BERGAMO | Chiostro del Carmine | 5-28 maggio 2023
di GIULIA ANDREA GEROSA
Un viaggio esistenziale alla riscoperta delle nostre emozioni, così potremmo riassumere la mostra Rumore dell’umore dell’artista bergamasca Beatrice Sancinelli (1995), a cura di Maria Vittoria Baravelli. Questo itinerario spirituale ha fisicamente luogo in uno spazio altrettanto ascetico, ossia il Chiostro del Carmine, a Bergamo. Qui viene ricreata un’atmosfera monacale, contemplativa, che coinvolge inconsciamente il fruitore e lo invita tacitamente ad osservare il silenzio, predisponendolo alla visione della mostra.
La visita prosegue nel cosiddetto “spazio della vestizione”, un’area liminale fra il mondo esterno e l’esperienza estetica, dove lo spettatore ha modo di familiarizzare con la tecnologia che gli permetterà di fruire appieno le opere. Lo strumento, chiave di lettura dell’esposizione, amplifica nella cassa toracica di chi lo indossa suoni e vibrazioni, progettati per agire all’unisono con i cortometraggi realizzati dall’artista, il cui protagonista è il performer Emanuele Algeri.
Il binomio artistico fra Sancinelli e Algeri è scaturito da una riflessione comune su ciò che è stato il lockdown per i due artisti e, indirettamente, per tutti noi. Attimi, sensazioni ed emozioni, in un primo momento appartenenti solo a loro due, come scritti in un diario personale, vengono rivelati e resi universalmente comprensibili in un viaggio a nove tappe.
Il fruitore è libero in quest’esperienza, senza nessuna figura umana che indichi la via per il video successivo; è l’installazione stessa a rivelarci il suo percorso, percepibile nello spazio buio grazie alle luci dei video. Partendo letteralmente dall’Inizio, l’esposizione analizza e mette in scena fasi diverse della vicenda del lockdown, frangente temporale limitato nella storia dell’umanità, ma intensa parentesi per la contemporaneità.
Le sensazioni vissute in quei mesi sono, in realtà, lo specchio di sensazioni ancestrali; come se quel periodo fosse una metafora, un simbolo, una parte rappresentativa dell’esistenza. In quanto tale, Rumore dell’umore raccoglie e racconta momenti negativi e positivi, coesistenti contemporaneamente: Noia e Mancanza, Caos e Speranza, Euforia ed Esaurimento. A chiudere la narrazione, la Spensieratezza: l’io-attore, rappresentante l’Uomo, riemerge da un tuffo in acque cristalline, cullato dai suoni e dai movimenti marini, e — come scrive Giorgia Massari — “siamo liberi da ogni angoscia, tutto è in equilibrio e tendiamo al cielo”.
Rumore dell’umore di Beatrice Sancinelli
a cura di Maria Vittoria Baravelli
5-28 maggio 2023
Chiostro del Carmine
Via Bartolomeo Colleoni 21, Bergamo
Orari: da lunedì a giovedì 16.00- 21.00; da venerdì a domenica 10.00-13.00 e 14.30-19.30 e 21.00-23.00
Ingresso limitato a 10 persone ogni 30 minuti. Fortemente consigliata la prenotazione e l’acquisto online
Info: rumoredellumore.com