MONTALCINO (SI) | Tenuta Castelgiocondo| Dal 22 giugno 2023
di NICOLETTA BIGLIETTI
Il legame tra la Toscana, il vino, l’arte e la cultura italiana è sempre stato un punto cardine di Artisti per Frescobaldi, linea di interventi d’arte contemporanea nata nel 2012 da un’idea di Tiziana Frescobaldi (nel ruolo di direttore) che è affiancata dalla curatela del critico d’arte Ludovico Pratesi: il progetto si radica nella ferma convinzione che l’arte abbia da sempre la capacità di rappresentare e cambiare il presente, ispirando le nuove generazioni.
Così, sulla scia della tradizione plurisecolare di mecenatismo della famiglia Frescobaldi, la sesta edizione del progetto ha accolto in sé una “trasformazione”: da premio è passato a vera e propria committenza d’artista. Dopo alcuni sopralluoghi e la scelta dell’ubicazione ottimale, Daniela De Lorenzo e Massimo Bartolini hanno realizzato delle opere site specific, profondamente in relazione con il territorio e che – seppur in modo diverso – parlano di vino, paesaggio e sogni.
Sogni come quello di trasformare un vigneto – che già di per sé presenta un andamento “marino” – nella sede perfetta in cui collocare un elemento spiazzante, una polena: Rosa sirena è il titolo dell’opera di Bartolini, prima scultura figurativa dell’artista che trova collocazione nel Vigneto Vergena, parte della tenuta Frescobaldi.
La polena, da sempre considerata “elemento devozionale” per eccellenza dei marinai, è colei che “sfidando i flutti proteggeva velieri”: un “oggetto” di sacrificio, esattamente come le rose che – collocate in testa ai filari con la funzione di “sentinella” – permettono alla vite di sopravvivere.
Il legame tra opera e la vigna è ulteriormente suggellato dalla coda della sirena, che avvolgendosi al vigneto ne rappresenta un prolungamento: con lo sguardo rivolto verso il mare e un’espressione pensosa, Rosa sirena è realizzata in legno di rovere, materiale che – nella specificità delle botti – accoglierà l’uva durante il processo di trasformazione in vino; un processo in cui la “metamorfosi” è essenziale.
Il concetto di “vino come metamorfosi”, racchiusa in un Sogno sottile alchemico e misterioso, è stato espresso dall’opera di Daniela De Lorenzo presso il castello di Castelgiocondo.
Opera unica, ma divisa in tre elementi che – dislocati nella zona d’accoglienza – narrano le diverse fasi di produzione del vino: la fermentazione, intesa come vibrazione del mosto, è espressa in una figura di cui si coglie l’anelito all’oscillazione; il momento di passaggio da mosto a vino, ovvero quando gli zuccheri si trasformano in alcol e in prodotti volatili, è rappresentato da una scultura che si eleva verso l’alto; per giungere infine all’affinamento, tempo in cui il vino (e dunque anche la scultura) nonostante sia riposto in posizione orizzontale non è dormiente, bensì attivo, in quanto “conscio” della necessità di effettuare un processo interno per poter giungere alla posizione verticale.
Le opere entrano in relazione con il paesaggio: da qui la scelta di mantenere delle dimensioni inferiori rispetto alla statuaria tradizionale, permettendo alle figure di innestarsi con delicatezza tra la vegetazione del Castello. Trasporre il concetto di vino in arte, sia come sogno da realizzare che come Sogno sottile è stato espresso da imperanti e minute presenze, che recano in sé la meraviglia della trasformazione.
Una trasformazione tanto affine all’ambito vinicolo, quanto all’animo umano.
Daniela De Lorenzo e Massimo Bartolini. Artisti per Frescobaldi 2023
ideato da Tiziana Frescobaldi
a cura di Ludovico Pratesi
Dal 22 giugno 2023
Tenuta Castelgiocondo
Montalcino (SI)
Info: www.artistiperfrescobaldi.it