MODENA | La Galleria BPER Banca | 16 settembre 2022 – 5 febbraio 2023
di MATTEO GALBIATI
Solo recentemente si sta avendo – al di là di una mera questione di mercato e commerciale, che si interessa, però, alle sole questioni economiche e di investimento – una sempre maggiore attenzione critica all’opera di Antonio Ligabue (1899-1965), con una revisione di studi e analisi che hanno permesso di raffinare la consapevolezza pittorica di questo artista che, certo, non merita di essere circoscritto al retorico accostamento a Van Gogh, né di essere imbrigliato nella più superficiale naïveté del suo linguaggio pittorico visto come derivato e legato alla sua “follia”. I recenti, numerosi e frequenti, progetti espositivi che hanno avuto per protagonista l’artista di Gualtieri, hanno reso merito al suo lavoro, alla complessità dei suoi contenuti, alla sensibilità del suo sguardo e alle connessioni con le esperienze condotte in vita (e che lo hanno profondamente segnato) restituendo identità e onore, coerenza e rispetto, all’espressività del suo immaginario figurale.
La frequenza di lettura delle sue opere, strettamente connesse al suo tribolato e doloroso percorso esistenziale, consegna, infatti, allo sguardo del pubblico questa intensità emotiva e rafforza l’empatia umana rivolta all’artista. Ecco allora che il risarcimento più importante lo si tributa, non solo alla sua identità artistico-estetica, ma soprattutto alla sua virtù di uomo.
In questo senso e secondo questa linea interpretativa, la ricca, puntuale, ma non esagerata per ridondanza, raccolta di capolavori, che La Galleria BPER Banca ha riunito nel suo spazio a Modena con Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona, vuole porre al centro dell’attenzione proprio la questione della dignità umana e artistica di Antonio Ligabue. Grazie alla regia curatoriale e critica (il curatore è autore di un acutissimo saggio in catalogo), esperta e sensibile, profonda e dotta, di Sandro Parmiggiani, il visitatore è accompagnato a ritrovare la speranza nell’umanità di Ligabue che, vissuto da emarginato perché vittima di giudizi e pre-giudizi, sostenuto con diffidenza da pochi, apprezzato realmente da ancor meno estimatori, in vita non ha potuto godere del riconoscimento della sua arte e la vicinanza degli altri uomini.
A Modena si fa esperienza senza retorica, così incrociamo il suo orizzonte immaginativo attraverso animali, paesaggi, persone e, su tutti, lui stesso, con i suoi numerosi e sempre diversi autoritratti; con questi lavori apprezziamo la persistente fiducia nel colore, nel pennello, nell’immagine dipinta che lo ha emancipato da una solitudine dilaniate cui è stato costretto e condannato. In questi colori, negli ambienti e nelle situazioni che ci presentano i dipinti assaporiamo sempre di più non solo la determinazione dell’artista, ma la grazia e la fiducia dell’uomo. L’affiorare della personalità intima dell’autore valorizza la sua opera di aspetti che oltrepassano il confine estetico e riportano al suo (e nostro) animo. La sua convinzione lucidamente folle è quello che oggi sorprende lo sguardo dell’osservatore contemporaneo che ha tutti gli strumenti per capire, per apprezzare, per ritrovare un senso altro che ha una sua attualità viva e reale. Si capisce che quell’uomo ha pagato il tributo più grande proprio con la sua umanità, riverberata in quella fiducia nell’arte cui rivolgiamo ora tutta la nostra ammirazione e attenzione.
Se intensissimo è il tema scelto e dichiarato fin dal titolo della mostra, un merito a questa lettura articolata e complessa va riconosciuto anche al percorso dell’allestimento, curato e seguito con attenzione dal brillante Andrea Isola, che favorisce un avvicinamento puntuale all’opera di Ligabue, seguendo quella lettura critica che lo stesso Parmiggiani ha attuato con le scelte di opere e con la profondità, come abbiamo detto, del suo testo critico. Nel piccolo scrigno della Galleria BPER Banca si genera ai nostri occhi una connessione tra le diverse opere attraverso fessurazioni nelle pareti, trasparenze, finestre, aperture che avvicinano tra loro i diversi dipinti (attenzione è rivolta anche a persone diversamente abili e bambini che riescono a vedere e osservare senza rinunce o difficoltà): lo sguardo spazia, così, continuamente sul già visto e ha modo di ripensare temi, contenuti, immagini, segni, gesti, poetica dell’artista in un flusso continuo che rigenera, stimola e ristabilisce l’analisi delle opere su diverse prospettive interpretative.
Infine va apprezzato il pregevole catalogo edito per l’occasione, un volume che, pur rispettando la consueta linea editoriale della galleria, si presenta come uno strumento di grande approfondimento non solo sulle opere, ma anche su numerosi documenti che attestano e seguono la vita dell’artista. Uno strumento destinato a vivere oltre l’occasione della mostra stessa per cui è stato editato.
Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona
a cura di Sandro Parmiggiani
allestimento Andrea Isola
si ringrazia Archivio ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia
catalogo disponibile presso la sede della mostra
16 settembre 2022 – 5 febbraio 2023
La Galleria BPER Banca
via Scudari 9, 41121 Modena
Orari: venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00; chiusura natalizia 23, 24 e 25 dicembre 2022 e 30, 31 dicembre e 1 gennaio 2023
Ingresso libero; visite guidate, gruppi e aperture straordinarie su prenotazione
Info: +39 059 2021598
lagalleria@bper.it
www.lagalleriabper.it