CELLE LIGURE (SV) | Palmieri Contemporary | Fino al 7 giugno 2024
di TOMMASO EVANGELISTA
Nel panorama dell’arte contemporanea, le residenze artistiche rappresentano una preziosa occasione di scambio, crescita e sperimentazione per gli artisti. Il progetto “Appuntamento con l’artista” curato da Paolo Palmieri e Maria Antonietta Collu, ha recentemente visto protagoniste due figure femminili di spicco: Annika Ström e Monika Romstein. Queste due artiste, sebbene apparentemente distanti per stile e approccio estetico, hanno condiviso un periodo di residenza che ha messo in luce il potenziale sinergico tra diverse visioni.
La pubblicazione (Vanillaedizioni) – che raccoglie le conversazioni tra tutte le figure coinvolte nel progetto, curate da Francesca Di Giorgio – evidenzia le relazioni e le ricerche trasversali, tra linguaggio lucido e surreale e sarà presentata al pubblico durante il finissage della mostra, venerdì 7 giugno, da Palmieri Contemporary a Celle Ligure (SV).
Annika Ström, nata nel 1964 in Svezia, è conosciuta principalmente per opere basate su testi, performance e video. Il suo lavoro è caratterizzato da una forte carica comunicativa e ironica, che utilizza per esplorare le dinamiche sociali e personali. Ström si è affermata nel panorama internazionale grazie alla capacità di condensare in poche lettere messaggi complessi e spesso ambigui. Durante la residenza a Celle Ligure, l’artista ha continuato a sviluppare la sua pratica delle grandi scritte su tela: opere come Excuse Me I Am Sorry (2008), già parte della collezione Palmieri, sono emblematiche della sua estetica. In tali composizioni le frasi sembrano sospese nel loro significato, oscillando tra il serio e il faceto colpendo l’osservatore.
Pensieri come One day maybe e I Think about it evocano una varietà di emozioni e stati d’animo, dalla speranza all’incertezza, invitando lo spettatore a riflettere sul proprio ruolo nel mondo in quanto l’artista crede che le frasi quotidiane siano intrinsecamente politiche e non creino divisioni. Visivamente, i suoi testi spesso presentano lettere con gocciolature, suggerendo un atto umano imperfetto; tale scelta, derivata da un errore iniziale nella colorazione, è diventata un tratto distintivo dei suoi lavori.
Ström utilizza un carattere tipografico semplice, che considera accessibile a tutti, e gioca con colori freddi e acidi, lavorando per tentativi, come nell’ossessione di ritrovare un senso e una logica nel testo.
Dall’altra parte, Monika Romstein, artista tedesca con una lunga esperienza alle spalle, porta un approccio completamente diverso. Romstein, che ha conosciuto Palmieri attraverso i social, affascina con i suoi dipinti onirici e surreali: le sue opere sono caratterizzate da una pennellata delicata in contrapposizione a colori audaci, da atmosfere rarefatte che ricordano i sospesi paesaggi di Munch o le crude e ironiche realtà di Goya.
I dipinti raffigurano spesso scene enigmatiche e personaggi in situazioni surreali, evocando un senso di ambiguità e introspezione in quanto il suo approccio alla pittura è elastico e spontaneo. Non segue un metodo prestabilito, preferendo lasciarsi guidare dall’ispirazione del momento. Romstein è nota per iniziare le sue sessioni di pittura senza aspettative precise, permettendo che il processo creativo si sviluppi in modo organico e senza restrizioni: tale metodo le permette di adattarsi e trovare soluzioni che meglio si armonizzano al dipinto in corso, cercando di mantenere un equilibrio tra controllo e casualità.
La sua capacità di riempire lo spazio senza appesantirlo, utilizzando contorni appena accennati, conferisce ai suoi lavori una qualità eterea e quasi meditativa. Durante la residenza, l’artista ha prodotto opere che rispecchiano il paesaggio e l’atmosfera del luogo. Ad esempio Deiphobes prophecy (2023) combina elementi mitologici con una tavolozza autunnale, creando una scena che è allo stesso tempo familiare e misteriosa.
Nonostante le differenze, le opere di Ström e Romstein hanno trovato un terreno comune nella residenza ligure. Il loro incontro ha portato a una reciproca influenza, visibile nei colori e nelle atmosfere delle rispettive creazioni. Se Ström ha mantenuto la sua incisività testuale, le sue scritte hanno trovato nuova vita in un contesto che dialogava con i paesaggi surreali di Romstein. Quest’ultima, invece, ha forse trovato nell’energia di Ström una spinta verso una maggiore sperimentazione cromatica e compositiva.
Le due artiste hanno trascorso molto tempo insieme, condividendo non solo lo spazio di lavoro ma anche esperienze personali e professionali, oltre alla storia dei luoghi; ciò ha permesso loro di creare un legame che si riflette nelle opere prodotte. Monika, ad esempio, ha realizzato A Sky with no clouds ispirata dal crollo del ponte Morandi di Genova, un evento che ha lasciato una forte impressione su di lei durante una visita alla città.
L’esperienza della residenza ha dimostrato come due visioni artistiche apparentemente diverse possono arricchirsi a vicenda attraverso il dialogo e la condivisione.
Annika Ström e Monika Romstein, con le loro ricerche, hanno creato un dialogo visivo che va oltre le parole e le immagini: il progetto “Appuntamento con l’artista” ha così confermato il suo valore quale piattaforma di incontro e crescita, offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare trasversali dialoghi, enigmatici incontri.
APPUNTAMENTO CON L’ARTISTA #5
Monika Romstein | Annika Ström
1 dicembre 2023 – 7 giugno 2024
Finissage venerdì 7 giugno 2024 dalle ore 18.00 con presentazione volume Vanillaedizioni.
Rsvp: info@palmiericontemporary.com
Palmieri Contemporary
Via Milano 47, Celle Ligure (SV)
Info: +39 349 85 02 711
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