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VERONAFIERE | VERONA | 11 – 13 OTTOBRE 2024

di NICOLETTA BIGLIETTI

Una piattaforma di scambio tesa a promuovere e valorizzare il sistema dell’arte italiana con progetti site-specific, premi e format in grado di connettere il mondo del collezionismo, la ricerca artistica e il tessuto imprenditoriale e professionale. È così che si delinea la nuova edizione di ArtVerona, che dall’11 al 13 ottobre 2024 animerà i padiglioni 11 e 12 di Veronafiere.

Diretta per il quinto anno consecutivo da Stefano Raimondi – e con la vicedirezione artistica di Elena Forin – questa diciannovesima edizione si porrà come obiettivo quello di rinsaldare la sua “storica” identità attraverso il coinvolgimento di numerose gallerie, la commissione di grandi opere ad artisti nazionali e internazionali, la partecipazione di fondazioni, archivi e studi d’artista e il rafforzamento del dialogo permeabile con la città e con i collezionisti.
Un ripartire, dunque, dalle proprie specificità per puntare a mantenere elevato nel tempo il livello qualitativo dei progetti collaterali, dei premi assegnati e delle gallerie espositrici.

ArtVerona 2023. Foto Resmes.it

Tra i format che saranno presenti in questa 19. edizione, quello definito più spettacolare ed iconico è il Red Carpet realizzato da Ugo Rondinone, artista che restituisce una meditazione pungente sulla natura e sulla condizione umana, costruendo un vocabolario formale-organico che fonde una verità di tradizioni scultoree e pittoriche: per Artverona 2024 l’artista proporrà un’opera dal titolo Rainbow Brik Road, un tappeto che unendo due forze contraddittorie – quella dell’arcobaleno, simbolo di apertura e pace, a quella del mattone, simbolo di chiusura e limitazione – ne generà una terza, omonima del titolo bell’opera, che si configurerà quale fondamento simbolico per tutti i diritti LGBTQIA+.

Ugo Rondinone, installation view We are poems, Palais an der Oper, Munich, 2011. Foto Stefan Altenburger

Negli spazi della fiera verrà anche presentato un focus sulla ricerca di uno degli artisti più lirici ed evocativi della contemporaneità, Fabio Mauri: nell’ambito del format Habitat – che da tre anni a Veronafiere indaga il rapporto tra lo spazio, il pubblico e l’opera, e ove quest’ultima diventa uno “spazio da abitare” – sarà allestita per la prima volta la collezione completa degli Zerbini, manufatti artistici in cui il fruitore sarà invitato ad attraversare la superficie di un tappeto sul quale l’artista ha “bucato” pensieri, parole e riflessioni. Un “immergersi” fisico e concettuale nel significato, nel concetto e nella parola che l’artista ha deciso di rendere indissolubilmente insito nell’opera.
Habitat è nato da un’idea di Stefano Raimondi, attuale direttore di ArtVerona, con l’obiettivo di approfondire quella specifica ricerca che è maturata in Italia con Lucio Fontana e che si è sviluppata poi, con traiettorie diverse e originali, in opere che devono essere viste e vissute. Ambienti – o meglio Habitat – che vanno esperiti, perché è attraverso lo studio dello spazio artistico che trova compimento il processo di partecipazione immersiva del visitatore.

Habitat di Fabio Mauri, veduta degli Zerbini. Foto Claudio Abate

Ed è proprio sulla base di tali concetti, e del successo della prima edizione dedicata a Giulio Paolini, che prosegue la collaborazione tra ArtVerona e i Musei Civici di Verona – GAM che ospiteranno in Galleria D’arte Moderna Achille Forti le opere di Mario Merz, artista che ha fatto del concetto dell’abitare il perno centrale della sua poetica.

Per il 2024 si rinnova anche il Tomorrows UniCredit residency and production award, prestigioso premio sostenuto da Unicredit, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferre, e ideato, organizzato e promosso da Urbs Picta con la collaborazione di Fondazione Cariverona; l’invito è a proporre progetti di ricerca transdisciplinare – in collaborazione con scienziati, antropologi o esperti di ecologia e sostenibilità – che stimolino la ricerca di soluzioni creative e non convenzionali rispetto alle attuali problematiche ambientali, economiche e sociali.

Tomorrows. Ph. Nicolò Lucchi

Inoltre, in addizione al fondo di acquisizione A Disposizione promosso da Veronafiere – e il già citato TOMORROWS UNICREDIT residence and roduction awars – nell’edizione 2024 si riconfermano ben 12 premi – il Premio A Collection, il Premio Montani Tesei, il Premio Casarini DueTorri Hotel, il Premio MZ Costruzioni, il Premio Massimiliano Galliani per il Disegno Under40, il Sustainable Art Prize, il Premio ArteMuseo, il Premio Icona sostenuto dalla Fondazione Coppola di Vicenza, il Marval Collection Award, stARTup promosso dal collezionista Nico Sgarzi, il Premio Fondazione The Bank per la pittura contemporanea e il Premio Displayvolti a supportare le gallerie espositrici e gli artisti rappresentati.

Tra i numerosi format previsti per ArtVerona si collocano Visiting Curators, un programma di ospitalità per figure operanti in ambito artistico/curatoriale che saranno coinvolte nell’ambito di indagine volte all’individuazione di nuove ricerche artistiche e di stand espositivi, e Standchat un progetto che racchiude una serie di dialoghi a tre voci tra il curatore, Saverio Verini, e gli artisti e galleristi presenti ad ArtVerona; infine LAB di Giulia Floris è un progetto è dedicato alle residenze d’artista e alle progettualità no profit.

Una manifestazione che si prospetta, dunque, artisticamente pregevole e attenta al contesto in cui si innesta, con un programma culturale pensato e creato in collaborazione con le principali istituzioni pubbliche e private teso a rinsaldare il legame con le imprese, le istituzioni e l’intero tessuto cittadino.


ARTVERONA

11 -13 ottobre 2024

Veronafiere

Info: http://www.artverona.it

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