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VERONA | Veronafiere | 11 – 13 ottobre 2024

La diciannovesima edizione di ArtVerona ha chiuso ieri, domenica 13 ottobre, con un lascito di tantissimi premi assegnati nella tre giorni fieristica. A seguire un riepilogo mentre la fiera veronese guarda già al futuro annunciando che la prossima direzione artistica di ArtVerona sarà individuata da una commissione selezionatrice attraverso un bando che verrà pubblicato nei prossimi giorni.
Torniamo ai Premi, ecco il quadro completo:

È Mats Bergquist con l’opera in bronzo Scala (2024), esposta allo stand di Atipografia, Arzignano (VI), il vincitore del Premio Icona 2024, nominato dai giurati Patrizia Nuzzo, Curatrice Responsabile Collezione Galleria d’Arte Moderna A. Forti e da Matteo Galbiati, giornalista. Icona è lo storico premio di ArtVerona dedicato al riconoscimento di un’opera significativa all’interno del panorama dell’arte contemporanea, quest’anno sostenuto da VILLA PISANI BONETTI ARTE, Famiglia Bonetti per Icona. L’opera scelta ha ispirato alla giuria la seguente suggestione: “Il quesito sul mistero del buio – nero assoluto – del famoso “quadrato” pare adesso svelarsi: si doveva solo raggiungerlo. Una semplice scala appoggiata lo ha reso un varco, una soglia che dipana infinite interrogazioni e infinite altre torna a porne. Uno spazio di transito tra noi e un altrove dove tutto è e sarà possibile. Grazie a una scala per salire o scendere.”

Premio Icona ArtVerona 2024, Mats Bergquist, Scala, 2024, bronzo 215 x 12 x 30 cm. Foto: Giuseppe Marinelli

Per il premio Zenato Academy per la fotografia under40 la scelta della giuria composta da Nadia Zenato, Luca Panaro direttore artistico di Zenato Academy, e dal critico d’arte Alberto Fiz è caduta su due opere di Dario Picariello presentato da Labs Contemporary Art, Bologna: Come se fosse tempo (2022) e Tienimi prima che me ne vada (2024).
Le due opere sono state scelte per avere sintetizzato l’aspetto sperimentale con quello manuale, utilizzando la fotografia d’archivio come strumento per una narrazione rinnovata che contempla un interesse verso le tradizioni popolari e vernacolari. Le immagini si arricchiscono di frasi e cancellazioni provenienti da pagine di libri selezionati dall’artista, arricchite di fili dorati con lo scopo di indagare il tema dell’identità. I lavori hanno una componente installativa dove la dimensione temporale si integra con quella spaziale. Il Premio Zenato Academy conferma in occasione di ArtVerona la volontà di valorizzare e di promuovere i giovani artisti di maggiore talento che si esprimono attraverso il linguaggio fotografico.

Il Sustainable Art Prize, uno dei progetti di ArtVerona a supporto delle tematiche di sostenibilità, è vinto dall’artista Giacomo Segantin presentato da Artopia Gallery, Milano. Questa la motivazione della giuria composta da Matteo Nicolini, Università di Verona, Elena Semenzin, Università Ca’ Foscari Venezia, Federica Stevanin, Università di Padova, Gabriele Lorenzoni, curatore presso la Galleria Civica di Trento / Mart e responsabile di ADAC (Archivio Documentazione Artisti Contemporanei). “La poetica di Giacomo Segantin e in particolare la proposta progettuale avanzata nell’ambito della candidatura al premio Sustainable Art Prize prendono le mosse da una riflessione profonda teorica sui temi della sostenibilità e in particolare del ripensamento del rapporto con la natura, il materiale organico e la dimensione urbana. La sua pratica si avvale di numerose medialità, fra cui la fotografia, l’installazione, il frottage. Tali tecniche si prestano in maniera particolare all’applicazione a momenti laboratoriali e partecipativi rivolti a studentesse e studenti, anche in relazione agli spazi universitari e urbani.
La giuria ha particolarmente apprezzato la capacità dell’artista di conservare nell’opera la memoria della spazialità, nonché l’impiego di tecniche di raccolta di materiali da rigenerare nelle opere mediante pratiche di raccolta urbana nell’ambito di una circolarità collaborativa.
L’artista manifesta alla commissione una particolare condivisione dei principi alla base degli obiettivi 11 e 12 dell’Agenda 2030.

