Spazio Anna Breda
Padova
Art to Design to Art (di Elena Baldelli)
Prendiamo una galleria, facciamola collaborare con uno studio di design… magari due. Il risultato assumerà sembianze ibride dal sapore metropolitano. È quel che è successo alla storica galleria padovana Anna Breda che ha deciso di rivoluzionare la sua immagine e ampliare gli orizzonti dell’arte al mondo del design, grazie al sostegno degli studi Art&Things e Nodo design. Il nuovo motto è Art to Design to Art, ossia l’arte al design e il design all’arte; ed oltre ad arte e design, il nuovo Spazio Anna Breda si apre a mezzi creativi di ogni genere (grafica, moda, architettura…) in un continuo scambio culturale tra discipline, tutte fuse insieme negli allestimenti meticci, fruibili e funzionali al pubblico. Gli ingredienti si mescolano, ma un unico tassello fondamentale rimane ad accomunarli: l’originalità del pezzo, originale nel senso di primo esemplare prodotto – o comunque prodotto a tiratura limitata – e originale nella sua singolarità di stile…
Elena Baldelli: Com’è nata l’idea di una collaborazione tra galleria d’arte e studi di design?
Anna Breda e Arianna Sabbadin: La collaborazione è nata dalla necessità di riunire figure professionali specifiche nei diversi settori della creatività. In una società che cambia a ritmi vorticosi anche le esigenze dei consumatori sono continuamente a caccia di stimoli e di idee nuove, quindi abbiamo voluto realizzare qui a Padova un progetto di stile metropolitano che unisce, per l’appunto, esclusività nell’arte e nel design d’autore.
Qual’è il risultato?
Il risultato, a pochi giorni dall’apertura di questo “nuovo” spazio, è incentivante. Si aspettava da tempo uno spazio che accogliesse a 360 gradi forme artistiche inerenti all’arte e al design, quest’ultimo inteso sia come elemento d’arredo sia come oggettistica, con la peculiarità aggiunta di unicità del prodotto, caratteristica primaria, invece, dell’opera d’arte.
La mescolanza tra le diverse discipline si nota anche negli allestimenti dello spazio/galleria, che trae la sua particolarità dallo stretto accostamento delle opere, siano esse di designer, pittori, scultori, stilisti… Potreste parlarci del nuovo allestimento?
Il connubio tra arte e design d’autore si sposa perfettamente con l’architettura essenziale e, al tempo stesso, classica dello Spazio. L’allestimento, pertanto, nasce con assoluta naturalezza grazie all’accostamento di elementi forti e carichi di grande personalità che pur non stridono tra loro. Non è solo la scelta sapiente degli allestitori (la gallerista e i designers) a donare continuità all’allestimento, ma l’anima stessa delle opere, siano esse frutto dell’ingegno o della pura ispirazione. Fondere arte e design permette di allestire gli spazi come veri e propri ambienti dinamici e funzionali per il pubblico.
Lo Spazio Anna Breda presenta nuovi nomi provenienti, in particolar modo, dal mondo del design. Quali criteri avete adottato nella scelta dei designer? Le “tendenze” seguite dalla galleria nel corso degli ultimi anni hanno influenzato le nuove scelte?
Lo Spazio è, prima di tutto, un grande lavoro di ricerca e di selezione nel panorama mondiale di designer, architetti e creativi legati da un filo comune: gli oggetti da loro creati sono esclusivamente di fattura artigianale di altissima qualità, quindi non prodotti industrialmente; tutti gli elementi selezionati sono pezzi unici o a tiratura limitata. Oltre a questo elemento di base, i creativi rappresentano il frutto di una scelta dettata dai loro riconoscimenti nazionali ed internazionali di mercato e dall’originalità delle loro proposte. Dai tavoli Delikatessen del più celebre Massimiliano Adami sino alle Sculture domestiche del Laboratorio dell’Imperfetto, passando per l’ironia di Joe Velluto e di Vibrazioni Art-Design con i loro personalissimi arredi ricavati dai bidoni di uso industriale….
Art to Design to Art punta non solo agli addetti ai lavori, ma tenta di offrire uno spunto per collaborazioni tra artisti (di ogni genere) e imprenditori territoriali. Un modo interessante per rendere l’arte meno élitaria?
Lo Spazio si vuole proporre come punto d’incontro e di confronto non solo per gli esperti di settore e gli appassionati, ma anche per i giovani, per le persone che solo ora si accostano al mondo dell’arte e per tutti quei professionisti e imprenditori che hanno la possibilità di scoprire qui nuovi talenti in grado di rinnovare e ravvivare il panorama imprenditoriale. Reduci da un’epoca in cui il dictat è stato quello di slegarsi dai propri vincoli fisici, territoriali, figli dei non-luoghi di Marc Augé, sentiamo ora più che mai la viva necessità di ri-valorizzare il prodotto manuale e renderlo visibile oltre i confini strettamente locali….
Verso quali vie si muove lo spazio Anna Breda?
Continuando in quest’ottica, abbiamo in previsione un calendario di importanti mostre personali di giovani artisti promossi sul territorio nazionale, intervallate da incontri, workshop, letture e serate a tema, in collaborazione con professionisti e amatori di ogni forma d’arte. Le iniziative che proponiamo, nello stesso tempo, mirano a possibili collaborazioni con Enti istituzionali e Spazi complementari quali Showroom e realtà imprenditoriali. Lo Spazio Anna Breda è un contenitore di Arte e Creatività in continua evoluzione che vuole offrire emozioni a chiunque, anche a chi, casualmente, si trovi a passare davanti alla vetrina… basta che sia interessato a capire.
Lo spazio in breve:
Art to Design to Art
Spazio Anna Breda
Via S. Francesco 35, Padova
Info: +39 049 8774401
www.spazioannabreda.com
In alto:
Vedute interne dello Spazio Anna Breda
In centro:
Alberto Dassasso, Vibrazioni Art-Design, “Dora”
In basso, da sinistra:
Vedute interne dello Spazio Anna Breda
Laboratorio Imperfetto, “Lucilla”