MILANO | Museo Pecci | fino al 15 gennaio 2012
Toscana x 4: Progetti d’artista
INTERVISTA a Stefano Pezzato di Ginevra Bria
Ad accogliere i visitatori è la pelle di luce di Fabrizio Corneli. A seguire, nel versante occidentale del Museo di Ripa di Porta Ticinese, sono stati installati due video-racconti, rispettivamente di Rossella Biscotti e Michelangelo Consani. Infine, è possibile assistere alla proiezione del video deformante di Olivo Barberi dal titolo Tuscany in 6 pieces, 2010. Abbiamo chiesto a Stefano Pezzato, curatore di questo secondo Cambio di Stagione, di delineare ragioni espositive e scelte tematiche dei quattro progetti.
Ginevra Bria: Come definire e descrivere il tuo ruolo all’interno delle attività del Centro Pecci a Milano?
Stefano Pezzato: Al Centro Pecci ho sempre lavorato alla preparazione di mostre, come assistente, curatore o responsabile di produzione. Da alcuni anni mi occupo anche della collezione, della sua promozione e conservazione, a cui sono legati i progetti espositivi di Milano che rappresentano un percorso fondamentale in vista della presentazione della raccolta quando sarà ultimato l’ampliamento architettonico del museo. Altri fondamenti del lavoro museale, in cui sono impegnato, sono la sistemazione e l’accrescimento del patrimonio che stiamo perseguendo con determinazione, convinti che la collezione definisca l’identità stessa del museo.
Potresti esporre le modalità che regolano l’alternarsi delle opere appartenenti alla collezione del Centro Pecci a Milano? Esistono delle linee guida?
Il Centro Pecci è sempre stato un luogo d’eccellenza per le sue proposte espositive.
La collezione è in crescita costante e ci stiamo preparando alla sua esposizione nel museo rinnovato, a partire dal 2013. Il primo ciclo espositivo della collezione a Milano ha funzionato da simulazione di ciò che il museo rappresenta (un “invito al viaggio”, a muovere insieme il corpo e la mente) e di come si possono mettere insieme i tasselli, cioè le varie opere che lo compongono. Siamo partiti da 4 installazioni storiche (Gallizio, Mauri, Merz, Superstudio), poi integrate da opere di artisti che hanno tenuto personali a Prato (Cecchini, Cucchi, Salvadori, Zorio); quindi abbiamo rinnovato l’insieme con alcuni cambi e inserimenti mirati (Arienti, Boetti, Isgrò, Moro e Ufo), privilegiando volutamente e significativamente gli artisti italiani.
Al secondo “Cambio di Stagione” perché focalizzarsi sul tema delle energie?
Cambio di stagione è un altro progetto in progress (come Invito al viaggio), che coincide con l’attuale momento di tensione sociale e di forte scossa culturale, in Italia e nel mondo. Il tema dell’energia ci è sembrato uno dei più significativi per affrontare l’attualità da un punto di vista critico, non astratto dalla realtà in cui viviamo. La scelta delle opere può apparire arbitraria, anzi lo è sempre, ma intende sollecitare analisi e discussioni che vanno al di la del semplice fatto artistico. L’arte, in tal senso, vuol essere uno strumento per parlare di ciò che siamo e di cosa facciamo.
Potresti descrivere brevemente i quattro progetti esposti? Come si inseriscono all’interno delle opere già presentate ad ottobre?
I 4 progetti che abbiamo inserito nell’ambito del Cambio di stagione sono in linea con l’insieme dell’esposizione di proposte dalla collezione: il loro comune denominatore è sempre l’energia. Il film di Barbieri è un affresco contemporaneo dove convivono innovazione e tradizione, ricerca tecnologica e tutela ambientale, sviluppo energetico e salvaguardia del paesaggio. L’installazione multimedia di Consani è una riflessione sui rapporti tra ambiente, energia, equità e giustizia sociale. La raccolta per immagini di Biscotti rivela la fragilità del materiale visivo posto in relazione con la storia drammatica di Chernobyl. L’opera di Corneli indaga la possibilità espressiva di luce e ombre attraverso effetti di scomposizione e riflessione.
Quale rappresentazione della Toscana emerge in ciascuno dei quattro progetti d’artista?
I 4 progetti sono collegati a soggetti e istituzioni come Toscana Promozione, EX3 Centro per l’arte contemporanea di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Amici del Museo Pecci che sostengono e collaborano con il Centro Pecci di Prato, a cui è attribuito il ruolo di Museo regionale toscano d’arte contemporanea. Ne emerge un contesto culturalmente e artisticamente vivace, innovativo, attento alle ricerche interne ma anche a quelle esterne alla Toscana, per superare il cliché che identifica questa regione solo con il suo bellissimo paesaggio o il suo straordinario patrimonio storico.
Come reagisce il pubblico milanese alla “ri-scoperta” della vostra collezione?
Bene in termini di presenze e di consenso alle nostre prime proposte. Ora speriamo di andare oltre l’effetto novità per affermare il ruolo fondamentale di un’istituzione artistica come la nostra nel panorama nazionale. Il nostro intento principale è la promozione del lavoro che quotidianamente svolgiamo a Prato e in Toscana da oltre vent’anni: la valorizzazione e l’approfondimento dell’arte contemporanea in Italia.
Toscana x 4: Progetti d’artista
Olivo Barbieri, Rossella Biscotti, Michelangelo Consani, Fabrizio Corneli
a cura di Stefano Pezzato
Evento collegato alla mostra Cambio di Stagione. Proposte dalla collezione del Museo. Energie
Museo Pecci Milano
Ripa di Porta Ticinese 113, Milano
Info: +39 0574 531828 (Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci – Prato)
www.centropecci.it/htm/home/pecci_milano_home.htm
Fino al 15 gennaio 2012