Abbazia di Rosazzo, Manzano (UD) | 20 settembre 2014
Intervista a ELDA FELLUGA di Livia Savorelli
Arte ed enologia e scienza ed architettura si incontrano nelle colline intorno all’Abbazia di Rosazzo, a Manzano (UD) per celebrare la lunga vita di uno dei patriarchi dell’enologia friulana – Livio Felluga – che ha compiuto, il 1 settembre, 100 anni. Questo importante traguardo ha segnato una serie di festeggiamenti che l’Azienda Livio Felluga – nelle persone dei figli Elda, Maurizio, Andrea e Filippo – ha ideato per segnare indelebilmente, nella “carta geografica” emblema dell’azienda, il legame tra passato e futuro, che si rinnovano attraverso gli strumenti della creatività e dell’arte: l’inaugurazione del Vigne Museum – una grande Iconostasi, struttura architettonica opera simbolo di Yona Friedman, collocata tra i vigneti e elemento di interazione con la natura e il paesaggio – la presentazione di 100, vino in edizione limitata appositamente creato e dedicato a Livio Felluga, e un convegno con ospiti internazionali, dal titolo “Arte e Impresa a tutela del paesaggio rurale” che si terrà il 20 settembre all’Abbazia di Rosazzo. Abbiamo rivolto qualche domanda a Elda Felluga, nei trepidanti giorni prima di quest’importante appuntamento…
Il primo settembre suo padre, Livio Felluga, ha compiuto 100 anni. Un traguardo molto importante che fa sempre pensare in termini di bilanci… Secondo lei quali sono state le condizioni che hanno reso possibile il raggiungimento di un tale livello di eccellenza dell’Azienda Livio Felluga?
Sicuramente ci sono diversi fattori ma il punto di partenza è che papà ha creduto nel suo sogno e ha avuto il coraggio e la determinazione di farlo diventare realtà. Far risorgere alla fine degli anni cinquanta la collina, quando il mondo contadino si riversava verso la città e le fabbriche. Un visionario che ha saputo vedere oltre e che ha intuito quanto la terra fosse importante per poter ottenere la qualità di un prodotto. Come ha sempre affermato “la qualità di un vino si fa prima in campagna e poi in cantina”. Un principio che è alla base della filosofia aziendale. Dai primi 23 ettari collinari a Rosazzo agli attuali 160 tra Collio e Colli Orientali. Nascono i vini di grande eccellenza come il Terre Alte, l’Illivio, il Sossò, l’Abbazia di Rosazzo. L’importanza di far conoscere questo vino fuori dal proprio territorio allargando gli orizzonti commerciali. Aver saputo realizzare quell’inconfondibile etichetta “la carta geografica” che ancora oggi, dopo oltre cinquant’anni, ci contraddistingue nel mondo. La passione che è riuscito a trasmettere a noi figli – oltre a me, Maurizio, Andrea, Filippo – che siamo il suo presente ed il suo futuro.
Analizzando l’esperienza di altre realtà vitivinicole nazionali, il legame tra Vino e Arte Contemporanea si sta sempre più rafforzando. Secondo lei, dove possiamo rintracciare le motivazioni di questo privilegiato connubio?
Vino e Arte: un connubio perfetto. Espressione di creatività, ricerca di nuovi linguaggi.
Arte, scienza ed architettura sono gli “ingredienti” chiamati all’appello per i festeggiamenti, con un grande evento che si terrà il 20 settembre nell’Abbazia di Rosazzo. Quali saranno gli appuntamenti di questa giornata? Parliamo del convegno dal titolo “Arte e Impresa a tutela del paesaggio rurale”…
Una fusione di diverse discipline per parlare di un argomento oggi molto sentito e di grande importanza: la tutela del paesaggio come patrimonio comune. Al convegno che si svolgerà nell’Abbazia di Rosazzo, poco distante dal Vigne Museum, interverranno illustri ospiti fra cui: Lorenzo Benedetti (direttore de Appel Arts Centre di Amsterdam); Jean-Baptiste Decavèle (artista, autore del Vigne Museum insieme a Yona Friedman); Stefano Mancuso (neurobiologo vegetale); Mauro Pascolini (geografo e professore all’Università di Udine dove è direttore del Dipartimento di Scienze umane), Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier (RAM radioartemobile), Adriana Polveroni (Direttrice di Exibart, curatrice indipendente e autrice di diversi saggi). Durante il convegno verrà mostrato un estratto del video reportage “Livio Felluga 100” di Luigi Vitale.
Come nasce l’idea del Vigne Museum di Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle with D/A/C…. e la collaborazione con RAM radioartemobile e, nello specifico, del progetto DAC (Denominazione Artistica Condivisa)?
Il Vigne Museum è un omaggio a nostro padre e al suo importante percorso di vita. È il nostro regalo. Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle hanno saputo interpretare e realizzare questo nostro desiderio. Un’opera architettonica e artistica integrata nel paesaggio, un museo all’aperto dedicato alla vite e al vino, collocata sulla collina dove mio padre amava soffermarsi e guardare i suoi vigneti e spaziare lo sguardo sul paesaggio circostante.
La tradizione e la modernità si fondono insieme lasciando che la Natura stessa determini il divenire dell’opera che nel mutare delle stagioni assumerà diversi cambiamenti. Non è quindi un’opera statica ma è sempre in “movimento”, proiettata nel futuro come è sempre stato nostro padre.
Ad accompagnarci in questo progetto la collaborazione con RAM radioartemobile, Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier che attraverso il progetto D/A/C, Denominazione Artistica Condivisa, diventato addirittura marchio registrato, uniscono imprenditori ed artisti per la condivisione di progetti per le aziende. Un’inversione di tendenza, qui gli artisti diventano “sponsor di idee”.
A coronamento anche un nuovo vino in edizione limitata, chiamato appunto 100? Quali le caratteristiche di questo vino?
100 è un Rosazzo 2013 prodotto in 400 magnum numerate (idealmente 100 a figlio dedicate a papà). Friulano, Pinot bianco, Sauvignon e un piccolo contributo di Malvasia ne fanno un vino potente, raffinato ed elegante.
100 è un vino pregiato, nato per un evento unico e speciale. Auguri papà!
Convegno “Arte e Impresa a tutela del paesaggio rurale”
a cura di Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier di RAM radioartemobile
parte integrante del progetto DAC (Denominazione Artistica Condivisa)
Abbazia di Rosazzo e sue colline, Manzano (UD)
20 settembre 2014
dalle ore 10 alle ore 13, aperto al pubblico
Info: www.liviofelluga.it