BOLOGNA | Spazio Testoni | 5 settembre – 31 ottobre 2015
La Verità del Labirinto è un progetto artistico di Maria Rebecca Ballestra in 9 tappe, ispirato ai testi dell’omonima raccolta dell’artista Belga Julien Friedler.
Una selezione di 9 dei 44 testi è il punto di partenza di una serie di riflessioni sulla simbologia del labirinto, declinate ed approfondite attraverso diverse prospettive ed angolature. Ogni tappa è per Ballestra occasione per confrontarsi con un macro-tema, legato all’uomo ed alla sua coscienza, come la memoria, la morte, il corpo, l’immaterialità, il gioco, il sogno, il mistero, il pellegrinaggio, il sacrificio.
La mostra alla galleria Spazio Testoni propone le opere delle prime 4 tappe di questo progetto in una doppia personale di Maria Rebecca Ballestra e Julien Friedler.
Prima Tappa: Il Labirinto nella tradizione orale – La memoria (Julien Friedler – La Verité du Labyrinte text n.2) con opere di Maria Rebecca Ballestra realizzate in Arizona – USA, in dialogo con opere di Julien Friedler della serie La Parole des Anges. Il tema del labirinto associato al mito del viaggio dei morti, o itinerario “dell’anima vagante”. Per gli indiani O’Odham, il labirinto era simbolo di nascita e di morte.
Seconda tappa: Il labirinto virtuale: internet – L’immaterialità (Julien Friedler – La Verité du Labyrinte text n.3) con opere di Maria Rebecca Ballestra realizzate con la collaborazione di Rachela Abate
Internet ed il flusso di informazioni telematiche è una nuova forma di labirinto immateriale, una complessa ed articolata piattaforma di scambio di informazioni, pensieri, idee. La tecnologia è un’estensione del nostro corpo e dei nostri sensi.
Terza tappa: Il labirinto in Natura (Julien Friedler – La veritè du Labyrinte text n.5). Installazione in bamboo di Maria Rebecca Ballestra e video di Carl Gustav Jung «dialogo sopra la morte»
La terza tappa del progetto è ispirata al labirinto in natura. I primi labirinti botanici appaiono a fine del Medio Evo diventano ben presto in Europa un elemento imprescindibile dell’arte del giardino nei parchi dei castelli.
Questa tappa del progetto di Ballestra è in particolar modo ispirata al Labirinto di Masone, località nei pressi di Fontanellato in provincia di Parma, recentemente realizzato da Franco Maria Ricci: otto ettari di labirinto, tre chilometri di percorso totale sottogallerie vegetali in canne di bamboo alte cinque metri provenienti dalla Liguria e dalla Francia.
Quarta tappa: Il labirinto in Architettura – Il pellegrinaggio (Julien Friedler – La Verité du Labyrinte text n.8)
Installazione di Maria Rebecca Ballestra in collaborazione con Lucia Palmero: 5 MINUTES FREE ZONE
Durante il dodicesimo e il tredicesimo secolo un tracciato a forma di labirinto, sempre unicursale, iniziò ad essere raffigurato nella pavimentazione interna delle cattedrali gotiche, come nel caso del duomo di Siena e delle cattedrali di Chartres, Reims e Amiens in Francia. Questi labirinti rappresentano il cammino simbolico dell’uomo verso Dio e spesso il centro del labirinto rappresentava la “città di Dio”. La funzione del labirinto è quella di essere un simbolo del pellegrinaggio o del cammino di espiazione: spesso veniva percorso durante la preghiera, e aveva la validità di un pellegrinaggio per chi non poteva intraprendere un vero viaggio.
THE TRUTH OF THE LABYRINTH
di Maria Rebecca Ballestra e Julien Friedler
5 settembre – 31 ottobre 2015
Inaugurazione sabato 5 settembre 2015, dalle 18.30 alle 20.30
Galleria Spazio Testoni
Via D’Azeglio 50, Bologna
Orari: dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00
sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
domenica, lunedì e altri orari su appuntamento
Info: +39 051 371272 – 051 580988
+39 335 6570830
info@spaziotestoni.it
www.spaziotestoni.it