BOLOGNA |MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | 10 giugno 2021 ore 18.00-20.00
Intervista ad ASCANIO CELESTINI di Tommaso Evangelista
L’Istituzione Bologna Musei ospita Ascanio Celestini negli spazi espositivi del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – che si fanno teatro della sua ricerca per la creazione di un possibile “Museo Pasolini”. Giovedì 10 giugno 2021 tra le ore 18.00 e le 20.00 l’artista conduce una speciale visita guidata del Mambo in tre repliche, attraverso i microfoni della web radio NEU Radio. La narrazione di Ascanio, in versione speaker radiofonico e inviato speciale dalle sale espositive, cerca di rispondere alla domanda: “cosa dovremmo vedere nel Museo Pasolini?”. Con questo progetto di Mismaonda, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo e NEU Radio, realizzato nell’ambito di Bologna Estate 2021 e preliminare ad uno spettacolo e a un documentario, si vuole percorrere la strada della suggestione che ha ispirato Celestini: entrare all’interno di un museo per immaginare cosa dovrebbe contenere uno spazio espositivo dedicato a Pier Paolo Pasolini. Una specie di museo nel museo, o un museo delle memorie, capace di narrare – e la figura di Pasolini da questo punto di vista offre infiniti spunti – l’immaginario di uno dei più significativi poeti e intellettuali italiani del Novecento. La forza della parola o la suggestione di un’immagine, il Neorealismo della sua prima produzione o il forte simbolismo dei suoi ultimi lavori, aprono a collegamenti e visioni trasversali e soprattutto ad uno spazio mentale, fatto di distanze, oggetti e memorie, adatto a narrare, per sottrazione, la dimensione più visiva dell’artista.
Come nasce questa idea e che rapporto si può creare tra arte e lessico civile?
Ho debuttato con uno spettacolo, a novembre, dal titolo Museo Pasolini. L’idea è: se ci fosse un museo Pasolini quali gli oggetti materiali e immateriali potremmo esporre, mettendomi anche dal punto di vista dello spettatore. Il fruitore quale l’oggetto vorrebbe vedere o quale potrebbe valere il viaggio, come se andassi al Museo Van Gogh o al Louvre per la Gioconda? La questione è questa quindi: quale oggetto debbo cercare e inserire nello spazio? L’opera, quindi, può essere qualsiasi cosa: un oggetto introvabile, una forma, la prima poesia che scrisse a sette anni per sua madre. Ecco, questa poesia racconta qualcosa, non è possibile trovarla ma la si può ricostruire con i ricordi, con quello che ha scritto la madre nel suo libro -Susanna ha scritto un libro e Pasolini non lo sapeva. Con tutto ciò possiamo costruire una narrazione e il narratore dello spettacolo sarà una sorta di guida all’interno di un immaginario museo utopico. In questo momento tali appunti servono per cercare questo oggetto, ma cercare anche quale oggetto cercare, ovvero riflettere sul senso della ricerca. Oggi sono a Bologna e uno di questi oggetti sarà una strada, duecento metri di strada romana, quella che percorrono Mamma Roma e il figlio mentre vanno nella loro casa nova.
Sono dell’idea che Pasolini, per quanto amante della storia dell’arte, come fece per la cartellonistica stradale in Uccellacci e uccellini, nel suo museo avrebbe inserito artisti di strada, sconosciuti, borderline, outsider. Che opere cerchi nel museo?
Vero. Pasolini nel documentario La forma della città ci dice che chiunque potrebbe difendere un’opera d’arte famosa. Nessuno prenderebbe in giro la Divina Commedia, però la poesia di un ragazzino delle elementari chi la difende, oppure il ricordo di una persona, la storia particolare che un individuo racconta sempre, chi la difende, ovvero chi difende queste piccole cose? Un museo, per quanto immaginario, potrebbe bastare?
La forza della parola, quasi fisica, più che in alti scrittori in Pasolini diventa materia che plasma tanto che potremmo mettere in piedi un museo fatto solo di citazioni, per quanto queste frasi sono pesanti come macigni. Che parole di Pasolini sceglieresti per il tuo museo?