È Claire Lindner presentata da MAAB Gallery, Milano-Padova la vincitrice del Premio StARTup presieduto da Nico Sgarzi, Beatrice Benedetti, curatrice indipendente, autrice e giornalista, e Matteo Zauli, direttore del Museo Carlo Zauli di Faenza.
“Il lavoro dell’artista francese Claire Lindner richiama il filone storico di metamorfismo surrealista derivato da Jean Arp, rimando che sta nutrendo anche parte dell’ultima stagione di scultura contemporanea a livello internazionale. Gli elementi naturali, composti di materia organica e minerali, vengono sublimati da Lindner a partire dalla scelta di elementi che fonde organismi marini, gorgoni, foglie d’acanto e ali d’uccello, in una ricerca di liberazione dalla condizione contingente e caduca verso un’essenzialità più spirituale. Ci sono scarti nella qualità del colore, nella superficie, nella morfologia sinuosa e fluttuante che distanziano dalla mera imitazione naturale, per elevare queste manifestazioni dalla loro primordialità all’eternità”.

È l’artista Dionysis Saraji, presentato da Labs Contemporary Art, Bologna, il vincitore del Premio Casarini Due Torri Hotel scelto dalla una giuria composta da Stefano Coletto, curatore della Fondazione Bevilacqua La Masa, Erminia Di Biase, collezionista, Giovanni Paolo, presidente Gruppo Duetorrihotels, Franco Vanetti, general manager Gruppo Duetorrihotels e Silvano De Rosa direttore del Due Torri Hotel, Verona. I giurati hanno elogiato l’originale intensità e sensibilità con cui l’artista ha reinterpretato iconografie di altre culture, quali quella greca e persiana, partendo dalla sua storia familiare. Nell’opera i simboli ricorrenti, come il serpente, il gatto, il minotauro e il delfino sono ripensati in una complessità di significati assolutamente contemporanea. Inoltre, l’artista, nonostante la giovane età, ha dimostrato una grande capacità di usare un materiale complesso come la ceramica che richiede perizia, conoscenza e cura, ricollegandosi ad una tradizione di alto artigianato del nostro Paese.

Laura Omacini, Portrait I, 2024, grafite su carta, 25×15,2 cm. Courtesy Marignana Arte. Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 40, ArtVerona 2024

È Laura Omacini l’artista vincitrice del Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 40, promosso dall’Associazione culturale artMacs e dal Comune di Montecchio Emilia in partnership con ArtVerona.
A selezionare la vincitrice, rappresenta dalla Galleria Marignana Arte di Venezia una giuria composta da Omar Galliani, artista e membro dell’Associazione culturale artMacs, Fausto Torelli, Sindaco del Comune di Montecchio Emilia, Elena Pontiggia, critica e storica dell’arte, Daniela Ferrari, curatrice e conservatrice presso il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e Nicola Verlato, artista. “Nel lavoro di Laura Omacini si riscontrano tutte le possibilità che lo strumento del disegno offre ancora oggi nell’espressione contemporanea, in continuità con il passato e il suo portato tradizionale, anche dal punto di vista tecnico, innovato da un’interpretazione matura che riesce a trasmettere visioni profonde. Nella sua opera si coglie l’attenzione al dettaglio, al margine, alla stratificazione dello sguardo sul mondo e su un’interiorità capace di catturare l’osservatore, dando luogo a una riflessione complessa”.

Per Art&TheCity proseguono le mostre Mario Merz. Il numero è un animale vivente alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti nata in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino e visitabile fino al 30 marzo 2025; TOMORROWS – A Land of Water nelle storiche sale di Castel San Pietro promossa da Fondazione Cariverona; domani in programma due appuntamenti di Attraverso Veronetta, il format a cura di Maria Marinelli in collaborazione con il Comune di Verona, seconda edizione del percorso attraverso i palazzi storici di Via Venti Settembre che quest’anno farà tappa anche al Bastione delle Maddalene, baluardo del sistema difensivo austriaco che fa parte della cinta magistrale di Verona e LIVES! lo spettacolo ideato da Nicolas Ballario e dal musicista Rodrigo D’Erasmo in programma sabato 12 ottobre alle 22.30 alle Gallerie Mercatali, che insieme a Valeria Sturba, porteranno sul palco il racconto della vita di un grande protagonista dell’arte contemporanea mixato in parole e musica: Jeff Koons. Tutte le iniziative di Art&TheCity sono presenti sul sito www.artverona.it

