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BRESCIA | A+B Gallery | 5 maggio – 9 settembre 2023

di GIULIA ANDREA GEROSA

La terza personale di Tiziano Martini presso la A+B Gallery di Brescia si configura come un momento di ricognizione per la carriera dell’artista, in cui viene sancito l’inizio di una nuova fase creativa. Quest’ultima, per quanto differente, prosegue coerentemente il lavoro iniziato oltre un decennio fa da Martini; originariamente legato al mondo della figurazione, egli ne ha progressivamente preso le distanze, giungendo a quanto di più lontano non potesse immaginare: gli Infinite Paintings.

Tiziano Martini, Andreae, exhibition view, A+B Gallery, Brescia Photo Petrò_Gilberti

Gli Infinite Paintings sono il risultato di un processo sfaccettato, mentale e tecnico, quale la pittura indiretta. Come anticipato, l’artista si è gradualmente distaccato dalla figurazione e, di conseguenza, dal rapporto empatico con la superficie della tela. Martini ha volontariamente raffreddato questa relazione, storicamente simbiotica fra i due attori – il pittore e la pittura –, per giungere ad un processo di sintesi prevalentemente industriale.
Tavole di MDF e vernici poliuretaniche bi-componenti, provenienti dal settore produttivo ed automobilistico, costituiscono il corpo e l’anima degli Infinite Paintings. I colori delle vernici, seppur scelti dall’artista, appaiono selezionati aleatoriamente da una macchina, data la quantità e la varietà: tinte naturali, fluo e metallizzate, sorprendentemente accostate, accumulate, sovrapposte e rimosse.

Tiziano Martini, Garage Jobs, 2023, 2 part poliurethan coatings, high solid clear coat over medium density panel, cm 220×164

È in questa fase di smerigliatura che interviene l’artista, in maniera – seppur minimamente – attiva, tramite l’azione manuale svolta sulla tavola. Egli leviga, carteggia, modifica con solventi le componenti delle vernici, le quali reagiscono in maniera imprevedibile fra loro. L’opera non è conclusa in un momento dato, preciso e calcolato, poiché si potrebbe scartavetrare sino all’infinito, cancellando completamente quanto creato sulla tavola. Da questa possibilità deriva il titolo degli Infinite Paintings, processualmente e concettualmente simili a Erased de Kooning Drawing di Robert Rauschenberg.
Questa pittura-cancellatura assume una connotazione spaziale, sia per le dimensioni delle tavole, che per lo spessore della superficie pittorica, ragion per cui potremmo rapportarla alla scultura, in particolare alla concezione michelangiolesca di essa, ossia “per via di levare”. Martini “confessa” in una conversazione con Roberto Lacarbonara: “Io mi calerei profondamente anche nel ruolo di artista, ma non lo posso fare perché mi sento un operaio al servizio della pittura e non un artista. Sono il garzone del mio stesso studio, l’assistente di verniciatura. Non sono l’esecutore, ma colui che innesca”.

Tiziano Martini, Andreae, exhibition view, A+B Gallery, Brescia Photo Petrò_Gilberti

Queste affermazioni confermano inevitabilmente l’accostamento con il pensiero neoplatonico accolto da Michelangelo: l’idea dell’opera è preesistente, chiusa nel blocco scultoreo dal quale l’artista ha il compito di liberarla.
Nell’ottica di Martini, egli stesso agisce come una macchina, selezionando solamente le vernici e le modalità di levigatura. Svolge sostanzialmente il ruolo di filtro, come quelli della marca Andreae, che utilizza nel suo laboratorio-garage per isolare le particelle rilasciate dalle vernici ed abbatterne i fumi sprigionati. Gli stessi filtri hanno una rilevanza tale nella sua concezione artistica da ricoprire un ruolo quasi istituzionale: il titolo della mostra.

Tiziano Martini. Andreae
testo di Roberto Lacarbonara

25 maggio – 9 settembre 2023

A+B Gallery
Corsetto Sant’Agata 22, Brescia

Orari: da giovedì a sabato 15.00-19.00 e su appuntamento

Info: gallery@aplusb.it
www.aplusbgallery.it

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