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AOSTA | Museo Archeologico Regionale | 19 giugno – 20 ottobre 2024

di TOMMASO EVANGELISTA

Dal 19 giugno al 20 ottobre 2024, il Museo Archeologico Regionale di Aosta ospita la mostra Artenumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo, un’esposizione dal tema innovativo che esplora l’utilizzo del numero nell’arte degli ultimi sessant’anni. Promossa dall’Assessorato Beni e attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta, curata da Angela Madesani e prodotta da Nomos Edizioni, la mostra raccoglie oltre settanta opere di artisti italiani e internazionali, offrendo uno sguardo trasversale su linguaggi, tematiche e pensieri in cui il numero diviene centrale per la riflessione artistica e l’osservazione.

I numeri, spesso percepiti come freddi e astratti strumenti di misura, sono qui presentati come potenti veicoli di significato, capaci di connettere l’esperienza umana con le strutture fondamentali della vita: non solo quindi intesi come una mera convenzione, bensì come segni che rimandano ad altro, intrinsecamente legati alla nostra esistenza, portatori di una forte componente estetica.
La mostra si articola in cinque sezioni, ciascuna dedicata a un diverso rapporto tra il numero e altri aspetti dell’arte e della vita.

Elena Modorati, 9 giorni, 2020, carta, filo di cotone, china, 50×70 cm, Courtesy Elena Modorati – © Francesca Piovesan, Courtesy Gaggenau Cramum

La sezione Numero e Tempo presenta opere che esplorano la relazione tra il numero e la durata, con contributi significativi di artisti concettuali come On Kawara, le cui opere esistenziali si muovono tra il personale e il collettivo, Luca Pancrazzi che con 24 ore su 24 omaggia la pratica quotidiana del disegno, e Elena Modorati la quale offre opere raffinate legate alla dimensione temporale. Di Alighiero Boetti sono presenti arazzi, calendari e cartoline, mentre Franco Vimercati e Roman Opalka interrogano la misurazione del tempo. Le fotografie di Carlo Valsecchi e l’opera di Daniela Comani Sono stata io. Diario 1900-1999 completano questa riflessione temporale.

Piero Manzoni, Linea m 15,81, settembre 1959, inchiostro su carta, tubo di cartone, 31 × ø 5,5 cm, Courtesy Fondazione Piero Manzoni, Milano – © Fondazione Piero Manzoni, Milano. Ph. Agostino Osio

Nella sezione Numero e Narrazione il numero diviene strumento di racconto e relazione.
Piero Manzoni con la sua Linea invita il pubblico ad accettare una convenzione spaziale-artistica, mentre Elisabeth Scherffig e Antoni Tàpies utilizzano il numero per raccontare storie personali e collettive. Joseph Kosuth dedica la sua opera Five Fives (to Donald Judd) a un altro grande artista, in ottica descrittivo-simbolica, mentre Pietro Bologna e Peter Dreher esplorano il numero in chiave intima e quotidiana. Paolo Pessarelli e Edward Kienholz, infine, riflettono sulla società contemporanea attraverso il linguaggio numerico.

Andrea “Bobo” Marescalchi, ghiaccio on the rocks, 2008, inchiostro su tela, 120 × 104 cm, Courtesy Archivio Andrea Marescalchi – © Archivio Andrea Marescalchi

La sezione Numero e Spazio indaga la relazione tra numero e l’ambiente, documentando opere performative come Per un otto coricato di Cioni Carpi. Andrea “Bobo” Marescalchi presenta lavori matematici e simbolici, mentre Ed Ruscha con Twentysix Gasoline Stations documenta un viaggio che diviene un’opera concettuale.

Vincenzo Merola, 231 Dice Rolls and 1 Fixed Line, 2019, penna a sfera su carta, 30×30 cm, Courtesy Vincenzo Merola – © Vincenzo Merola

Numero, Segno e Immagine spazia dalle opere pop di Ugo Nespolo alla fotografia di Luigi Ghirri, fino alle sculture raffinate di Robert Tiemann e le carte di Hanne Darboven. Mimmo Iacopino e Vincenzo Merola esplorano il numero in chiave giocosa e casuale. Quella di Vincenzo Merola è una ricerca, invece, sulla casualità e sull’accidentalità delle combinazioni.

Vincenzo Agnetti, assioma “Quando i numeri si elevano a concetti le parole costruiscono i numeri”, 1972, bachelite incisa e dipinta, 80×80 cm, Courtesy Archivio Vincenzo Agnetti – © Archivio Vincenzo Agnetti

Nell’ultima sezione Numero e Aritmetica il numero è esaminato nella sua relazione con la matematica e l’analisi. Bernar Venet e Mel Bochner interrogano le intersezioni tra linguaggio e matematica, mentre Laura Grisi, Mario Merz e Vincenzo Agnetti esplorano la sequenza di Fibonacci e altre riflessioni matematiche. Beatrice Pasquali conclude la mostra con una riflessione sull’ars combinatoria.

Ugo Nespolo, 840, 1987, tappeto annodato, atelier d’arte tessile Elio Palmisano, Italia / Tapis noué, atelier d’art textile Elio Palmisano, Italie, 250×175 cm, Courtesy Galleria Moshe Tabibnia, Milano – © Ugo Nespolo, by SIAE 2024

Artenumero offre un percorso espositivo che attraversa la storia dell’arte dal XX secolo a oggi, evidenziando come il numero sia stato un elemento fondante e versatile nell’opera di molti artisti. Questa mostra rappresenta un’occasione importante per riflettere sul ruolo dei numeri nella vita quotidiana e nella pratica artistica, offrendo visioni che spaziano dal ludico al drammatico, dal personale al collettivo. Un viaggio immaginifico che invita il pubblico a scoprire la bellezza e la complessità del numero nell’arte contemporanea.

Artenumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo

19 giugno – 20 ottobre 202401

Museo Archeologico Regionale
Piazza Roncas 12, Aosta 

Orari: tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00

Info: +39 0165 275902
www.regione.vda.it

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