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COMO | Villa Olmo | 19 marzo – 19 maggio 2022

di MATTEO GALBIATI

È noto quanto la città di Como, nei primi decenni del Novecento, fosse stata teatro di un’effervescente e stimolante stagione artistica che, di concerto con quanto si animava nella più grande Milano, capoluogo italiano all’avanguardia per eccellenza, aveva avviato una significativa riflessione sull’astrazione già negli anni Venti. Il “laboratorio” comasco vedeva attivi autori che, parallelamente alle sperimentazioni architettoniche di Terragni, riflettevano su posizioni aperte alle nuove ricerche ed espressioni più “contemporanee” legate proprio all’esercizio del linguaggio astratto. Como è, quindi, l’ambiente “naturalmente” indicato per accogliere un progetto significativo che percorre gli ultimi settant’anni di visioni astratte con la peculiarità di declinarle attraverso la sensibilità di 39 artiste il cui apporto risulta storicamente fondamentale.

Astratte. Donne e astrazione in Italia 1930-2000, veduta della mostra, Villa Olmo, Como Foto Bettina Musatti

Con Astratte. Donne e astrazione in Italia 1930-2000, grazie all’attenta e precisa regia curatoriale di Elena Di Raddo, si sviluppa un percorso puntuale e di forte valore estetico-storico che mette il visitatore nella condizione di constatare, nelle suggestive sale della settecentesca Villa Olmo, il prezioso contributo che queste donne hanno saputo e sanno dare all’arte contemporanea. Pensare e definire una visione declinata al femminile – progettualità che si affianca a esempi internazionali simili già proposti da prestigiose istituzioni in diverse parti del mondo – non si limita alla ridondanza delle “battaglie” di genere o di rivendicazioni che vivono la retorica della moda, ma è una vera e propria ricognizione critica con cui rivendicare l’importanza di lavori e di impegni che la critica storica spesso ha tenuto, ingiustamente, in secondo piano.
Sala dopo sala il “viaggio” di riscoperta – o di verifica – permette di osservare linee e tendenze, modalità e pensieri che nel corso dei decenni hanno modulato il linguaggio astratto declinandolo in quelle modalità differenti che hanno assecondato gusti, esigenze, espressività. In linea con i tempi queste artiste hanno dato un contributo sostanzialmente fondativo alla propria epoca, osservando, come i loro colleghi, quanto accadeva e mutava in seno alla modernità, diventandone recettori sensibili e indicatori socio-filosofici.

Astratte. Donne e astrazione in Italia 1930-2000, veduta della mostra, Villa Olmo, Como Foto Bettina Musatti

La visita alla mostra soddisfa pienamente l’attesa offrendo un percorso ricco, articolato, sapientemente composto nei passaggi concettuali, di correnti e di tematiche, sviluppando il decorrere degli anni con gli spunti sempre efficaci offerti dalla qualità altissima delle opere presenti, il cui allestimento favorisce una lettura complessiva coerente e potentemente evocativa. La suggestione coglie l’occhio del visitatore che ha modo di alimentarsi della narrazione che è stata definita. Molto interessante è l’aver seguito un itinerario cronologico non determinato unicamente dalla linea temporale, ma dalla scelta di suddividere le opere per aree tematiche che favoriscono ulteriormente la comprensione dei contenuti che si vogliono mettere in evidenza rispetto a quella storia artistica poco osservata e approfondita.
Pioniere, Segno/scrittura, Geometrie, Materia, Meditazione/Concetto, Corpo/Azione/Re-azione e Spazio/Luce sono i capitoli con cui ritroviamo ogni espressione e linea di ricerca con cui sono state, di volta in volta, di sensibilità in sensibilità, sviluppate le meditazioni aniconiche dell’arte e che offrono il merito di dare allo spettatore la sequenza di nomi noti accanto ad altri meno conosciuti e persino voce a vere e proprie riscoperte e rivelazioni che hanno agito nell’ambito dell’astrazione e di ogni sua più distinta declinazione e sfumatura.

Astratte. Donne e astrazione in Italia 1930-2000, veduta della mostra, Villa Olmo, Como Foto Bettina Musatti

Materiali, forme, colori, idee e pensieri si alternano in un dialogo avvincente e circostanziato. È una mostra che parla con la voce della consapevolezza e della coscienza storica, reggendo perfettamente la sua narrazione espositiva.
La mostra si chiude alle soglie del nuovo millennio secondo una scelta intenzionale che ha portato la curatrice ad escludere le artiste della nuova generazione che operano nel primo ventennio degli anni duemila, la stessa Di Raddo ha motivato (giustamente) questa scelta affermando che “oggi le cose sono cambiate e per fortuna si parla di arte senza alcun bisogno di specificarne il genere”.

ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000
a cura Elena Di Raddo
organizzazione Comune di Como
disponibile app per approfondire le opere in mostra e seguire itinerari sull’architettura razionalista in città
appendice in Pinacoteca Civica con un’opera di Nanda Vigo
catalogo bilingue edito da Antiga Edizioni a cura di Elena Di Raddo con testi e saggi critici di Elena Di Raddo, Cristina Casero e Ginevra Addis

Artiste: Carla Accardi, Luisa Albertini, Carla Badiali, Marion Baruch, Irma Blank, Gabriella Benedini, Mirella Bentivoglio, Renata Boero, Alessandra Bonelli, Alice Cattaneo, Cordelia Cattaneo, Giannina Censi, Chung Eun-Mo, Sonia Costantini, Dadamaino, Betty Danon, Paola Di Bello, Elisabetta Di Maggio, Lia Drei, Nathalie du Pasquier, Fernanda Fedi, Franca Ghitti, Maria Lai, Luisa Lambri, Bice Lazzari, Nataly Maier, Carmengloria Morales, Maria Morganti, Lucia Pescador, Claudia Peill, Tilde Poli, Carla Prina, Carol Rama, Regina (Regina Cassolo Bracchi), Mirella Saluzzo, Fausta Squatriti, Eva Sørensen, Grazia Varisco, Nanda Vigo

19 marzo – 19 maggio 2022

Villa Olmo
Via Cantoni 1, Como

Orari: tutti i giorni 10.00-18.00, chiuso il lunedì
Ingresso intero €7.00; ridotto €5.00 (gruppi minimo 15 persone, ragazzi 6-18 anni, over 70); gratuito bambini under 6, disabili con accompagnatore, 1 insegnante ogni 15 studenti, soci ICOM, giornalisti e guide turistiche con tesserino; Family pass €12.00 per due adulti e due ragazzi 6-18 anni; biglietto cumulativo €12.00 (acquistabile nelle tre sedi) accesso a Villa Olmo, Pinacoteca civica, Tempio Voltiano

Info: +39 031 576169
astratte@comune.como.it
www.comune.como.it
www.astrattecomo.it

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