MATERA | Palazzo Viceconte | 26 luglio 2022 – 15 ottobre 2022
di ALESSIA PIETROPINTO
Una cappella gentilizia riaperta dopo oltre sessant’anni, un Palazzo del XVI-XVIII sec, una città pronta ad intessere duraturi dialoghi indirizzati a “educare” un pubblico che necessita di essere accompagnato in un percorso fatto di accidentali scoperte, inciampi culturali ed innovative modalità esperienziali.
La Fondazione SoutHeritage, nata nel 2003 con l’obiettivo di offrire – mediante diversi progetti culturali allestiti presso i luoghi emblematici della città di Matera – un recupero dell’eredità storica del territorio, presenta 3 Titoli: TO DISPLAY – meglio di una mostra c’è solo la messa in mostra | SOTTO SOTTO CONTROLLO – resistere, resistere, resistere, resistere, cedere | RIESUMAZIONI, un progetto espositivo ideato da Angelo Bianco Chiaromonte in collaborazione con Vincenzo Santarcangelo, Fabio Vito Lacertosa e Alfonso Guida e coordinato da Roberto Martino e Francesca De Michele. Tre differenti titoli, tre diverse interpretazioni, tre autori che forniscono diversificate chiavi di lettura attraverso cui giungere ad una personale ed autoriflessiva considerazione finale riguardante l’intenso percorso da compiere.
Apre la mostra una rappresentazione, databile al XVII secolo, della Vergine dolente appartenente ad un ignoto frescante meridionale, a seguire i lavori degli artisti protagonisti si alternano visivamente all’interno di uno spazio apparentemente austero, spoglio, reduce da anni di incuria e abbandono, uno spazio rivalutato, trasformato in luogo su cui grava il peso di un’importante passato, posto adesso in relazione necessaria con la realtà contemporanea. Ceal Floyer, Gino De Dominicis, Marie Lund & Nina Beier, François Morellet e il gruppo artistico General Idea (Felix Partz, Jorge Zontal, AA Bronson) sono protagonisti di questa esposizione ideata, con decisione e passione, dalla Fondazione SoutHeritage, istituzione che lotta affinché si realizzi quella necessaria crescita collettiva basata sull’osservazione partecipante e la fruizione non passiva dell’arte contemporanea.
Le opere, allestite mettendo in relazione contenuto e contenitore, invadono silenziosamente lo spazio, appropriandosene con riguardo e devozionale rispetto. Title Variable e Garbage Bag ne sono un esempio; Ceal Floyer, con queste due installazioni, cattura e possiede lo spazio con una duplice modalità: imprigionando parzialmente la sua essenza all’interno di una busta nera da rifiuti e misurandolo mediante un elastico di lunghezza variabile, metafora di un equilibrio precario, di una situazione di incertezza e ambiguità. La scelta del titolo, parte integrante dell’opera, costringe così lo spettatore ad elaborare molteplici punti di vista e a rinegoziare la propria percezione del mondo.
A seguire, una serigrafia su bandiera in nylon – appartenente al collettivo canadese General Idea – sovverte i meccanismi dell’arte mediante la raffigurazione di tre teschi neri, tre volti stilizzati che, quasi amichevolmente, accolgono il visitatore seguendolo con il loro sguardo bidimensionale. Primeggia, all’interno della cappella, un’installazione del 1986 di François Morellet: due minimali ed eminenti assi incrociate che sprigionano rigore e precisione geometrica, due imponenti tele bianche che, intersecandosi fra loro, lasciano libero spazio ad una naturale interpretazione derivante anche dall’irriverente titolo scelto dall’autore: La Brouette (La Carriola).
A chiudere la mostra, un volto ipnotico, assente, disturbante; una figura il cui riflesso si riversa sullo spettatore, un essere dalle sembianze animali dalle cui forme lineari pare trapelare un flebile sibilo inafferrabile. Volto, opera del 1985 di Gino De Dominicis, si allontana da ogni tipo di classificazione e categorizzazione artistica riaffermando quell’alone di misteriosità e indeterminatezza che hanno reso l’artista una figura indipendente e difficilmente inquadrabile all’interno del contesto artistico internazionale.
La mostra infine si presenta così: come una guida tripartita che, passo dopo passo, accoglie il visitatore “educandolo” ad una differente lettura del panorama artistico contemporaneo e facendo divenire Fondazione SoutHeritage un luogo di confronto critico, uno spazio aperto in cui strutturare ed elaborare una propria riflessione servendosi di una inconsueta interpretazione non univoca che, in modo ana-cronologico, funge da guida in un percorso pluridirezionale e auto formativo.
3 Titoli: TO DISPLAY – meglio di una mostra c’è solo la messa in mostra | SOTTO SOTTO CONTROLLO – resistere, resistere, resistere, resistere, cedere | RIESUMAZIONI
a cura di Angelo Bianco Chiaromonte
in collaborazione con Vincenzo Santarcangelo, Fabio Vito Lacertosa e Alfonso Guida
Artisti: Ceal Floyer, Gino De Dominicis, Marie Lund & Nina Beier, François Morellet, General Idea (Felix Partz, Jorge Zontal, AA Bronson)
26 luglio 2022 – 15 ottobre 2022
Fondazione SoutHeritage
Palazzo Viceconte
Via S. Potito 8, Rioni Sassi, Matera (MT)
Orari: da martedì a sabato 17.00-20.00
Info: + 39 0835 240348
info@southeritage.it
www.southeritage.it