TORINO | Oval – Lingotto Fiere | 4 – 6 novembre 2022
Intervista a LUIGI FASSI di Matteo Galbiati*
Sta per aprire al pubblico Artissima, venerdì 4 novembre, la 29. edizione della fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino. Un’altra esperienza per le fiere d’arte italiane sta arrivando e noi, dopo l’ampio approfondimento dedicato a “L’autunno caldo delle fiere…”, che trovate sul numero #119 di Espoarte, vi aspettiamo a Torino per incontrarvi, ancora una volta, al nostro stand dove non troverete pile di riviste accatastate ma persone con voglia di confrontarsi. Ci vediamo lì ma iniziamo a condividere le riflessioni frutto dei dialoghi che Matteo Galbiati ha intrattenuto, nelle scorse settimane, con alcuni dei direttori di fiere italiani protagonisti della scena autunnale tra arte e mercato.
Oggi passiamo la parola al neo direttore Luigi Fassi che, per la prima vola, è alla direzione della fiera torinese che si espande in città con tre progetti curati su invito e una mostra: So will your voice vibrate, tre interventi sonori che animeranno aree dedicate della GAM, del MAO e di Palazzo Madama e molto, molto altro…
Dopo il difficile periodo degli ultimi anni e la crisi generale attuale, quale destino si profila per le fiere? Come possono tornare ad essere di stimolo al mercato, motore culturale, occasione di scambio e incontro anche per un pubblico più allargato? Come evolvono?
Tutti questi elementi sono essenziali a una fiera e riassumibili, per quanto riguarda il mercato, nella capacità di stimolare e, al tempo stesso, tutelare l’interesse del collezionismo. Per una fiera come Artissima, che da sempre orienta il proprio lavoro con le gallerie secondo una logica di scouting, si aggiunge la volontà di guardare al di là dell’attimo presente, intercettando, in anticipo, quanto nel futuro sarà più difficile acquisire. Penso al caso di artisti come Anne Imhof e Cyprien Gaillard le cui opere, agli esordi del loro percorso, sono state presentate ad Artissima con dei valori economici molto accessibili e oggi inimmaginabili.
Alla luce di questo, che ruolo spetta al direttore della fiera? Con quale impostazione e/o visione “personale” vuole definire il suo mandato?
Una fiera deve necessariamente saper nutrire una specifica identità, trovando carattere e voce. La crescente polarizzazione delle fiere, determinata dall’espansione dei grandi conglomerati attivi su più continenti, dischiude delle opportunità preziose a fiere più indipendenti e a gallerie più giovani se si sa offrire un menù molto articolato, facendo convergere differenti esigenze: quella del collezionista alla ricerca del nuovo senza finalità immediatamente speculative, del curatore con necessità di aggiornarsi e del direttore di museo sulla cui agenda vi è la costruzione del programma espositivo del prossimo biennio della sua istituzione. Senza dimenticare l’attenzione focalizzata al network territoriale, ovvero la capacità della fiera di stimolare cooperazioni con le istituzioni del territorio e dar vita a progetti espositivi, committenze ad artisti e progettualità non effimere che possano produrre conoscenza, anche oltre i giorni fieristici. Tutto questo è ciò che Artissima vuole continuare a offrire nel 2022 e nei prossimi anni, con un’attenzione massima nei confronti delle gallerie, che sono i veri azionisti della fiera.
Cosa caratterizza l’identità della Fiera che dirige? Quali sono i suoi punti di forza?
Artissima tiene in armonia sinergica tra loro la sua anima commerciale e la sua identità culturale, costruendo per le gallerie internazionali – che sono numericamente in predominanza – un atterraggio morbido e privilegiato nel sistema museale e istituzionale italiano, grazie a una molteplicità di contatti, mentre le gallerie italiane trovano a Torino un affaccio concreto sulla scena internazionale, in ragione della presenza qualificata e importante di collezionisti e curatori che privilegiano la fiera come appuntamento fisso nelle loro agende annuali di viaggio.
Nel ringraziare per la sua nomina ha sottolineato come “vitalità, innovazione e sguardo rivolto al futuro” siano i punti cardine di Artissima. Alla luce di questo, come intende orientare il suo mandato e che veste avrà la prima edizione da lei diretta? Cosa ci aspetta?
Artissima è un motore di internalizzazione artistica a servizio di Torino e dell’Italia e l’edizione del 2022, assieme a quelle degli anni prossimi, continuerà a perseguire l’obiettivo di presentare produzioni artistiche contemporanee aggiornate e di grande qualità. L’aspettativa è che visitare Artissima e Torino a novembre diventi un’esperienza trasformativa, così come dettato dal tema che abbiamo scelto quest’anno, un viaggio nell’ignoto dell’arte da cui trarre nuove rivelazioni, desideri e motivazioni di cambiamento.
* Intervista tratta da Espoarte #119 “L’autunno caldo delle fiere. Parola ai Direttori” all’interno della Speciale Fiere, a cura di Matteo Galbiati.
Acquista la tua copia qui: https://www.espoarte.net/shop/shop/espoarte-119/
ARTISSIMA – Internazionale d’Arte Contemporanea
OVAL Lingotto Fiere
via Giacomo Mattè Trucco 70, Torino
Orari: Preview giovedì 3 novembre 2022 ore 15.00–20.00 (su invito)
Apertura al pubblico: 4-5 novembre 2022 12.00–20.00 6 novembre 2022 11.00–19.00
Info: +39 011 19744106
info@artissima.it
www.artissima.art