MILANO | E-Space E13 Alcova | 5-12 giugno 2022
Non solo decorazione, ma anche l’impronta e la responsabilità di essere un progetto di alto profilo culturale. Secondo questo principio Wall&decò e AtemporaryStudio hanno voluto proporre, per la Milano Design Week 2022, la nuova edizione del progetto CARTEditon, che fa dialogare e confrontare l’arte contemporanea e con il wallcovering proponendo collezioni di progetti d’artista che si sviluppano proprio su carte da parati.
Su idea e curatela di Giovanna Felluga sono sette le firme dei protagonisti della scena artistica del presente che si sono misurati con questo progetto, avanzando soluzioni inedite per l’abitare contemporaneo.
Wall&decò Editions raccoglie, infatti, capsule collection create con i protagonisti di prestigio del mondo del design, del lifestyle, della moda e dell’arte e proprio con CARTEdition si vuole pensare alla carta da parati al di là del semplice elemento decorativo, perché è un vero e proprio strumento artistico, concepito come estensione possibile e valida della ricerca del suo autore in un ambito non scontato e completamente diverso dalle sue abitudini. In questo modo la carta da parati assume un valore altro e innesca un meccanismo di senso che spinge la produzione e la fruizione dell’arte in nuovi ambiti e con inedite modalità di significazione. L’oggetto “comune”, oltre al suo valore estetico, si arricchisce di un significato differente, valorizzando gli ambienti in cui si inserisce con ispirazioni impensabili prima.
Dice in questo senso Giovanna Felluga, ideatrice e curatrice del progetto:
“L’aspirazione di CARTEdition sta nella volontà di tendere ad una rigenerazione culturale e valoriale della società attraverso l’arte. In un periodo in cui la casa è stata per lungo tempo il riferimento unico delle nostre giornate la sperimentazione degli artisti apre a nuove possibilità di coabitazione con l’opera per un arricchimento della vita nelle sue manifestazioni più semplici, intime e domestiche.”
Questa progettualità ha il suo punto di forza nell’approccio curatoriale che indirizza a pensare all’opera d’arte nell’ottica del suo sviluppo “abitabile” e questo spinge gli artisti a guardare alle loro creazioni in quanto parte integrante dello spazio che le ospita, promuovendo così il gesto artistico in quanto parte essenziale della quotidianità.
CARTEditon è motivo di orgoglio per l’azienda perché è testimonianza di quanto l’unione di intenti e di visioni dell’arte e dell’impresa possano convergere verso nuove modalità di produzione e di stimoli culturali. Wall&decò si è impegnata in un percorso di apertura ai linguaggi del presente incontrando l’abilità e lo sguardo lungimirante degli artisti per instaurare con loro uno scambio costruttivo e partecipato.
Così afferma Christian Tomadini, Managing Director di Wall&decò:
“Ogni espressione artistica è germe di evoluzione virtuosa dell’umanità, alla quale Wall&decò desidera contribuire con CARTEdition. È un progetto perfettamente “incastonato” nella visione ambiziosa e lungimirante della nostra azienda.”
La collezione si amplierà di anno in anno; sarà “unlimited”, ma numerata. I progetti artistici non sono, infatti, dei pattern, ma immagini di grande formato e a tutta ampiezza (5,40×3,60 metri) per cercare un effetto immersivo, scenico e di forte impatto.
UNROLLING STORIES. When wallpaper meets art
Wall&decò con CARTEditon
su idea e a cura di Giovanna Felluga
in collaborazione con AtemporaryStudio
Artisti: Fabrice Hyber, LABINAC (collettivo fondato da Jimmie Durham, Maria Thereza Alves e Kai-Morten Vollmer con la partecipazione degli artisti/designer Jone Kvie, Elisa Strinna, Philip Modersohn), Liliana Moro, Riccardo Previdi, Francesco Simeti, Donatella Spaziani, Patrick Tuttofuoco
5-12 giugno 2022
E-Space E13 Alcova
via Simone Saint Bon 1, Milano
Info: www.wallanddeco.com
www.atempoarrystudio.com
CARTEdition la collezione 2022
Fabrice Hyber con Organic propone un’opera densa di concetti cardine del suo lavoro in cui il mondo dell’uomo e quello della natura si uniscono alla ricerca di un’equilibro, parti di uno stesso biotopo. Il soggetto raffigurato comprende un grande albero a cui l’uomo è collegato tramite il cordone ombelicale, Madre Natura che ci nutre e che dà la vita, potenza generatrice dalla quale non possiamo prescindere.
LABINAC – collettivo fondato da Jimmie Durham, Maria Thereza Alves e Kai-Morten Vollmer con la partecipazione degli artisti/designer Jone Kvie, Elisa Strinna, Philip Modersohn – è partito da schizzi realizzati da Jimmie Durham, stampe grafiche a polvere realizzate con animali di peluche trasportati su carta che trasmettono una vivida espressione delle narrazioni interiori che questo immaginario visivo rappresenta, tra comfort e sogni. Traces and Shiny Evidence unisce l’azione performativa, genesi dell’opera, alla dimensione astratta e liquida dei sogni.
Liliana Moro con Black and Birds ci apre alla dimensione del cielo con uno stormo di uccelli migratori, i gruccioni, che volano su campiture nere quale rimando alla dimensione del vuoto e dell’infinito. Un’opera che, nella sua staticità, evoca il movimento. È lo stormo che veloce si avvicina, nel silenzio quasi si sentono i battiti d’ala.
Riccardo Previdi realizza per CARTEdition un progetto dal titolo Maneki Neko. Gatti del benvenuto della tradizione giapponese, neri su sfondo bianco, si allineano in modo plastico, quasi tridimensionale per rimodellare lo spazio. L’artista ha usato in diverse opere questo simbolo per veicolare un senso di apertura e di permeabilità capace di accogliere la complessità crescente di un mondo in continua trasformazione.
Francesco Simeti si confronta nuovamente con il wallcovering per un’opera di grande intensità visiva e concettuale. Now What? ci fa immergere in un paesaggio fantastico in cui piante e fiori avvolgono lo spazio in un tripudio di vegetazione dall’aspetto invitante ma che osservata con attenzione nasconde delle anomalie. Un suadente senso estetico nasconde una lettura più profonda, più cruda, un monito alla nostra società verso la devastazione ambientale e sociale che stiamo causando e che mascheriamo dietro false apparenze.
Donatella Spaziani dà vita al progetto intitolato 1:5 attivando un processo circolare. Dall’utilizzo di antiche carte da parati assemblate insieme in un patchwork colorato approda all’opera su wallcovering. Scansionate e ingigantite per cinque volte, le antiche carte si trasformano alterando l’immagine originale in un’esplosione di figure giganti e molteplici dettagli. Sagome nere, tratte da una serie di autoscatti – cifra stilistica dell’artista – compaiono anche in questo progetto, trasposte a parete attraverso la tecnica del disegno, fluttuanti tra macroscopici fiori e particolari solitamente invisibili.
Patrick Tuttofuoco con Within Without ci porta idealmente nello spazio riassumendo in un’unica opera la dimensione cosmica a quella personale. L’artista mette in scena un gioco di contrapposizioni tra ciò che è infinitamente lontano da noi e ciò che ci è vicino, ciò che rappresenta il nostro spazio privato, intimo e domestico. Un processo di trasformazione per un’opera realizzata in versione site specific nel 2019 e ora riproposta per adattarsi in ogni contesto.