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Intervista a CRISTOPHER DICAS di Isabella Falbo

Riconoscere il mito che ciascuno di noi mette in scena nella vita vivendo, permette di farsi strada seguendo i propri sogni, i propri desideri più profondi e diventare co-creatori del proprio destino. Cristopher DiCas dialogando con le immagini di un retaggio classico sembra abbia ben compreso questo e, studiando ed amando gli antichi racconti mitici che appartengono alla sua cultura e tramandati dai suoi avi, ha anche creato i suoi due profumi.
“Come artista cerco di trovare in ogni momento e in ogni cosa la magia che c’è accanto, dentro, dietro”.
Vibrazioni molto positive, tanta gioia di vivere, un giovane saggio artista: Cristopher DiCas è “Figlio del Pireo” e potrebbe essere stato uno dei bambini dal viso d’angelo della famosa canzone degli anni ‘60 di Manos Hadjidakis che si divertono felici sotto il blu del cielo greco e immersi nell’oro del sole che inonda il Porto.

Ph. by Maria Sita

Ha studiato recitazione, musica e psicologia. Prima di dedicarsi all’arte del profumo Cristopher Di Cas è stato attore di teatro, cinema e tv; gli studi di musica lo hanno guidato a scoprire la profumeria dal punto di vista del sistema musicale di Septimus Piesse – inventore del concetto di “note” in profumeria e autore del testo fondamentale L’Arte della profumeria, 1858, dove parla della tassonomia musicale del profumo – al quale è ispirato il suo approccio metodologico.

William Septimus Piesse, Odofono, tassonomia musicale del profumo pubblicata in “L’Arte della profumeria”, 1858

A 27 anni Cristopher DiCas ha iniziato a trasformare la sua musica in profumo creando Christopher DiCas L’Extrait (2011), una sorta di autobiografia olfattiva, inno alla cultura e alla natura greca e 69 L’extrait (2017), ispirato dalle “pozioni magiche” dell’immaginario orientale infuso nei racconti de Le Mille e una notte. Entrambe sono strutture estremamente complesse, contenenti più di 30 note olfattive, “in un profumo ci sono 5 profumi” spiega l’artista.
Le due fragranze sono contenute in flaconi progettati dal designer George Iliadis, amico d’infanzia di Christopher DiCas, che, conoscendo il suo amore per la mitologia greca e per lo stile classico ha ripreso la linea del Lekythos, il vaso per profumi dell’antichità classica. Dettaglio non trascurabile il doppio sistema di vaporizzazione: il tradizionale spray e lo spruzzatore pouf con la pompa ricamata, per un tocco poetico e retrò.

Christopher DiCas L’Extrait (2011). Ph. by Maria Sita

Oggi Cristopher DiCas – oltre ad essere l’amministratore delegato della sua casa “HAUTE PARFUMERIE”, fondata nel 2018, che si caratterizza per l’attenzione alla qualità degli ingredienti naturali – è un creativo dalle grandi aspirazioni, legato ad antiche tradizioni, felice di essere nato di essere in Grecia “per contribuire a tenere in vita questa antica civilizzazione e le sue conoscenze”.
Inoltre, di recente Cristopher Di Cas ha collaborato con la creazione ad hoc di 5 profumi – Elixir of Deep Forest, Secret Garden, Herbal Harmony, Elixir of Whispering Woods, The Enchanted Forest sonata – all’installazione immersiva Il giardino dentro. Poetica della libertà, di Monica Gorini, presentata lo scorso aprile all’Ex Carcere di Sant’Agostino, Savona, nell’ambito del festival diffuso di arte contemporanea Connexxion curato da Livia Savorelli.

Christopher DiCas , 69 L’extrait (2017). Ph. by Maria Sita

Cristopher tu sei un artista e nello specifico un musicista oltre che attore, non un chimico: come hai iniziato a creare profumi?
Come artista, il mio viaggio nel mondo dei profumi è stato un’evoluzione naturale della mia passione per la musica e le arti sceniche. Prima di dedicarmi alla profumeria, ho studiato recitazione, musica e psicologia, esplorando i diversi modi in cui l’arte può influenzare e arricchire le esperienze umane. Il mio approccio alla creazione dei profumi è fortemente influenzato dalla mia formazione musicale e dalla mia visione dell’olfatto come una scala di note che si intrecciano per creare composizioni emotive. Questa prospettiva, ispirata dal sistema musicale di Septimus Piesse, mi ha guidato nel tradurre le sensazioni e le emozioni della musica in fragranze uniche e complesse.

