA SERRI
Casa Mollino in via Napione a Torino, ora sede del Museo Casa Mollino, è un luogo enigmatico ed estremamente affascinante. Una casa mai vissuta, una dimora segreta, quasi un testamento spirituale scritto con le parole proprie dell’architettura, ovvero i volumi, i colori e i materiali.
«Tutto ciò che sta all’interno di Casa Mollino, dichiara il direttore Fulvio Ferrari, non è semplicemente quello che vediamo con gli occhi, ma rappresenta qualcosa d’altro». Un’opera d’arte totale, densa di simbologie e rimandi – dalla cultura egizia, all’arte classica e orientale – che deve essere ancora disvelata nella sua interezza.
Alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, con Mollino/Insides, provano a ricomporre il puzzle due artisti molto diversi per esperienza e linguaggio: da un lato il pittore portoricano Enoc Perez, dall’altro la fotografa tedesca Brigitte Schindler, accomunati dall’interesse per la figura di Carlo Mollino (Torino, 1905-1973): non solo architetto, ma anche fotografo, designer ed intellettuale.
Per Enoc Perez (San Juan, Porto Rico, 1967) lo studio di Mollino è stato il motore di una profonda introspezione, che ha portato ad un contestuale rinnovamento pittorico. Noto per le sue ricerche sulle architetture iconiche del Novecento (alla Collezione Maramotti è conservato un importante dittico dedicato a Casa Malaparte), l’artista ha trovato sulle pagine di una rivista la fotografia di una stanza di Casa Mollino e l’ha trasposta in pittura. L’opera, presente in mostra e raffigurante un salotto/biblioteca con poltroncine déco, è stata la sua prima scena d’interno: una storia di architettura che – scrive Mario Diacono nel suo testo in catalogo – evolve in una «pittura di interiorizzazione della storia». Nel settembre del 2019 Perez ha visitato il Museo Casa Mollino e scattato le fotografie degli interni dalle quali ha tratto alcuni dipinti di grandi dimensioni, pensati appositamente per la mostra di Reggio Emilia. Nella dissoluzione dei contorni e nella resa evanescente della pittura si evidenzia il “passaggio” dell’artista, che percorrendo le superfici una ad una le interiorizza e le fa proprie.
Brigitte Schindler (Monaco di Baviera, 1972) incarna il mistero di Casa Mollino, le sottili connessioni tra oggetti accuratamente scelti e posizionati, in una giostra di specchi e disvelamenti. Stampate in grande formato su carta cotone, le sue fotografie consentono al visitatore di entrare fisicamente nelle stanze, alla scoperta di quei dettagli nascosti che Schindler ha individuato attraverso lunghe sessioni fotografiche, di giorno e di notte, sempre con luce naturale.
Il percorso della mostra si conclude, quindi, con Mollino fotografo, autore di nudi femminili scoperti diversi anni dopo la sua scomparsa. Mise en scène pensate in ogni minimo dettaglio, dall’ambientazione al trucco, in cui si concentra un intero mondo. Un “esercito di farfalle” – così lo definisce Fulvio Ferrari – che accompagna l’artista oltre la sua vita terrena. Una piccola stanza, quasi un ambiente domestico, in cui sono esposte una settantina di fotografie realizzate negli anni ’50 e ’60, tra cui alcune rare polaroid originali protette da una tenda di velluto, accanto alla quale è appeso uno specchio ovale. Lo stesso specchio che troviamo in una fotografia di Brigitte Schindler e, ancora, sulla copertina del libro che accompagna la mostra, invitandoci a guardare “oltre”.
Enoc Perez, Brigitte Schindler, Carlo Mollino
Mollino/Insides
4 ottobre 2020 – 16 maggio 2021
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Libro Silvana Editoriale (2020) con testi di Mario Diacono e Fulvio Ferrari e contributi di Enoc Perez e Brigitte Schindler
Info: +39 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
www.collezionemaramotti.org