LORETO APRUTINO (PE) | Fondazione No Man’s Land | il resoconto
di MIRIAM DI FRANCESCO
Una nuova installazione site-specific si radica sul terreno scosceso della Fondazione No Man’s Land, in provincia di Pescara, cingendo il tronco di un noce. Come un’asta di una bandiera che sventola in aria, l’installazione Al vento di Michelangelo Lupone con Licia Galizia evoca i ritmi della natura senza nazionalismi da brandire se non quello di una “terra di tutti” e di una condizione che lega ogni cosa alla vita.
Con l’inaugurazione dell’installazione si è dato avvio, lo scorso 14 settembre, alla seconda edizione di una rassegna che unisce arte, musica e poesia nel museo a cielo aperto ideato da Yona Friedman. Nel corso degli anni, hanno preso parte al progetto di interventi site-specific: Alvin Curran (2017), Gianfranco Baruchello (2018), Jimmie Durham (2019), Alberto Garutti (2020), Donatella Spaziani (2020), Fabrice Hyber (2021), Leonid Tishkov (2022), Honoré d’O (2022), Gülsün Karamustafa (2023).
“Arrivando a No Man’s Land – afferma Mario Pieroni, Presidente della Fondazione – siamo accolti da una targa posata sul prato di Alberto Garutti: Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora. Ecco, abbiamo scelto di essere qui in questo luogo aperto a tutti, giorno e notte, senza padroni né controlli di videocamere o altro genere. Solo parole e musica che si intrecciano con i suoni della natura e con gli uccelli che volano liberi nel cielo”.
Il concetto che pervade No Man’s Land e il paesaggio circostante sono stati lo stimolo fondante per l’installazione “a quattro mani” del compositore e Direttore artistico del Centro Ricerche Musicali CRM di Roma, Lupone, con la pratica scultorea di Galizia. Osservando segni e andamenti dei tronchi e delle cortecce degli alberi che raccontano i momenti della loro crescita, gli artisti si sono ispirati ai tipici sostegni che si affiancano all’albero per facilitarne il corretto sviluppo nel tempo. Due steli verticali, più uno orizzontale allo scopo di sorreggere la struttura, accompagnano il visitatore ad attivare il complesso sistema musicale e tattile nel dialogo intimo e discreto con l’albero e la natura circostante. Ogni visitatore può interagire con l’opera e produrre suoni suggeriti dall’ambiente, come nel caso del vento tra le foglie, che vengono ogni volta rigenerati e diversificati.
Elemento distintivo di Cantiere Aperto è la proposta multidisciplinare che abbraccia, oltre all’arte contemporanea, la performance della musica e poesia in un’alternanza di più momenti sul giardino della Fondazione. Musicisti e poeti, invitati a esibirsi, sono collegati dall’apertura verso un mondo in continua trasformazione nell’incessante movimento dello spazio. In questo modo, i circa quaranta moduli abitativi realizzati in passato da Yona Friedman, con il supporto di Jean-Baptiste Decavèle, danno vita ad una piccola comunità cittadina, come immaginata da Friedman per essere rifugio per tutti. Filippo Balestra, poeta, scrittore e performer genovese; Gaia Mobilij, cantante e compositrice poliedrica; i Linbo (Filippo Rabottini ed Elia Notarandrea); Jonida Prifti con una ricerca che spazia dalla poesia sonora e musica alle arti visive; Gipsy Rufina con l’anima da musicista itinerante; Ana Spasic attraverso l’omaggio a Ennio Flaiano e Gennaro Spinelli, tra i più noti violinisti Rom, hanno tradotto l’obiettivo di No Man’s Land di essere punto di riferimento per i cambiamenti etici e sociali. Cantiere Aperto, infatti, rappresenta una delle attività di promozione e valorizzazione del pensiero di Yona Friedman promossa dalla Fondazione che, nel giugno di quest’anno, ha ospitato Un abecedario partecipativo di Giuseppe Stampone – in collaborazione con Officine Keller di Napoli – in linea con i progetti dedicati alla didattica grazie alla fitta rete di partnership con le scuole, Università e Accademie.
Cantiere Aperto – II edizione
a cura di Zerynthia – Associazione per l’Arte Contemporanea OdV
con la collaborazione di Aware – Bellezza Resistente
Sabato 14 settembre 2024
Fondazione No Man’s Land
Loreto Aprutino – Contrada Rotacesta (PE)