È stato assegnato oggi il Premio A Disposizione, nato nel 2018 dal fondo acquisizione di Veronafiere per l’arte con il quale si vuole ribadire l’importanza di ArtVerona come manifestazione centrale nel progetto di avvicinamento tra arte, cultura e impresa all’interno del portafoglio delle sue principali iniziative fieristiche. Le opere vincitrici, scelte dalla commissione composta da Romano Artoni, vicepresidente di Veronafiere S.p.A., Armando Branchini, docente di Gestione Industrie Culturali e Creative, e Barbara Minetto, direttore generale di Magis S.p.A. sono: Beatrice Gelmetti, Pensieri verticali 5 (2024) presentata in fiera da mbg, marinabastianellogallery di Venezia; Deborah Hirsch, PLANT (Iris antilibanotica), Native to Syrian Arab Republic Critically Endangered (2023), presentata da Il Chiostro Arte & Archivi, Saronno (VA); Federico Lanaro, Beat (2024) presentata da Studio Raffaelli, Trento; Silvia Negrini, Bilocale (2018) presentata da Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Daniel Rodriguez Collazo, Giardino III (Ex casa GIL, Roma), IV (Casa del Mutilato, Palermo), V (Scuola Raffaello Sanzio, Trento), VI (Danteum, progetto) (2024), presentata da Isolo17 Gallery, Verona; Giuseppe Vassallo, Sedimentarea (2024), presentata da Ceravento, Pescara.

Beatrice Gelmetti, Pensieri Verticali 5, Premio A disposizione, ArtVerona 2024

Romano Artoni, vice presidente di Veronafiere, ha dichiarato: “Veronafiere, attraverso ArtVerona ha scelto di valorizzare alcune delle tematiche più attuali in questo momento storico, dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale alla parità di genere, come portatrici di innovazione non solo nel campo dell’arte, ma anche in quello dell’impresa”.

È stato assegnato all’artista Vuk Ćosić rappresentato da MLZ Art Dep, Trieste il Premio Montani Tesei per l’opera ASCIImoes (2007). La giuria, presieduta dalla sua promotrice Virginia Montani Tesei, Katia Da Ros, membro onorario del premio, Daniela Archiutti, direttore creativo di Veneta Cucine e collezionista e Paola Magni Powers, collezionista, “ha attribuito questo premio riconoscendo nei lavori la risoluzione della net art attraverso un gigantesco atto di consapevolezza di uno dei suoi principali esponenti. Un lavoro in forte continuità con gli artisti premiati durante le precedenti edizioni di un premio ormai alla sua quinta iterazione. Un ritratto di famiglia, simbolo del calore umano e della forza della memoria, espresso attraverso un linguaggio digitale divenuto a sua volta sinonimo della perdita dei valori della condivisione tipici di questa fase digitale dell’antropocene. Il manifesto esistenziale della trasformazione da utopia a distopia.”

È Paolo Cavinato con l’opera Solaris 5 (2024) presentata da The Flat – Massimo Carasi, Milano, a vincere il Premio A Collection, che anche quest’anno sceglie ArtVerona come riferimento per il proprio premio annuale. A Collection offre al vincitore la possibilità di disegnare un arazzo e di assistere alle fasi della produzione. A realizzare il lavoro sarà il maestro tessitore Giovanni Bonotto, che attraverso uno scambio con l’artista costruirà l’identità visiva dell’opera. Ad assegnare il premio è stata una giuria composta da Giovanni Bonotto, presidente di A Collection, Chiara Casarin, curatrice di A Collection, e Stefano Beraldo, AD di Oviesse con la seguente motivazione: “la commissione ha apprezzato il linguaggio e la resa estetica dell’opera dalla quale traspare la ricerca sulla tridimensionalità dello spazio costruito. Questo aspetto si rende particolarmente interessante per la realizzazione di un arazzo contemporaneo con approccio sperimentale”.

La giuria del Premio MZ costruzioni, presieduta da Antonio Zito, imprenditore e collezionista, Rossella Farinotti, critica d’arte contemporanea, curatrice e giornalista e Stefano Volpato, responsabile dell’organizzazione delle mostre e delle collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, ha scelto per l’acquisizione l’opera La natura è all’interno (2024) di Sabrina Casadei presentata da Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta, “per la straordinaria capacità tecnica dell’artista di far dialogare la forza della materia a la raffinatezza del linguaggio visivo, in una sorprendente stratificazione di tempi diversi, che danno vita a un paesaggio in evoluzione”.