Nel libro L’Arte della profumeria che ha ispirato il tuo approccio metodologico, Piesse introduce l’idea che l’olfatto possa essere descritto in modi correlati alle note musicali su una scala diatonica – per tono e gli viene attribuita la creazione di un “odafono”, cioè di una scala legata alla categorizzazione e alla classificazione delle note per ottava. Come trasformi la tua musica in profumo? Ci spieghi il tuo metodo?
Il metodo di Septimus Piesse, che associa l’olfatto alle note musicali su una scala diatonica, ha profondamente influenzato il mio approccio alla creazione di profumi. Come musicista, vedo le fragranze come composizioni armoniche, dove le diverse note olfattive sono come note musicali che si combinano per creare un’esperienza sensoriale completa. Utilizzo questa analogia per strutturare le mie fragranze in modo che possano evocare emozioni e atmosfere simili a quelle create dalla musica. Ogni ingrediente naturale è selezionato non solo per la sua qualità olfattiva, ma anche per il suo ruolo nel contribuire alla complessità e alla profondità della composizione, in modo simile alla scelta degli strumenti musicali in un’orchestra.

Il tuo obiettivo è creare qualcosa di unico attraverso l’utilizzo di materie prime naturali e le tue composizioni sono fatte a Grasse, la capitale del profumo. Ci parli delle tue due creazioni Christopher DiCas L’Extrait, che porta il tuo nome e 69 L’Extrait, il cui nome si rifà al Kama-Sutra in cui amplifichi il concetto di “piacere”?
Il mio obiettivo è sempre stato quello di creare profumi unici utilizzando solo materie prime naturali di alta qualità. Le mie creazioni, Christopher DiCas L’Extrait e 69 L’Extrait, rappresentano due approcci distinti alla profumeria artistica.
Christopher DiCas L’Extrait porta il mio nome ed è una sorta di autobiografia olfattiva, un inno alla cultura e alla natura greca. Questa fragranza è caratterizzata da una complessità strutturale che riflette la profondità delle mie radici culturali.
69 L’Extrait, ispirato dalle “pozioni magiche” dell’immaginario orientale presenti nei racconti de Le Mille e una notte, amplifica il concetto di “piacere”. È una fragranza sensuale e avvolgente che celebra la passione e la sensualità, offrendo un’esperienza olfattiva ricca e coinvolgente.
Entrambi i profumi sono stati sviluppati con cura a Grasse, rinomata come la capitale mondiale del profumo, dove ho potuto accedere alle migliori materie prime e all’artigianato tradizionale della profumeria.

Il motto che accompagna Christopher DiCas L’Extrait è “a Perfume for Will” dove il termine inglese “will” è usato nell’accezione di “volontà”, cioè il potere di controllare i propri pensieri e le proprie azioni. Giustamente hai dichiarato “la paura fa perdere il controllo, dobbiamo eliminare la paura da noi stessi”. Tu appari molto positivo, gioioso e ottimista: come fai ad eliminare la paura?
Affronto e riconosco la paura, le concedo il tempo di esistere accanto a me e poi la respingo. Mi ricordo che il mio tempo su questa terra è limitato e non posso permettermi di perdere tempo per la paura, perché la vita scorre.

Il motto che accompagna 69 L’Extrait è “a Perfume to Love”. Cos’è l’amore per te?
L’amore, per me, è un armonioso mix di dedizione, passione, avventura, rispetto e uguaglianza. Riguarda l’intrecciarsi di cuori e menti, il valorizzare l’essenza reciproca e condividere connessioni profonde che alimentano sia l’intimità emotiva che il desiderio fisico. Nella sua essenza, l’amore racchiude un profondo impegno nel comprendere, sostenere e celebrare l’individualità reciproca mentre si intraprende un viaggio condiviso di crescita ed esplorazione.

Monica Gorini, Il giardino dentro. Poetica della libertà, installazione site-specific per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024.

