ALBISOLA SUPERIORE (SV) | Opera permanente sulla facciata dell’Istituto Comprensivo delle Albisole
È stata svelata in tutto il suo splendore l’opera di arte urbana permanente creata da OZMO sulla facciata dell’Istituto Comprensivo delle Albisole. Il progetto è stato ideato dall’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Simona Poggi ed è stato realizzato con il fondamentale contributo della Fondazione A. De Mari. Con questo murale, Albisola si conferma ancora una volta città che accoglie e sviluppa i linguaggi dall’arte contemporanea. Negli anni, infatti, la cittadina ligure è stata luogo d’incontro privilegiato tra tradizione e avanguardie, meta fondamentale per grandi artisti del XX secolo.
Per OZMO che ha dipinto negli spazi pubblici delle principali capitali dell’arte urbana e contemporanea, si tratta del primo intervento artistico sulla parete di un edificio scolastico in Europa, che tra l’altro ospita nei suoi locali l’unica Scuola comunale di ceramica in Italia. Una doppia valenza storico-artistica per un’opera dedicata in particolar modo agli studenti.
L’artista, combinando gli spunti scaturiti durante l’elaborazione dell’opera con significati e immagini inscritti nel contesto, ha realizzato un lavoro autenticamente site specific.
In “..Back to school, Mickey Mouse!” questo il titolo del murale, OZMO reinterpreta un esemplare di vaso farmaceutico della tradizione ligure, lo stagnone, dipingendolo in dimensioni monumentali sulla facciata. Se il caratteristico stile bianco e blu che ha reso famosa Albisola in tutto il mondo è mantenuto fedelmente, la composizione originale lascia spazio a una scena che evoca la tensione alla conoscenza, nel suo aspetto solenne e in quello ludico.
La scultura classica di una donna, assorta nella lettura, è dipinta fra due putti. Da un lato, quello del Verrocchio appare intento a raggiungere qualcosa e con la sua postura incoraggia a guardare in differenti prospettive; dall’altro, quello del Canova, assume le sembianze di un Topolino dal sorriso inusuale, provocando meraviglia e straniamento. L’innesto di opere ed elementi che creano cortocircuiti e letture ambivalenti caratterizza da sempre la ricerca e la produzione di OZMO. È questo uno dei modi attraverso i quali l’artista ci interroga e interroga le immagini stesse.
“Lavorare in un luogo storicamente legato al passaggio di maestri nazionali e internazionali come Albisola è stato un onore per me. Lasciare un’opera sulla scuola De André, alla comunità locale e ai bambini, mi ha dato l’opportunità di augurare a ogni studente di trovare, attraverso l’apprendimento, la ricerca e l’esercizio del libero pensiero, la sua vera vocazione ed espressione” dichiara l’artista.
Così l’Assessore Simona Poggi: “Grazie a questo progetto, che ha richiesto mesi di ricerca e preparazione, da oggi Albisola ha una nuova opera d’arte pubblica che va ad aggiungersi al patrimonio culturale diffuso nel territorio. Un lavoro firmato da uno dei più riconosciuti esponenti dell’urban art che ridefinisce artisticamente la facciata e gli spazi della scuola. Ma non solo, l’intervento artistico di Ozmo ha lasciato anche una emozionante esperienza formativa a tutti gli studenti che hanno avuto modo di osservare la sua pratica creativa e di confrontarsi in dialogo aperto con lui”.
Gionata Gesi aka OZMO, nato a Pontedera (PI) nel 1975, si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo una breve parentesi nel mondo del fumetto si dedica principalmente alla pittura e al writing. Attivo sulla scena dei graffiti italiana dai primi anni 90, è senza dubbio tra i pionieri della Street Art italiana e tra i primi a fare il suo ingresso nei contesti dell’arte istituzionalizzata. Dal 2003 le opere di Ozmo sono una presenza costante nel circuito dell’arte e in alcune importanti collezioni pubbliche museali. Tra le mostre italiane ricordiamo: Palazzo della Ragione (2005), Pac (2007), Palazzo Reale (2007), fino alla sua personale Il preGiudizio Universale, al Museo del 900 di Milano e alla realizzazione di un’opera muraria permanente di 14 m di altezza sulla terrazza del museo MACRO a Roma, nel 2012. Parallelamente all’attività artistica istituzionale, negli anni Ozmo ha realizzato interventi artistici a Shanghai, San Francisco, New York, Miami, Chicago, Baltimora, Londra, Berlino, Parigi, Mosca, San Paolo, La Habana, Beirut oltre che nelle principali città italiane.
Nel 2013 l’istituto enciclopedico italiano gli dedica una voce nella prestigiosa Treccani.
Dal 2015 è direttore artistico del festival internazionale di muralismo Wall in Art| Muri d’arte nella Valle dei Segni, il progetto che porta l’urban art a confrontarsi e dialogare con un con un territorio che, in Europa, conserva alcune delle più antiche tracce di comunicazione visuale da parte dell’uomo.
Nel 2019 è il primo artista urbano ad essere incaricato istituzionalmente di realizzare un intervento di arte urbana sulla parete esterna di un tribunale a Rieti.