Per esempio, c’è una parola che lui ascolta nel lontano 1947 da un suo vicino di casa a Casarsa. Questa parola è “rosata”, che significa rugiada, e pensa subito che questa parola possa essere poetica, non so per quale motivo. Questa parola non è mai stata scritta in una poesia e lui identifica, vede in questo vocabolo, il senso, il perché debba scrivere poesie, e così si mette a scrivere poesie in dialetto, peraltro in una lingua friulana che non è la sua né della madre, il cui friulano è veneto, in un friulano dell’altro lato del Tagliamento. Questa parola che non è mai stata usata per scrivere le poesie è, quindi, già poetica, perché è diversa, concreta, accorcia le distanze tra la parola e la cosa. Nel significato, è questo lo dicono i linguisti, la parola è un segno grafico-sonoro mentre le cose sono le cose e il senso mette insieme tutto ciò. Le parole, in Pasolini, accorciano la distanza e ciò si farà più evidente quando farà cinema perché nel cinema questo intervallo si fa brevissimo: inquadro una sedia e vedo una sedia, vedo un segno che per lo spettatore è già significato, e così lui arriva a dire, sommessamente, che c’è una semiotica della realtà, che la realtà significa a prescindere che qualcuno la racconti o la inquadri. In questo museo in una delle prime teche collocherei la parola “rosata”.
Ultima domanda legandoci proprio al cinema: cosa sono le nuvole?
Già, cosa sono? Una volta mia madre mi disse che aveva visto una cosa ma non si ricordava cosa, diceva fosse una cosa bella. Mia madre aveva l’Alzheimer e aveva visto il tramonto dalla finestra di casa sua in borgata, quindi neanche un gran che, come tramonto, un semplice tramonto romano su un prato, però ecco, il punto è che ci sono delle persone, o dei contesti, nei quali le cose sono semplicemente quelle che sono senza bisogno che qualcuno le vada a raccontare. Le nuvole per quei due personaggi – Totò e Ninetto – sono questa cosa qui. Loro impersonano dei pupi, delle marionette, che cercano di interpretare dei personaggi ma ad un certo punto non ce la fanno perché è più forte la loro umanità, nonostante siano dei pupazzi, e quindi smettono di seguire il copione finendo abbandonati in una discarica. Che cosa sono le nuvole? Noi tendiamo a dire che sono un fenomeno fisico, una fotografia, una ripresa filmica, la parola nuvola, e invece per il poeta sono altro e il suo lavoro è quanto più efficace quanto più riesce a mostrarle per quel che realmente sono. E tutto ciò per Pasolini era possibile nella poesia più che nella prosa, perché è nella poesia che si può fare un salto, logico o illogico, e accorciare le distanze tra oggetti e significati. Nel mio museo immaginario mi piacerebbe lavorare su queste distanze.
Appunti per una visita guidata al Museo Pasolini di e con Ascanio Celestini
diretta radiofonica live dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in onda su NEU Radio
nell’ambito di Bologna Estate 2021
un progetto Mismaonda
giovedì 10 giugno 2021 ore 18.00 – 20.00
Per il pubblico è possibile seguire Appunti per una visita guidata al Museo Pasolini con Ascanio Celestini attraverso il proprio device sia in presenza dalle sale espositive (posti limitati prenotazione consigliata) oppure a distanza senza limitazioni.
Modalità in presenza:
per partecipare dal MAMbo è vivamente consigliata la prenotazione acquisendo un biglietto gratuito, nella fascia oraria a partire dalle h 17.45 di giovedì 10 giugno, per la collezione permanente MAMbo (al link) oppure per la mostra di Aldo Giannotti Safe and Sound (al link). Eventuali posti non prenotati saranno acquistabili direttamente alle casse fino a esaurimento.
Per rispettare i limiti di capienza secondo le norme anti Covid-19 la permanenza consentita all’interno delle sale sarà di massimo 1 ora.
Modalità a distanza:
attraverso l’app di NEU Radio, scaricabile dal sito www.neuradio.it, dalle ore 18.00 alle ore 20.00.
Per entrambe le modalità la fruizione è libera e potrà essere effettuata attraverso il proprio device. Nell’arco delle due ore di trasmissione Ascanio Celestini farà diverse repliche live.
Sarà necessario:
– essere muniti di uno smartphone con connessione dati e auricolari;
– aver scaricato l’app di NEU Radio e sintonizzarsi per ascoltare in diretta Ascanio Celestini a partire dalle ore 18.00;
– indossare la mascherina e mantenere la distanza di almeno 1 metro tra le persone se in presenza al museo;
– non creare situazioni di assembramento all’interno degli spazi museali;
– non rimanere nelle sale del MAMbo per più di un’ora a partire dall’orario di prenotazione.
Informazioni sulle modalità di partecipazione:
info@mismaonda.eu
SMS / Whatsapp +39 349 761 9232
Informazioni generali:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496611
info@mambo-bologna.org
www.mambo-bologna.org