Sei il tipo di persona che si immerge creativamente in ogni ambito artistico ed infatti il mondo dell’arte, l’industria musicale e Hollywood hanno già scoperto la tua linea. Di recente, in occasione del Festival diffuso di Art Contemporanea Connexxion, hai anche collaborato con la creazione di cinque profumi all’installazione immersiva Il giardino dentro. Poetica della libertà di Monica Gorini. Monica Gorini si occupa di linguaggi para-verbali e ha un approccio metodologico cross-modale che prevede un’interconnessione sinestetica tra i sensi, tu con i tuoi profumi hai attivato emozioni e stimoli sensoriali: che tipo di partnership avete instaurato? Ci racconti della dimensione olfattiva che hai creato?
Grazie per il suo interesse e per la domanda stimolante. Collaborare con Monica Gorini per l’installazione Il giardino dentro. Poetica della libertà a Connexxion Festival diffuso di Arte Contemporanea è stata un’esperienza straordinaria e profondamente creativa. La creazione dei cinque profumi per questa occasione è stata un processo affascinante, guidato dalla volontà di amplificare l’esperienza sensoriale dei visitatori attraverso il potere evocativo degli odori.
Monica Gorini si distingue per il suo approccio metodologico cross-modale, che mira a creare un’interconnessione sinestetica tra i sensi. Il suo progetto trasforma la cella della prigione di Savona in un luogo di poesia e libertà sensoriale, un’esperienza che sfida e arricchisce la percezione tradizionale degli spazi.
Ho avuto il privilegio di creare cinque profumi distinti, ciascuno concepito per catturare un aspetto unico della visione di Monica Gorini:
Secret Garden: Una sinfonia di giardino segreto con note di pompelmo, lavanda, legno di cedro e vaniglia, che simboleggia lo spirito umano alla ricerca di libertà e rigenerazione.
Herbal Harmony: Un’armonia di limone, lavanda, rosmarino, geranio bourbon e legno di cedro, che riflette l’equilibrio e l’armonia interiore tanto care a Monica.
Elixir of Whispering Woods: Con bergamotto, menta piperita, fiori notturni e gelsomino, questo elisir evoca i sussurri gentili della natura e il mistero dei boschi nascosti.
The Enchanted Forest Sonata: Un viaggio immaginativo con note di bergamotto, mandarino, basilico, gelsomino, tabacco e cuoio, che racconta la storia di una foresta incantata e avventurosa.
Elixir della Foresta Profonda: Con bergamotto, cedro, geranio bourbon, menta piperita, benzoino, vaniglia e muschio di quercia, questo elisir cattura la profondità e la magia di una foresta segreta.
Ogni fragranza è stata selezionata e formulata con cura per integrarsi armoniosamente con l’ambiente trasformato da Monica, contribuendo a creare un’esperienza multisensoriale unica e coinvolgente per i visitatori.
La mia partnership con Monica si è basata su un profondo rispetto per l’arte e per l’importanza dell’espressione sensoriale. Spero che i nostri profumi abbiano contribuito a rendere l’installazione di Monica Gorini al Festival Connexxion un’esperienza indimenticabile per tutti coloro che vi hanno partecipato.
Grazie ancora per avermi dato l’opportunità di parlare di questo progetto così significativo. Sono entusiasta di vedere come l’arte olfattiva continuerà a evolversi e ad essere fonte di ispirazione nelle future esplorazioni artistiche.

Stai lavorando al tuo prossimo progetto Extasy puoi anticiparci qualcosa?
È un profumo ideale, complesso, arioso, ispirato e romantico, come i due precedenti ci ho lavorato per 6 anni, ispirato fino a raggiungere una durata assoluta come un profumo di valore per Christopher DiCas Haute Parfumerie. In particolare, menziono le note che fanno la differenza: agrumi, lavanda, uva di Corinto, vino di Samo, cedro, patchouli, sandalo, muschio e sto cercando le note finali per renderlo duraturo.

MASTERPIECE still da video (Piero Passaro – regista, Alberico Bartoccini – direttore della fotografia)

Come attore ti vedremo prossimamente su qualche palcoscenico?
Sono entusiasta di condividere il mio coinvolgimento in MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia, un profondo viaggio nell’arte contemporanea guidato dal curatore Raffaele Quattrone. Questa serie esplora le ultime tendenze dell’arte globale con contributi da parte di rinomati artisti come Shirin Neshat, Imran Qureshi, Bertozzi & Casoni, Michelangelo Pistoletto, Vanessa Beecroft, Jeff Koons, Alberto Di Fabio, Mona Hatoum, Marinella Senatore e Anri Sala.
Registrato in luoghi iconici di Roma come l’Hotel de la Ville, Rhinoceros e la Real Academia de España, ogni episodio mescola stili cinematografici, televisivi e documentaristici per catturare l’essenza della meraviglia e della creatività. Questa esplorazione è iniziata durante la pandemia, evidenziando l’influenza duratura dell’arte sulle culture presenti e future.
Guidati da Raffaele Quattrone, noto per il suo innovativo film New Faustian World, che ha ricevuto numerosi premi internazionali inclusi riconoscimenti in Grecia, dove ho avuto l’opportunità di incontrarlo e presentargli i miei profumi e il mio approccio alla creazione di profumi. Questa esperienza ha portato Quattrone a scoprire la mia arte e ad includermi anche in MASTERPIECE.
Il cast diversificato della serie include Stefano Paiano, Giulia Santullo, Arianna Sarghini e Carola Tangari. Insieme, ci addentriamo nel potere trasformativo dell’arte, unendo tradizioni a prospettive contemporanee.

Masterpiece backstage. Foto di Filippo De Majo

Info: https://christopherdicas.com/

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