Premio The Bank, Chiara Calore, Blue Dream (2024), in fiera con Galleria Giovanni Bonelli

Il Premio Fondazione THE BANK per la pittura contemporanea è stato assegnato ex aequo agli artisti Chiara Calore, Alessandro Giannì e Davide Quartucci, rappresentati in fiera rispettivamente da Galleria Giovanni Bonelli, Milano, Pietrasanta, Canneto sull’Oglio, Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta e Boccanera Gallery, Trento, Milano. Così si è espressa la giuria composta da Antonio Menon, presidente della Fondazione e ideatore del premio, Domenico De Chirico, curatore indipendente, Francesca Guerisoli, direttrice artistica di Fondazione La Rocca, Fondazione Pietro e Alberto Rossini e del Museo Diffuso di Lentate sul Seveso, Giuliana Benassi, storica dell’arte e curatrice e Cesare Biasini Selvaggi, curatore indipendente e giornalista pubblicista: “la scelta di conferire il premio a tre artisti, anziché ad uno, nasce da uno sguardo sulla ricerca pittorica figurativo più ampio – lo stesso che caratterizza quella della Fondazione – che abbraccia un atteggiamento iconografico legato alla storia pittorica del passato italiana ed europea, tuttavia trattata dagli artisti attraverso la lente più alterata e multidirezionale propria del contemporaneo. Chiara Calore viene premiata per l’attitudine ad elaborare il genere del ritratto in maniera originale e allo stesso tempo consapevole dell’iconografia classica. Alessandro Giannì per una ricerca pittorica che, attraverso la tecnologia, unisce passato e presente. Davide Quartucci per la capacità di restituire un immaginario grottesco eppure profondamente identitario”.

Premio The Bank, Davide Quartucci, Ritratto di un cieco (2024), in fiera con Boccanera Gallery

Per il Premio Ideo Pantaleoni dedicato alla memoria e all’opera dell’artista, la giuria composta da Paolo Berra, erede, fondatore dell’Archivio e del premio, Luigi Cavadini, presidente dell’archivio Pantaleoni, e Cris Nulli, collezionista e digital advisor, all’unanimità ha selezionato l’opera Untitled (2024) del duo ReschWilleit proposta dalla Galerie Bernd Kugler di Innsbruck – Austria per innovazione della tecnica pittorica, cromatismi e soggetto: “l’opera rivela un lavoro di ricerca che si avvale di tecniche avanzate e che si affida a valori cromatici generatori di atmosfere e di profondità suggestive. Gli inserti a ricamo costituiscono un ulteriore elemento di valorizzazione della composizione. La giovane età dei due artisti lascia presagire esiti di assoluto interesse”.

Il Premio ArteMuseo, alla sua terza edizione e a cura di Elena Forin, insieme alla GAM Achille Forti di Verona, ospite fissa di ogni edizione del Premio, vede quest’anno la partecipazione del Museo Nazionale della Montagna di Torino e di The Drawing Hall di Grassobbio (BG).

La GAM Achille Forti conferisce il premio ArteMuseo all’artista Ivano Troisi per l’opera Nel vento (luce), 2022, presentata in fiera da Boccanera Gallery, Trento, Milano. La motivazione espressa da Patrizia Nuzzo, Responsabile della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona è la seguente: “Ivano Troisi astrae dalla natura informazioni e tracce che affina e declina in sintesi, unificazioni del molteplice operate dalla coscienza. L’artista attinge a un archivio di forme, nato dall’analisi dei processi di trasformazione e mutazione, per la realizzazione di lavori incentrati sul mondo naturale e sulle relazioni antropiche che instauriamo con esso. In uno scambio equivalente, materiali tratti dall’ambiente, tradotti con sapiente consapevolezza tecnica, restituiscono l’energia e l’essenza della creazione artistica”.

Ivano Troisi, Nel vento (luce), 2022, Premio ArteMuseo, GAM, Verona, opera presentata in fiera da Boccanera Gallery

The Drawing Hall assegna il Premio ArteMuseo a Giuseppe Stampone per le opere Icona con pavone, 2021 e J. Beuys la natura delle cose, 2022 proposte da Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano-Lucca, per il suo significativo contributo ad un medium che, in Italia, è ancora sottovalutato: il disegno. “Stampone ha posto il disegno al centro della sua ricerca sin dai primi anni 2000 sviluppandolo in più direzioni, dal foglio all’installazione, dall’intervento sul tessuto sociale e sul territorio sino alla performance” ha commentato Andrea Mastrovito, artista e socio fondatore di The Drawing Hall. “Il suo intero percorso artistico sposa appieno il pensiero fondativo di The Drawing Hall: il disegno alla base di tutto. Una menzione speciale va, per la grande qualità delle opere esposte, a Mattia Barbieri presentato da Rizzuto Gallery, Palermo- Düsseldorf e Davide Serpetti presentato dalla Galleria Giovanni Bonelli, Milano-Canneto sull’Oglio (MN).

Il Museo Nazionale della Montagna assegna il premio ArteMuseo a The Cool Couple presentati da MLZ Art Dep, Trieste. Queste le motivazioni dei giurati Daniela Berta e Andrea Lerda, rispettivamente Direttrice e Curatore del Museo Nazionale della Montagna di Torino: “La pratica del collettivo, caratterizzata da una forte capacità di rielaborazione dei codici visivi e linguistici, da un approccio sperimentale e transdisciplinare legato a una ricerca solida e leggibile, è estremamente sintonica con la visione di un’istituzione storica, proiettata verso l’esplorazione di nuovi immaginari legati all’universo della montagna. Il carattere stratificato ed expanded, che caratterizza l’opera O.L.G.A. (2024) esposta in fiera, ha ispirato l’ipotesi di una collaborazione coraggiosa con gli spazi del Museo”.

Il premio Display che Veronafiere promuove con l’intenzione di destinare un riconoscimento a tre gallerie che hanno presentato in fiera opere e artisti di alto livello qualitativo, presentando un allestimento innovativo del proprio spazio espositivo, selezionate da una giuria composta da Cristiana Collu, Luca Lo Pinto, Nicolas Gitton e Pierre Alexandre Mateos, del programma Visiting Curators, a cura di Maria Chiara Valacchi, sono: Frittelli Arte Contemporanea, Firenze (padiglione 12): “per aver saputo ottimamente miscelare un consistente numero di artisti tra arte contemporanea a moderna e per l’attenzione alla cura e alla coerenza installativa proposta su ogni parete; inoltre, particolare interesse, ha suscitato la qualità stessa di tutte le opere selezionate, tra le quali emergono quelle dell’artista Paolo Masi”. La Galleria Susanna Occhipinti, Ragusa (Innova e Curated by): “per aver proposto un progetto dal layout chiaro, nel quale le opere dei tre artisti presentati, nonostante le differenze di genere e medium, si dispongono in perfetto equilibrio tra di loro; inoltre in qualità di apprezzamento e incoraggiamento per aver avviato un percorso di arte emergente in un territorio fuori dai sistemi abituali dell’arte”. Art of this Century, Milano (padiglione 11) “per l’attenzione suscitata dalla scelta e l’allestimento dell’opera di Michele Zaza e per come, con un certo effetto sorpresa, all’interno dello spazio espositivo siano state organizzate come una serie di piccole personali di differenti autori, tra fotografia e altre opere del XX secolo, mantenendo costantemente una linea installativa dal design molto pulito”.

Il Premio Marval Collection, che sostiene il sistema dell’arte contemporanea attraverso un intenso programma di acquisizioni, viene invece conferito all’artista Tracey Snelling per l’opera Flaghouse Room #2 (2016) presentata da La Città Project, Verona. La giuria, composta dai promotori Marco Curina e Valeria Schäfer, ha spiegato con queste parole le motivazioni della scelta: “quest’anno per ArtVerona abbiamo deciso di premiare una artista americana che lega cinema, fotografia e immagini Internet mischiando il tutto, rappresentando gli ambienti di chi li vive quotidianamente. L’opera di questa artista americana rappresenta uno sguardo voyeristico sul presente delle nostre vite e sulla dimensione privata del nostro esistere. Le sue architetture raccontano gli interni, gli oggetti, la solitudine trasfigurante dell’individuo contemporaneo. Ogni sua opera include video, fotografia e suono per creare un’esperienza umana oltre che estetica”.

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